http://www.imdb.com/title/tt1365050/
Bello e forte (a tratti quasi insopportabile) questo film diretto dal regista di True Detective e prodotto da Netflix (che infatti l’ha messo sulla propria piattaforma in contemporanea con l’uscita in sala negli Stati Uniti).
È una storia ambientata in Africa (senza specificare esattamente dove) e segue il percorso di Agu, un bambino che, dopo la morte degli uomini della propria famiglia per mano dei guerriglieri che arrivano nel suo villaggio, fugge e viene a contatto con i ribelli che lo obbligano ad unirsi a loro e a diventare un soldato.
È un film estremamente crudo, con momenti molto forti, resi ancora più terribili dal fatto che il protagonista è un bambino e anche dal fatto che si tratta di avvenimenti assolutamente realistici, cose che sono accadute migliaia di volte e che continuano ad accadere. Non nascondo che in due scene ero a disagio come raramente lo sono stato negli ultimi anni. Due scene terribili, di grande impatto.
È una storia sulla perdita dell’innocenza, con un paio di momenti di stanca (il film dura un po’ troppo, 140 minuti mi sono sembrati eccessivi) e con un finale strano che in un certo senso mi ha fatto pensare a “I 400 Colpi”.
Il film è girato molto bene (una delle due scene che citavo prima è realizzata con un piano sequenza mostruoso ma tutto il film è tecnicamente validissimo) e il bambino protagonista è davvero bravissimo. Nei panni del leader dei ribelli c’è Idris Elba, molto bravo anche lui.
L’unica cosa che mi ha fatto un po’ storcere il naso (ma capisco che era inevitabile) è che quasi tutto il film è parlato in inglese con accento africano. Mi ha fatto strano perché non ha molto senso ma è ovvio che un film difficile come questo sarebbe stato impossibile da girare (e vendere) se fosse stato interamente realizzato in una lingua africana.
Lo trovate in qualsiasi versione di Netflix con doppiaggi e sottotitoli in tutte le lingue. Io lo consiglio anche se non va preso a cuor leggero.