Un’ora e passa di bellissimi fermi immagine doppiati (con qualche breve animazione), il film che diede il colpo di grazia alla Mushi Production di Tezuka: nonostante abbia una discreta soglia di tolleranza, lo ha dato anche ai miei coglioni.
Dovrei rivederlo a breve che me l’ha chiesto la consorte (io l’ho avvisata), e mi è sorto un dubbio: è effettivamente mai uscito in Italia?
Di sicuro la Cinevox ne ha pubblicato la colonna sonora, è passato in censura (Distribuzione Art Essai), ma non ho mai visto locandine, manifesti o conferme dell’effettivo doppiaggio/uscita.
Il visto dice 1975 e 4 (!!) copie, possibile che i manifesti non li abbiano mai fatti e che addirittura fosse solo sottotitolato? Strano però che abbiano stampato addirittura l’LP (non lo avevano fatto manco in Giappone). Un altro grande boh del cinema in Italia?
Anch’io l’ho visto eoni fa quando girava solo in DVD con fansub, non ho particolari problemi d’attenzione ma, nonostante questo sia tematicamente più profondo, ho trovato più interessanti gli altri due film lisergici della Mushi, Le Mille e Una Notte e Cleopatra.
Tezuka dalla fine degli anni '60 era preso dal terrore di diventare obsoleto e ha sfornato opere abbastanza spinte, ma nel fumetto gli riusciva meglio rispetto a ciò che produceva per il cinema.
Segnalo che girano un Blu-ray e ben due UHD: uno inglese, pieno di grana stramba che pare rumore bianco e uno americano appena uscito con una discreta dose di DNR. In questo caso, secondo me, il denoising è il minore dei mali. Ri-vedrò a breve.
edit: Rivisto. La qualità video aiuta, visivamente è talmente bello che si passa sopra qualsiasi difetto.
Io pure ho visto questo e gli altri due che citi, ma - tra questi - solo “Belladonna” mi e’ rimasto impresso in qualche modo (mi sono annoiato ma sono contento di averlo visto); sono molto concorde quando dici che Tezuka svettava su tutti nel fumetto, ma nel cinema non ha trovato terreno fertile per la sua geniale creatività.
Credo che Tezuka non abbia collaborato per nulla a questo film, o almeno non è accreditato. Nella wiki leggo che era uscito dalla Mushi.
Io ce l’ho in bluray (non ricordo se inglese o francese) e lo reputo il migliore della trilogia, sarà forse manieristico ma mi piace davvero molto.
Sull’effettiva uscita in Italia all’epoca credo non ci siano dati certi, potrebbe forse essere stato proiettato in qualche festival oppure ha avuto una distribuzione limitatissima, boh.
Sì, nell’intervista al regista inclusa nel Blu-ray viene detto che, contrariamente ai due precedenti, qui Tezuka ha prodotto e basta, e addirittura ha lasciato la Mushi mentre il film era in produzione.
Viene pure detto che la fonte di ispirazione principale fu Yellow Submarine (un po’ si capisce, nel finale). L’autore della sceneggiatura a quanto pare era uno scrittore famoso all’epoca.
Infatti, particolare non trascurabile, la sceneggiatura si basa sul libro La Sorciere, the Witch of the Middle Ages dello storico francese Jules Michelet (1798-1874), che imdb include incautamente tra gli sceneggiatori. Mai sentito parlare di doppiaggio in italiano, mentre esistono i sottotitoli nella nostra lingua. Data l’estrema bellezza delle immagini, il VJ di Cut Chemist ne utilizzava non di rado spezzoni come sfondo visivo durante i dj-set.
In questo blog si accenna al fatto che il film in Italia è uscito a metà anni '70 nelle sale d’essai in lingua originale giapponese e sottotitoli in italiano e col divieto ai minori di 18 anni
Ha senso, viste le sole 4 copie stampate. Resta sorprendente che per una distribuzione microscopica abbiano stampato la colonna sonora.
Una piccola precisazione su quanto riporta il blog: gli unici rifacimenti ordinati dalla produzione, secondo il regista, riguardarono la colonna sonora. Aggiunsero gemiti “da film porno” e se non erro pure il cantato. Inoltre il montatore si perse una risata di Satana sul finale.
Visto che stava andando bene tra le universitarie, prepararono una versione meno spinta ma non uscì mai.
Credo di aver sentito, forse in un intervista nel bluray, che anche il finale “femminista” fu aggiunto, a posteriori, per andare incontro al pubblico che lo apprezzava. Ma magari mi sbaglio.
Ciao!
C.
Edit: ho visto che questa informazione e’ presente nel sito di cui avete fornito l’indirizzo; ancora non so dove lo abbia letto, ma almeno non me lo sono inventato.
Che l’abbia pubblicata la Cinevox secondo me è segno di due cose, entrambe molto ma molto probabili: pare che M. Satoh nei primi anni '70 vivesse in Italia e di sicuro collaborava al tempo in Europa con vari musicisti, specie di area tedesca - mitteleuropea; per questa colonna sonora saranno stati arruolati validissimi session men del Belpaese in forza alla prestigiosa etichetta di Bixio