Visto ieri sera nell’ottimo dvd Optimum questo capolavoro di Bunuel, definitivo trampolino di lancio per la splendida e glaciale Deneuve. Lei è una giovane moglie borghese, forse un po’ frigida, che decide di darsi dalle 2 alle 5 in una casa d’appuntamenti di lusso. Analisi dell’oppressione e dell’angoscia create dalle convenzioni della società borghese, e dalle sue stesse istituzioni (la chiesa, il matrimonio, il lavoro), e prima vera esplorazione della psiche sessuale femminile, tra fantasmi del passato e fantasie possibili. Basato su un romanzo di Joseph Kessel, il film si alterna tra parti oniriche (le fantasie della Deneuve) e parti reali, ma quest’ultime alla fine risultano meno realistiche delle estremamente vivide fantasie, anche in virtù del fatto che Bunuel e il cosceneggiatore Carriere hanno visitato bordelli e conosciuto altre “belle de jour” raccogliendo le loro storie e i loro fantasmi: la parte più convenzionale (quella descritta nel libro) diviene così meno credibile a scapito della parte surreale, che è invece basata su vita vissuta. Bravissimi Sorel e Piccoli, così come Geneviève Page, la tenutaria del postribolo. Da vedere almeno una volta nella vita, e sarebbe comunque non abbastanza.
Il dvd Optimum UK ha un master impeccabile, traccia audio franzosa con subs in Inglese, e un interessantissimo documentario di mezz’ora sulla storia del film.
>di sicuro ci sono dei pezzi in francese coi sottotitoli…
Che io sappia è integrale, quelle sono scene da noi tagliate ora reintegrate. Semmai, a casa mia non sono riuscito a vedere il film in francese coi sottotitoli italiani.
Rivisto venerdì in proiezione alla Cineteca di Milano, nell’ambito di una rassegna dedicata a Bunuel. Non so che edizione fosse, ma all’interno vi erano dei brevi spezzoni in francese, immagino quindi si possa parlare di versione integrale rispetto ai tagli di cui parlava Mark.
Comunque il film per me è molto bello, e la Deneuve appare perfetta, con quell’aria algida ma tormentata. Forse uno dei Bunuel in cui è più difficile collocare la parte reale da quella onirica, forse anche perchè talvolta questa appare anche più reale della realtà. E’ anche uno dei film in cui gli oggetti e suoni la fanno da padroni, e probabilmente andrebbe analizzata inquadratura per inquadratura, per riuscire ad individuarli tutti, dai campanelli, ai quadri del soggiorno della coppia Deneuve/Sorel, i miagolii, il manico della racchetta da tennis, i piedi e le scarpe, tutto il “quadro” dei mandriani, e il rito necrofilo (dove durante l’incontro ai Bois de Boulogne si vede anche Bunuel seduto ad un tavolino), insomma davvero un catalogo surrealista. La mia scenetta preferita è senza dubbio quella con il Professore masochista, con quei baffoni alla Groucho Marx, mentre il personaggio di Marcel, interpretato da Pierre Clementi, è senza dubbio quello con maggiore fascino di tutti.
