non mi meraviglia che questo filmetto così leggero abbia avuto come seguito nientemeno che una serie tv, perchè gli ingredienti ci sono tutti e probabilmente ci darò anche un’occhiata
devo anche dire che non è neanche realizzato male e inoltre dura poco, quindi si guarda, magari con la famiglia
Visto stasera dopo averlo perso al cinema. Commedia frizzante ben costruita e recitata. Rilevante il peso delle location ai fini della connotazione del film.
Ho visto anche il primo episodio della serie che inizia esattamente dove finisce il film. Sembra promettere bene
concordo fotografa una realta’ metropolitana di cui pochi parlano oppure hanno approfondito troppo poco!
Ho finito gli otto episodi della serie (belli brevi, come piacciono a me) e sono soddisfatto. Rispetto al film, incredibile ma vero, si soffre della mancanza alla regia del venticinquenne Phaim e tutto sommato anche il livello è un po’ altalenante con alcuni momenti un po’ troppo lenti. Le vicende del bangla di Torpigna però coinvolgono e anche se a volte sembrano quelle di una commediola sugli amori millennial, in realtà non si perde mai di vista il fatto che il plus è l’analisi del mondo delle seconde generazioni.
Da applausi la caratterizzazione del padre di Asia, vecchio rocchettaro alternativo mai cresciuto, fatta da un grande Pietro Sermonti.