Be Kind Rewind - Michel Gondry, 2008

http://www.imdb.com/title/tt0799934/

Apro questo nuovo 3d per segnalare quello che si preannuncia come uno dei film più interessanti del nuovo anno cinematografico,la nuova fatica di Michel Gondry ,bizzarra come al solito ma stavolta sembra anche molto divertente.La trama ,ripresa dalla Bancadati di Cinematografo.it,è la seguente:Mike, commesso di una videoteca, si rende improvvisamente conto che tutte le cassette video prese in prestito dal suo amico Jerry si sono smagnetizzate. Per non fare perdere il posto e i clienti al suo amico, Jerry propone di girare loro stessi una nuova versione delle pellicole rovinate per darle a noleggio. Ben presto i remake amatoriali girati da Jerry e Mike diventano tanto popolari nel loro quartiere che i due amici si trasformano in vere e proprie star cinematografiche.

Vista stasera al cinema l’ultima fatica di Michel Gondry… che dire? A scanso di equivoci chiariamo subito che i risultati di Eternal sunshine… sono purtroppo distanti. La cosa che dispiace è che con un soggetto così geniale Gondry non sia riuscito a girare qualcosa di più rilevante. Questo tuttavia non significa che il film non sia godibile, anzi: ci sono momenti molto divertenti ed è recitato benissimo da tutto il cast gli attori… tuttavia non scorre tutto liscio dal principio alla fine. C’è sicuramente qualche lungaggine di troppo e il finale non del tutto risolto non mi ha convinto in pieno: dalla soluzione adottata sembra quasi che Gondry non sapesse come finire e allora abbia risolto con un finale ‘sospeso’. Ciononostante è un film che merita di essere visto… e invece, purtroppo, sembra che in Italia non se lo sia filato nessuno: nella capitale, alla seconda settimana di programmazione, è presente in sole 3 sale :frowning:
Resta, oltre alle buone prove degli attori (Jack Black, Danny Glover, Mos Def e la non bellissima ma carina e simpatica Melonie Diaz), il messaggio del film che si configura come un inno alla fantasia, alla ‘memoria’ del passato (invertendo la W Rewind nei titoli di testa diventa Remind), ovvero a non scordare i grandi personaggi e le cose che possono sembrare sorpassate: in tal senso è emblematica la scelta della figura di Fats Waller (sublime jazzista che risulta purtroppo ancora molto sottovalutato rispetto ai suoi notevoli meriti) e delle vecchie videocassette in un era in cui i dvd la fanno da padroni. Il sotto-testo polemico è, ovviamente, nei confronti delle Major Hollywoodiane che limitano la fantasia e tarpano le ali anche ai registi più inventivi e, più in generale, contro la società contemporanea ‘senza cuore’ che, in nome del profitto, è disposta a passare sopra su tutto: emblematica in questo senso la scena dello schiacciasassianche se probabilmente la metafora risulta un po’ troppo scoperta.
Impagabili i momenti delle riprese dei film ‘maroccati’ (traduzione pessima per l’inglese ‘sweded’… il doppiaggio italiano non è davvero granché, sarebbe meglio visionarlo in originale), soprattutto quelle di Ghostbusters e A spasso con Daisy. Cameo per Sigurney Weaver (altro omaggio a Ghostbusters) e l’ex cantante Kid Creole (accreditato col suo vero nome, August Darnell). Non si sentiva invece troppo la mancanza di Mia Farrow, invecchiata tantissimo e davvero male. Comunque alla fine il difetto maggiore del film consiste soprattutto nella resa visiva: tanto era bello (e poetico) ‘Eternal sunshine…’ quanto risulta esteticamente un po’ sciatto questo, pur volendo rimanere poetico, soprattutto col sopraggiungere del finale. In conclusione però, pur trattandosi di una grossa occasione mancata, il film merita sicuramente almeno una visione.

