Biancaneve - Snow White (Marc Webb, 2025)

Si sono pagati il mutuo, diciamo… :blush:

2 Mi Piace

Anche il quinto Indiana Jones l’han fatto solo perché hanno la proprietà del nome, ma a quanto pare la cosa s’è loro rivoltata contro. Anche su Wish (che da noi uscirà addirittura sotto Natale quando il successo di film come Super Mario Bros o, soprattutto, Barbie dovrebbe insegnare alla Disney che ormai Natale non garantisce più niente e che qualsiasi altro periodo dell’anno è buono per fare incassi) non ci sono grandi aspettative. Tra l’altro quando uscirà si ritroveranno già sul groppone il film Dreamworks che già di suo non mi sembra candidato a grandi incassi.

1 Mi Piace

Un po’ OT, ma non troppo. Il successo, mondiale, di un film comunque “difficile” e soprattutto “adulto” come “Oppenheimer”, dovrebbe far riflettere. Le major hollywoodiane, a cominciare proprio dall’ingorda e avida Disney. Franchise, reboot, supereroi, fantasy e fantascienza? Vivaddio, no no e no. Basta, basta, basta. Hollywood, per favore, torni a fare film per “adulti pensanti”, grazie. Gente che vuol tenere i neuroni svegli e le capacità cognitive accese, grazie. Altrimenti, chiudiamo tutte le sale cinematografiche del mondo. Ce lo dicano. E, se hanno le palle, lo facciano. Tanto, sappiamo bene che le multinazionali riescono a stare in piedi, sempre e comunque. Forse… :thinking::black_heart::no_mouth:

Considerando il periodo in cui è uscito, poi. Un tempo da noi sarebbe uscito non prima di ottobre.

Ah! Dimenticavo questo:

Il casting l’han fatto dalla De Filippi? Mai viste tre facce tanto insulse.

Da Wikipedia:

La data di uscita è stata più volte rimandata: inizialmente prevista per l’8 luglio 2022, è stata posticipata all’11 novembre 2022, poi al 17 febbraio 2023 e infine al 28 luglio 2023. Il film uscirà nelle sale cinematografiche italiane l’8 novembre 2023, mentre in quelle statunitensi il 10 novembre.

Da noi due giorni prima, pensa che culo!

2 Mi Piace

Dai, Rodar, non infierire. Un po’ di pietà. Specie quando i bersagli sono così facili… :joy::wink:

1 Mi Piace

Diciamo che ci sono andati pari. Ma non è quello che cercavano ovviamente.

1 Mi Piace

Alla Disney, ormai, si sono specializzati. Specializzati nel buttare al vento i soldi. Tanti soldi… :smiling_imp:

2 Mi Piace

Cattura

E come prevedibile, l’esordio non è stato dei migliori. Cortellesi uber alles!

Cattura

A me piacerebbe sapere, piuttosto, perché hanno spostato di così tanto anche ELIO. Oltretutto distribuito in poche sale.

Mettiamola così. Da qui al 2025, con la Disney ci sarà da ridere. Sadicamente… :blush:

1 Mi Piace

Continua il balletto delle date. Anche MUFASA che doveva uscire a luglio 2024 ha fatto in tempo ad essere spostato a marzo per poi essere di nuovo spostato questa volta a Natale. Sono profondamente convinto che alla Disney stia regnando il caos.

1 Mi Piace

I dirigenti Disney sono circondati, e al chiuso nel loro bunker. Forse è il momento di mettere mano alle pastiglie di cianuro. Così smettono di soffrire. Nonché DI FARCI soffrire … :stuck_out_tongue_closed_eyes::skull_and_crossbones::ok_hand:

2 Mi Piace

Questo sta succedendo perché la gente di cinema (che era anche gente d’affari) è stata sostituita da gente d’affari (che non è gente di cinema).

5 Mi Piace

Sta succedendo anche alla WB che dopo la fusione con Discovery ha già cancellato ben tre film già pronti: BATGIRL, COYOTE VS. ACME e SCOOB! HOLIDAY HAUNT. Se vanno avanti così si autoestingueranno.
Tornando a THE MARVELS, nulla possono contro Paoletta e l’anteprima USA ha totalizzato la miseria di 6.600.000$ contro 220.000.000$ solo di spese di produzione. Pensare che stando alla Marvel questo sarebbe dovuto essere un nuovo inizio. Oh, ma stanno al trentatreesimo film! In 60 anni neanche su James Bond ne hanno fatti così tanti.

2 Mi Piace

Sul tema Disney/woke avete visto il nuovissimo South Park: Joining the Panderverse?
Sparatevelo, su Paramount+.

1 Mi Piace

In nord America 21.500.000$: Il disastro è servito. Ora c’è chi si chiede cosa non ha funzionato, ma a nessuno è venuto in mente molto semplicemente che questo tipo di film ha stufato e basta? Non è che ce l’ho con questa serie solo che per quanto mi riguarda le è stata data una profondità che onestamente non credo che gli autori originali (parlo dei fumetti) avessero mai pensato avere. Per di più quando tre film da soli incassano oltre 6 miliardi di dollari penso che possa bastare, o no?

