Before the Devil Knows You're Dead - Onora il padre e la madre

Grande noir metropolitano,profondamente lumetiano,è la storia di due fratelli Andy(Philip Seymour Hoffman) ed Hank (Ethan Hawke) Hanson che, afflitti da gravi problemi economici,decidono di rapinare la gioielleria dei genitori.Il colpo sembra facile e indolore,ma si rivelerà invece gravido di conseguenze inaspettate.Caratterizzata da una struttura temporale molto complessa(che ricorda vagamente quella del The killing kubrickiano),con numerosi flashbacks,annunciati molto curiosamente da un fermo immagine e da un intenso segnale sonoro, che si incastrano uno nell’altro e da un’ottima colonna sonora,la pellicola si avvale di un cast notevole,con una spanna sopra tutti Albert Finney,nella parte del patriarca della famiglia ferito e tradito dagli affetti più cari che reagirà agli eventi in modo imprevedibile, e con Marisa Tomei che recita nei panni,molto succinti, della moglie di uno dei fratelli ed amante dell’altro.

Film bello, molto intenso e doloroso. Grandioso P.S.Hoffman.

A mio giudizio il miglior film dell’anno.
Non voglio farvi perdere altro tempo, correte a vedere questo capolavoro :slight_smile:

Ho in programma di vederlo giusto domani pomeriggio, grazie. Dopo le varie recensioni lette, le mie aspettative in merito son parecchio alte…

Davvero toccante questo film di Lumet, che pur raccontando eventi estremi, rimane sempre così vicino alla realtà. Neanche per un secondo ho pensato che ci fosse qualcosa di inverosimile, in quella cascata di eventi catastrofici.
Questa è una qualità sempre più rara che apprezzo sempre di più in un film.

Grande secondo me anche Hawke, a dispetto delle critiche non sempre positive che ho letto sulla sua interpretazione.

Mi rimane solo un pò oscuro il rapporto tra Andy e la moglie, mi pare sia poco chiaro, come non mi è stato chiaro lo sfogo così esagerato in macchina, di fronte a lei, dopo l’incontro col padre. Mah…non sono mai stato una cima a cogliere sfumature di questo tipo…:confused:

Il film non mi è dispiaciuto affatto, la spirale di violenza e nichilismo che si infittisce nel finale è molto angosciante. Ma la destrutturazione l ho trovata gratuita. A mio parere questo era il classico film da fare lineare, tanto più che così organizzato rischia di gettare lo spettatore nella confusione in quanto dopo un po si perde quasi il filo. Ma Marisa Tomei a quasi 43 anni è ancora così bella?! Fisicamente è perfetta, sembra una ventenne. Complimenti.

eh… hollywood è pur sempre hollywood! a parte gli scherzi anche la Phoebe Cates 44enne della quale parlavo in un’altro thread non scherza niente…
tornando al film in questione a me la destrutturazione è piaciuta e non l’ho trovata ingarbugliata, anzi rivela a poco a poco e in maniera drammatica i veri volti dei protagonisti. non credo sia un divertissement à la Tarantino quanto invece sia stata una scelta funzionale alla storia. farci sapere delle cose in anticipo era un modo per accrescere la curiosità sul COME e non sul COSA, di conseguenza si creava suspance (lezione n.1 di Hitch). altro elemento che mi fa supportare questa mia tesi è che Lumet ci ha messo la didascalia di riferimento temporale ad ogni “salto” che faceva, quindi non è stato un esercizio di stile.
una delle cose che mi è piaciuta di più del film è stato quando il protagonista si reca per la prima volta dallo spacciatore. per qualche minuto il film è muto, lui si aggira per questo appartamento con vista galattica su Manhattan e nello spettatore cresce la curiosità su che cosa sia quel luogo e su cosa stia per accadere. per me è una scena magistrale, penso che molti altri registi l’avrebbero accorciata o resa in maniera più semplice calcando la mano magari su altri aspetti.

La figura dello spacciatore è perfetta, enigmatica fino alla fine, il sunto di un thriller del genere.

Visto ieri sera. Bellissimo
Finney immenso, ottimi Hoffman, Hawke e la gnocchissima sempreverde Tomei.
Storia godibile anche se a tratti soporifera, ambientazioni bellissime, gran ritmo e crescendo di emozioni.

Io e la belva commentavamo la comicità grottesca suscitataci da alcune scene (non è possibile che capitio ai 2 una somma di tutte queste malefatte e ognuna con una sfiga … ma si sa, le bugie hanno le gambe corte e la merda arriva a galla presto o tardi.)
In ogni caso agghiacciante la storia…proprio perchè potrebbe accadere anche realmente , questo è il dramma.

Sicuramente da rivedere in dvd…

consigliato!

Tu ti addormenti sempre! Non mettere in ballo il film, che procede benissimo :smiley:

Visto a pochi giorni di distanza da We own the night…entrambi ottimi film…entrambi ottimi noir…solo informandomi ho saputo che il titolo è la metà di un proverbio irlandese(“May you be in Heaven a full half hour before the Devil knows you’re dead”). In questo caso calza a pennello…la destrutturizzazione è funzionale allo sviluppo dei personaggi…e ci mostra dove il mondo di oggi (dove ogni cosa ha perso valore…anche NY non ha fascino…protebbe benissimo essere Detroit o qualsiasi altra città) può arrivare a portarci…e francamente mi sembra tutto chiarissimo(anche per il fatto che ogni scena sia anticipata dalle scritte in fondo)…la scena della rapina, i preparativi sono solo di contorno…

Visto in dvd ieri sera. Lumet gira molto bene, si vede la mano del veterano, e a disposizione si ritrova un gran cast, probabilmente anche per merito suo. Bravissimo Finney, magistrali Hoffman & Hawke, brava anche Marisa Tomei (oltre che bellissima) nella parte da white trash. Bella colonna sonora, splendide atmosfere. La spirale di violenza a partire da qualcosa di “semplice” mi ha ricordato Fargo. Assolutamente da vedere.