Chi volesse vedere i ‘trailer’ dei remake ‘maroccati’ girati per il film può andare qui: http://www.worstpreviews.com/trailer.php?id=422&item=0

come direbbero i tretre , a me me pare na strunzata.

ho visto il trailer e non mi aspetto un bel film , gia la trama fa schifo , ma come si smagnetizzano i video e loro che fanno , le rigiranno e diventano un successo se non e una stronzata questa.
peccato perche per me jack black e un bravo attore che sa far ridere e riflettere.

Fuor di polemica ma come fai a giudicare, peraltro in maniera così tranchant, una pellicola dal solo trailer? :confused: Non siamo più negli anni '70 (ovvero l’ultimo decennio che ha sfornato bei trailer e belle locandine): ormai i trailer sono ‘tirati via’ o fatti senza il minimo criterio… anzi… a volte sembra che vogliano addirittura disincentivare la gente ad andare a vedere i film! Senza contare che la trovata dei ‘remake’ casalinghi è potenzialmente la cosa migliore del film! Che poi non sia del tutto riuscito e che a te una trama del genere non piaccia è un altro conto… ma come poi dire che è ‘na strunzata’ o che ‘fa schifo’ (giudizi peraltro oltremodo perentori) ‘a priori’? Vuol dire che ti fermi alla semplice trama non prendendo in minima considerazione il sotto-testo… e in un film del genere, non essendo propriamente un ‘semplice’ film ‘comico’, IMHO è un’operazione da non fare mai…

Peccato che il trailer non mostri tutto il film perchè scopriresti una profonda riflessione sul cinema odierno e le condizioni in cui versa: non solo, è un analisi di quanto ogni film sia veramente solo del regista che lo gira e quanto gli spettatori possano e vogliano cogliere. E’ come se Gondry volesse provare a regalarci un pezzetto, solo uno piccolo, delle sensazioni che vive un cineasta quando gira una pellicola. E’ un atto di amore metacinematografico per la settima arte tutta, è un attacco agli snob accademici, ma anche al ragazzetto che riempie blockbuster, è un atto di amore che si esplicita nel rifare i film che hanno un valore affettivo enorme: così ghostbusters non è solo un successo commerciale ma una pellicola che ha fatto innamorare molti ragazzi del cinema. Per questo ha lo stesso valore di un muto d’autore: i ragazzi fanno successo con i film d avventura ma poi vincono la loro sfida grazie ad un film anni '30…

avete ragione su un fatto , che bisogna giudicare dal film e non dal trailer , a parte il fatto che ho visto anche il backstage del film con sequenze in italiano.

e a me da quello che ho visto credo di dire che non sara un bel film , naturalmente me lo noleggiero al momento della uscita in dvd cosi vedro se mi dovro ricredere o no.

il fatto e che la trama non sta in piedi.

per esempio se io vado in videoteca e vorrei noleggiarmi ghostbusters vorrei vedere il originale e non dei coglioni di videonoleggiatori che rifanno il film con materiale da quattro soldi.

con tutto il rispetto eh, e la trama che non mi convince.

del resto non mi e neanche piaciuto l´altro film del regista , se mi lasci ti cancello.

lo ho appena visto e che dire , avevo ragione che e una strunzata , pero credevo molto peggio , perche in fondo un significato ce la.

a me è piaciuto parecchio, forse più l’idea e le performances gli attori che lo svolgimento vero e proprio, che effettivamente in qualche punto si incarta un pò…comunque lo consiglio, da vedere il lingua OG…

Visto ieri in dvd, concordo con Michelangelo, un atto d’amore al cinema, un film dedicato al cinema e alla magia del cinema vedi per esempio il finale, con i passanti che si emozionano per le “immagini in movimento” pur in assenza di audio. Assolutamente non perfetto, la prima mezz’ora soprattutto, ma probabilmente Gondry segue proprio l’andamento del fenomeno cinema, dagli inizi zoppicanti, all’age d’or, alle major…
Strepitosi alcuni remake, Ghostbuster ma anche Men in Black. Mia Farrow brava, sarà anche invecchiata ma merita sempre.
Molto bella questa rece trovata su Imdb:

Charming, intertextual tribute to the cinematic arts, 2 March 2008
7/10
Author: pyrocitor from Ontario, Canada

Considering the vast array of films whose subject matter introspectively deal with the nature of their medium in itself, it should come as no real surprise that few films paying tribute to the film industry itself boast more than a smile or two in terms of quality. After all, how could such self-serving Hollywood love letters come across as anything more than pretentious and self-congratulatory? It would seem eclectic director Michel Gondry has found the answer, by crafting a film with charm, but not Hollywood glitz, with humour but not generic sight gags, and with heart, but no mainstream sap - Be Kind Rewind is the end result, and a truly laudable feat as consequence.

