Regia: Bruno Mattei.
Cast: Sebastian Harrison, Lola Forner, Charles Borromel.
Durata: 95 minuti.
Produzione Italia, Spagna 1986
Trama: un bambino bianco viene cresciuto da una tribù di Apache col nome di Shining Sky. Questi, diventato ragazzo, ritorna tra i bianchi, ma dopo diverse disavventure deciderà di tornare definitivamente con i pellerossa…
Questa, molto brevemente, la trama di questo tardo western di Bruno Mattei (alias Vincent dawn) girato in contemporanea con Scalps.
La storia pro-pellerossa è chiaramente ispirata ai film tipo Soldato blu e simili, ma la realizzazione è appena sufficiente. Si percepisce una certa povertà di mezzi e situazioni, gli attori non sono proprio il massimo della recitazione e credibilità (soprattutto alcuni pellerossa), ma il livello di violenza è alto (ci sono anche uccisioni di bambini a sangue freddo).
Nonostante tutto un plauso a Mattei per il coraggio e la volontà dimostrata nel fare ancora qualcosa di genere in Italia.
Diciamo che ovviamente è un prodotto low budget girato con mestiere da Mattei.
Effettivamente qui e là qualche truculenza c’è ma nulla di estremo.
Uno degli ultimi ruoli per il gran caratterista Luciano Pigozzi.
Wikipedia tra l’altro asserisce che il film è ispirato ad una storia realmente accaduta (?!)
Parentesi, la fine mi ha tremendamente ricordato UNA DONNA CHIAMATA APACHE di Mariuzzo ossia l’avvicinamento di lui morente verso il corpo di lei.
io non sono riuscito a passare metà del film, francamente inguardabile, con tutto l’affetto possibile
la cosa che più mi ha disturbato è stato il doppiaggio, di livello davvero infimo
dvd Sony letterbox ma accettabile