Visto in dvd ieri sera. Lumet gira molto bene, si vede la mano del veterano, e a disposizione si ritrova un gran cast, probabilmente anche per merito suo. Bravissimo Finney, magistrali Hoffman & Hawke, brava anche Marisa Tomei (oltre che bellissima) nella parte da white trash. Bella colonna sonora, splendide atmosfere. La spirale di violenza a partire da qualcosa di “semplice” mi ha ricordato Fargo. Assolutamente da vedere.

Sicuramente uno dei film più belli degli ultimi anni, grande cinema sotto tutti i punti di vista.
Ennesima lezione di regia da parte del grandissimo Lumet che, ancora una volta, dimostra di essere uno dei più grandi registi di sempre per come riesce a mettere in scena un film e a far recitare gli attori.
Grandioso il cast, con quattro attori straordinari sui quali svettano l’immenso Albert Finney e il sempre ottimo Philip Seymour Hoffman. Molto bravo anche Ethan Hawke e splendida Marisa Tomei (peraltro spesso nuda e con un fisico incredibile).

Il film è un noir metropolitano davvero struggente ed angosciante, scritto ottimamente e con un crescendo emozionale davvero da brividi.

Per quello che mi riguarda siamo dalle parti del capolavoro.

Ottimo il blu ray inglese da me visionato che, tra gli extra, contiene anche un bel making of (in HD).

Consigliatissimo con tutto il cuore!

Anche a me è piaciuto parecchio, anzi ringrazio LaBelvaColMitra per avermelo consigliato et procurato.

Gran storia diretta molto bene, anche come interpretazioni e credibilità degli attori scelti per i vari ruoli (particolare non secondario). Inutile dire che vedere P.S.Hoffman con una siringa in vena - col senno di poi - fa un certo effetto…

Sono solo rimasto perplesso su alcuni punti della storia, che mi hanno convinto solo parzialmente diciamo: il lungo inseguimento di A.Finney ai due figli, francamente improbabile, e la scelta di non rivelare la sorte di E.Hawke a fine film. E il pianto disperato di Hoffman in macchina di ritorno dal funerale ha lasciato perplesso anche me.

Ma non vorrei dar l’impressione di voler fare troppo le pulci ad un grande film, perché questo è e questo rimane, a mio parere. E la decostruzione a colpi di flashback non mi è sembrata ingarbugliare troppo le cose, anzi tutto è filato piuttosto liscio. E lo dico io che di solito mi perdo facilmente, ad esempio in 21 grammi non ho capito praticamente un cazzo fino alla fine. :smiley:

Vabbè Marco, potresti iniziare ogni tuo commento ad un film con queste parole :smiley: :smiley:

Mi unisco al coro degli entusiasti per questo ottimo lavoro del Maestro Lumet. Un film intenso e coinvolgente, diretto in maniera mirabile e recitato splendidamente da un cast in stato di grazia. Ecco, concordo in toto con Araknames quando sostiene, nel post dedicato a Robin Williams, che Seymour Hoffman se n’è andato davvero troppo presto, avrebbe potuto regalarci ancora molte interpretazioni di altissimo spessore.
Per me un film sull’inganno, gli inganni di famiglia, gli inganni della società americana, il suo disfacimento morale, che arriva a minare il nucleo più profondo, la famiglia appunto. La costruzione destrutturata mi pare molto semplice da seguire, azzeccatissima per altro e molto funzionale a farci entrare con calma nella vita di tutti i personaggi, nelle loro misere, nei loro squallidi segreti, a renderci partecipe della spirale che trascina tutti nella disperazione che culmina con l’atto estremo finale. Da padre mi sono chiesto cosa avrei fatto in una situazione simile, e onestamente non ho trovato risposta. Poco importa a quel punto che fine ha fatto l’altro fratello, semplicemente ha sfruttato l’ennesima scappatoia a discapito del fratello maggiore.
Rispetto a quanto sostiene qualcuno in precedenza, non trovo affatto fuori luogo lo sfogo di Hoffman in macchina. Il suo rapporto col Padre era evidentemente sempre stato difficile, di quelli in cui il figlio si aspetta sostegno, ma in cui invece riceve solo “frustate” e il Padre, ormai disperato, tenta di recuperarlo con delle scuse in ritardo, nell’unico momento forse di sincerità del film, e quando Hoffman gli butta in faccia la verità, invece di comprensione riceve un altro schiaffo, stavolta materiale. Immagino la frustrazione del figlio in quel momento, e infatti mi pare che da quel momento il personaggio di Hoffman abbia una svolta verso il “tanto non ho più nulla da perdere”. Almeno io l’ho interpretata così.

Rivisto nel bluetto italiano della Medusa, ottimo. Confermata in pieno l’impressione del gran film.

Devo ancora vedere gli extra, c’è un making of e un documentario su Lumet, mi pare.