If taken at face value, Be Kind Rewind may appear simplistic to the point of appearing patronizing at times, but Gondry is too shrewd to operate on directorial autopilot, and instead allows the form and cinematics of his own feature to mimic the unassuming homemade feel of his protagonists’ shorts. Indeed, upon closer examination there is much to appreciate, as the structure of the film itself can be taken as allegorical for the development of the film industry itself and its ups and downs: a couple of men fooling around with cameras with no real idea what they were doing impulsively deciding to make movies, which steadily become more streamlined and mass produced (a montage sequence joyfully alludes to the days of “assembly line” Hollywood studio production) as they increasingly become less about art and more about making money. The film also makes witty references to the scare of video pirating in today’s culture as well as an examination of the changing home viewing technologies, and the inevitable transition from more nostalgic days of video cassettes to DVDs. But Gondry’s film also celebrates the enormous cultural significance of film, and glimpses at the joy of producing them and the heart-warming reaction of viewer enjoyment. Quite simply, Be Kind Rewind can be taken in a nutshell as a movie about loving the movies, which, although potentially coming across as too schmaltzy for some, is surprisingly touching as opposed to dissolving in a mess of Hollywood glitz.

Although the film is without question not without its faults, they scarcely detract from a film so unpretentiously touching and charming. Yes there are certain prominent lapses of credulity, logic, and even some paltry special effects (whether intentionally so or not, they do stand out). Yes some parts do undeniably drag or appear to be slightly off track, and the script carries the “improvised low budget feel” a bit too far in certain segments. But such concerns are easily forgiven when the final product is so earnestly enjoyable, and the “remake” sequences (as Black and Def lampoon such films as Ghostbusters, 2001: A Space Odyssey, Boyz 'n the Hood and Rush Hour 2) are comedic gold, and feel disappointingly rushed, considering their being the primary draw of the film. Similarly, the film’s genuinely moving finale is a triumph - one feels transported to the earliest days of audiences screening silent films in a flickering theater with only a whimsical solo piano accompanying, and it hard to resist giving in to the sweeping feeling of genuine nostalgia and heart rather than typical Hollywood tear-jerking. And perhaps this exemplifies the film in itself: one gets the feeling the film could have reached and easily succeeded loftier or more profound aims, but ultimately the film doesn’t pretend to be anything but what it is: a celebration of the art of creation and a parable for the love of film-making and its cultural significance.

Gondry’s cast similarly light up the screen with enough infectious enthusiasm and good natured quirkiness to easily sell an occasionally rocky concept. The boundless charisma of Jack Black is put to perfect use as the irrepressible Jerry, taking a bumbling, attention seeking anarchistic character and still effortlessly capturing the hearts of his audience. Mos Def’s offbeat comedic talents also perfectly compliment the film’s quirky tone, and while undeniably funny, Def is given a chance to shine dramatically in several understated emotional scenes, and he rises to the challenge. Backing up the two charismatic leads, Danny Glover brings class and authority to the role of the gruff video store owner Mr. Fletcher, and Mia Farrow brings dignity and offbeat comedy simultaneously as an eccentric video rental patron. Melonie Diaz makes a lovably bizarre addition to the inspired pairing of Black and Def as an aspiring actress roped into the duo’s movie-making frenzy, and a delightful cameo from Sigourney Weaver is priceless, especially considering the earlier Ghostbusters spoof.