2 Mi Piace

Il successo di un “Oppenheimer”, a livello mondiale mondiale, e del film della Cortellesi, in Italia, dovrebbe far pensare e riflettere un bel po’ di gente. La gente “ai piani alti” : che decide, imposta e soprattutto FINANZIA le opere cinematografiche. Per prima cosa, dare un taglio ai cinecomix. Modesta proposta, di un povero cinefilo che non conta un ca…:neutral_face:

3 Mi Piace

Visti i risultati non proprio brillanti (diciamo così…), di vari suoi film usciti durante il 2023, sembra che la Disney cambierà rotta, dal punto di vista “ideologico”, prossimamente. Se questo significa meno negri, finocchi, lesbiche e transessuali messi “a cazzo” nelle opere realizzate, allora la cosa mi dà molto piacere. Essendo memore del GLORIOSO passato Disney. Quando, davvero, grandi e piccini uscivano soddisfatti dalla sala. Lo so, sono un vecchio pirla conservatore, e nostalgico. E me ne vanto… :heart::heart::heart:

2 Mi Piace

Penso che l’ ideologia non c’entri nulla, semplicemente hanno cambiato le persone del focus group senza il cui responso iger e soci non vanno neanche a pisciare

1 Mi Piace

Son in linea col pensiero di @Zardoz anche se non nutro nessuna speranza di un cambio ideologico né da parte della Disney, né da parte del pubblico, soprattutto le nuove generazioni. Basta vedere anche le pubblicità che ci sorbiamo anche noi alla TV: inclusivita’, inclusivita’ ed ancora inclusivita’ a tutti i costi. La direzione obbligata è quella e vedere tutto questo obbligatorio buonismo, razze, identità sessuali e religioni certosinamente miscelate col bilancino di precisione fa’ solo irritazione, crea solamente un buonismo artificiale e forzoso.l, fasullo, imposto, Ancor più finto della finzione che già un film è di per se. È questo quello che decreta l’insuccesso dei woke-film? In America penso di no, perché ho paura che lo woke sia diventato anche materia di studio fin dalle elementari. Ma non si sa mai: più che gli incassi miserabili stessi, bisogna vedere dove questi incassi sin stati ottenuti. Probabilmente in città molto più woke-addixted come NY, SF, LA… . ma in realtà più conservatrici come Texas, Tennessee, Oklahoma mi sa che veramente l’ondata woke imposta dalla Disney non ha ripagato manco le maschere del cinema.

E se poi aggiungiamo l’ipersfruttamenro di tematiche e personaggi ormai ridotto solo ad una parossistica ed asfissiante catena di montaggio…

Ora, magari Nun c’entra un cazzo ma ho provato lo stesso con Tex, il fumetto: negli ultimi 10 anni han tirato fuori più gadget, pupazzi, album di figurine, limited edition, box set, edizioni speciali, ristampe di ristampe di ristampe, avventure di Tex giovane, Tex capellone, Tex dandy che mi han fatto venire veramente il disgusto più totale per un personaggio che per 30 anni ho seguito e per il quale ero contento se ogni 2-3-5-10 anni usciva UN numero speciale.

Ma quando è troppo, è troppo:rimane solo lo zoccolo duro, quelli che se gli vendi anche la special edition con la merda di Tex (e, per riportare al cinema Marvel, fai un film miliardario sulle avventure del cuggino di Wolverine che si vendica delle corna subite dalla suocera di Iron Man), comprerebbero anche quella. Ma lo zoccolo duro, di natura, è un pubblico numericamente limitatissimo, non riesci a fare profitto contando solo su di loro. E più sfrutti e ri-sfrutti un personaggio o una tematica, e più il pubblico generico si rompe veramente il cazzo. Oh, e l’abbiamo visto anche noi con gli spaghetti western, coi Peplum, coi polizieschi. Dopo un po’ un se ne po’ più.
Perché il troppo stroppia: sia in termini di sfruttamento che di tonnellate di melassa woke che risulta vischiosa, indigesta e monodietetica.

Sarò nostalgico e conservatore anche io, continuo a mettere ancora le “g” nelle parole che oggi son vietatissime, i culattoni mi fanno ridere se sono nei film di Pierino o nei fumetti del Lando o in Batty & Gay… ma se la Disney se ne va in malora, la notizia mi lascia del tutto indifferente. E magari festeggio guardandomi “Il bianco, il giallo, il nero”. E i nani li voglio vedere…magari che sfoderano una minchia tanto così a Biancaneve.

3 Mi Piace

E son d’accordo anche con @rodar quando dice che ai personaggi Marvel (in primis) è stata data una profondità che nei fumetti originali era molto meno accentuata. Ora, si, ci son capolavori anche col media fumetto, come il Devil di Frank Miller ma… almeno per me non funziona al cinema. On so, forse è una questione psicologica: un fumetto è disegno, quindi già di per se qualcosa di “irreale” perché narri delle storie illustrandole con immagini di fantasia. Ma quando queste immagini di fantasia si incarnano al cinema in personaggi veri, esseri umani come ce ne son oltre 7 miliardi nel mondo, mi pare che questa fantasia creata dal media fumetto scompaia. Paradossalmente preferisco di più un fumetto estremamente approfondito e invece guardarmi un cinecomix più bidimensionale. Non so, sarà che col media fumetto ognuno dentro la sua testa si crea la propria immagine di come è, chi è, come si muove, come appare l’eroe di questo o quel fumetto . Nel cinema… c’è l’attore che azzera tutto il tuo processo di costruzione immaginifica del personaggio: Thor è questo, i Vendicatori sin quest’altri. Son come te li eri immaginati leggendo i fumetti? Si? No? Cazzi tua: al cinema questi sono e così te li ciucci. Se li sogni diversamente, continua a leggere i fumetti. Vien palesata una fantasia che però diventa omologata per tutti, nel cinema. Siaa livello di immagine che di psicologie o simpatie e antiparie

2 Mi Piace