Bernie è orfano, ha 30 anni e decide di uscire dall’orfanotrofio a cercare i suoi genitori. Tra Fellini e Gilliam, il primo film di Dupontel (da lui scritto, diretto ed interpretato) è un rollercoaster di situazioni assurde, a cui lui ormai ci ha abituato pur riuscendo sempre a spiazzare. Notevole esordio.
Un film spietato, grottesco, non privo di cattivo gusto e soprattutto politicamente scorretto.
La disabilità come non è mai stata raccontata: la persona affetta da ritardo cognitivo viene sempre inquadrata come un poverino da comprendere, capire, sostenere, agevolare, accettare… in tutto e per tutto, nonostante tutto.
Dupontel invece ci ricorda che un disabile è prima di tutto una persona, con la sua individualità, il suo carattere, la sua personalità… E di conseguenza nonostante il suo ritardo mentale può tranquillamente essere un gran figlio di puttana!!!
Lo stesso discorso vale anche per l’emarginzione.
Una coppia padre figlio (l’uno clochard, l’altro con importante deficit cognitivo) del tutto amorale e priva di freni inibitori, esplosiva, caustica, nichilista, violenta… Vedere per credere!
Piacerà al nostro ritardato mentale in piena regola @CUG
Ecco, uno pensa a come scrivere una recensione, ci s’impegna pure, poi arrivi tu e allora che scrivo a fare…
Hai inquadrato perfettamente il film, chapeau.