For whatever faults or shortcomings, Gondry’s film boasts such low key, unassuming heart and charm that it is almost impossible to dislike. While not as overall funny as one might hope for, it is exceptionally hard to resist a smile creeping onto one’s face throughout, and the film proves surprisingly moving, despite the noticeable lack of Hollywood emotional showiness. Be Kind Rewind is somewhat of an anomaly in its unpretentious refusal to be anything apart from what it intended to be - a movie about celebrating the joys of making and experiencing movies it hard to resist, and Gondry’s film is just cute and unassuming enough to pull it off with considerable skill.

-7/10

visto l’anno scorso…questo film poteva essere l’intuizione del secolo, non esagero nel dirlo…però…beh, poi si trasforma nell’ennesima americanata e allora Jack Black e co diventano quasi insopportabili

Se ci riesci puoi spiegare meglio questa tua affermazione?
Questo film è tutto tranne che “un’americanata” fracassona… Oppure dipende da cosa intendi tu per “americanata”…

Ci riesco benissimo: intendo una buona intuizione che poi perde colpi. Va bene questa definizione?

No.
Americanata non vuol certo dire quello.
Ecco come viene definito il termine da alcuni dizionari:

americanata s. f. (spreg.) azione, comportamento caratterizzati da un gusto ingenuo di grandiosità e di esibizione, quale si suole attribuire agli americani.

americanata: s. f., cosa fatta in modo e con mezzi insoliti, sorprendenti, con quel gusto del grandioso che hanno spesso gli Americani.

americanata: s.f., iron. o spreg., cosa, azione o avvenimento caratterizzato da grandiosità ed esagerazione, secondo quello che si ritiene essere il gusto americano: la sua festa di matrimonio è stata una vera a.

Quello che hai detto tu non c’entra nulla.

Non stiamo a fare i pignoli, io intendevo quello in questo caso…chiuso il discorso, ti prego…

Ennò, le parole hanno un significato, se non lo si conosce è meglio evitare di usarle a vanvera e avventurarsi in sentieri inesplorati. Perché questo film è tutto, tranne un’americanata. Dai, succede a tutti di dire cazzate, i dizionari esistono apposta.

scusate, io ho sempre saputo che americanata aveva connotati negativi…
Poi,se volete che vi dica che il film è bellissimo per farvi contenti lo dico: è bellissimo…

Minchia oh…mo una non può manco dire che un film è un’americanata (cioè una stronzata) che subito si scatena tutto il corpo docente al gran completo.
Se non siete d’accordo sul concetto niente da dire (io il film manco l’ho visto, mi è bastato il mediocre Eternal sunshine of the spotless mind per chiudere con Gondry), ma questi atteggiamenti sono “”""“piuttosto”"""" fastidiosi, visti da fuori.

concordo con te,Andrea.

a proposito di ciò ho trovato dei riferimenti a cosa sono le americanate.

http://nonunacosaseria.blogspot.com/2010/07/americanate-stavolta-parlo-di-cinema.html

Se vi sembra che parlino positivamente a proposito del termine, io sono qui a beccarmi della scema ignorante da tutti voi sapientoni

Per volerla buttare ancora di più in semantica, che “americanata” sia sinonimo di “stronzata” è una cosa che può andar bene per te e per tutti quelli che ritengono qualsiasi cosa esca dagli Stati Uniti, o che abbia un “gusto” palesemente americano, una stronzata a prescindere. Pacifico e condivisibile. Però il significato reale del termine non è assolutamente quello… le parole hanno un significato ben preciso e andrebbero utilizzate per quanto possibile nel contesto e nella maniera giusta, altrimenti tanto vale che ci mettiamo tutti a parlare e a scrivere a cazzo che tanto è uguale, no?

Senza contare che a volte si fa più bella figura a scrivere “ops ho sbagliato intendevo dire…” senza stare a far troppo i piccati. Capita a tutti di usare parole a sproposito (me per primo), basta non farne un caso nazionale.

Riguardo al tono dei commenti, non mi stancherò mai di ripeterlo:

:wink:

:smiley:

Se avessi scommesso un testicolo che saresti intervenuto subito a supporto del duo Brass-Almayer, ora ne avrei tre…!