Bjork inneggia al Tibet in un concerto in Cina

http://www.corriere.it/spettacoli/08_marzo_04/shangai_bjork_c3d50fe6-e9d0-11dc-b9a0-0003ba99c667.shtml

Notevole come il governo cinese abbia inoculato nei giovani la convinzione che uno stato indipendente e pacifico annesso con il sangue sia parte integrante della Cina. Mah…

Comunque sul tema Tibet penso che alle olimpiadi ne vedremo delle belle.

Sì lo so che Bjork è una cantante, ma questo è un episodio politico più che musicale.

Brava Bjork,anche se personalmente credo che (purtroppo) le Olimpiadi non avranno “incidenti” di sorta:vuoi per l’UBERmilitarizzazione e controllo poliziesco che il governo cinese ha instaurato attorno all’evento,ma anche per il sommo disinteresse dei grandi gruppi economici occidentali nei confronti di “cosette” come Tibet e diritti umani in generale.

Beh ma se non ci pensano i gruppi economici ci pensano gli altri. Il fatto è che le olimpiadi saranno un ottimo sipario per problematiche come il tibet, libertà e diritti umani in Cina. Leggevo poco tempo fa che si sta facendo di tutto a livello organizzativo per evitare che argomenti scottanti per il governo cinese vengano a galla, ma credo anche che sarà inevitabile. Un eccessivo pugno di ferro li farà comunque screditare. Giustamente.

Ah e non di minor importanza sarà la questione inquinamento. Se si guarda dal satellite la Cina c’è una persistente nube dovuta ai gas di scarico sopra l’area più industrializzata del paese. Già qualche anno fa il Fiume Giallo era inquinatissimo, tant’è che sconsigliavano di utilizzarne l’acqua perché cancerogena. In più in vista delle olimpiadi, per ovviare al problema nube gialla persistente su Pechino, gli è venuto pure in mente di bombardare il cielo con l’azoto per fare piovere. Non so se poi lo abbiano messo in pratica. Mah…

Ritornando al discorso principale:
Da anni il governo cinese sta favorendo una massiccia immigrazione ci cinesi verso il Tibet, con lo specchietto per le allodole di favorire lo sviluppo del paese. In realtà si sta facendo di tutto per togliere il controllo dell’area ai propri abitanti. A Lhasa, la capitale, tutti gli alberghi sono gestiti da immigrati cinesi, il successore del Dalai Lama è stato nominato da cinesi senza l’autorizzazione delle cariche religiose tibetane e guarda caso è figlio di un funzionario di partito.
il Tibet deve tornare ad essere uno stato indipendente, poche pugnette.

E a tal proposito volevo ricordare che cuordileone siano i nostri politici, che di fronte ad un idiota che scrive su un blog che i professori ebrei manipolano la gente si mettono ad urlare indignati che faranno di tutto per evitare il ritorno del nazismo e poi si rifiutano di incontrare il dalai lama su “gentili” pressioni del governo cinese. Come a dire “indignamoci pure tanto il nazismo è morto se non per pochi nostalgici, non vengono di certo a picchiarci”. Bleah.

Sai, le fantastiche griffe del Made in Italy che in realtà producono l’80% di un loro pezzo in Cina poi potrebbero lamentarsi se i mandarini chiudono loro le fabbriche…

E questo è esattamente il motivo per cui nessuno fa un cazzo di niente contro la Cina.

Guarda per farti un esempio so che Prada le scarpe le produce in Cina. E questo da fonti certe.

Bleah!

Anche La Perla.

Alè, in vista delle olimpiadi c’è chi pensa di fare un po’ di piazza pulita dei manifestanti prima dell’inizio dei giochi. Le poche notizie uscite dal Tibet fanno capire quanto ci sia uno stato di totale (o quasi) controllo delle informazioni.

Sentivo alla radio l’altro giorno che si parla di 200 vittime, cifra che ovviamente il governo cinese riduce a poche decine. Senza contare che tempo fa leggevo che pure nel tradizionalmente pacifico Tibet iniziano ad operare gruppi violenti di separatisti. La cosa fa parecchio pensare sul livello di disperazione che ha sta gente.

E in più è da notare come Youtube sia stato oscurato. Se si pensa poi che Youtube è di Google e che Google in passato si sia già messa a 90° con la Cina col risultato che molti contenuti riguardanti i diritti umani in quel paese vengano censurati l’equazione è presto fatta.
http://www.boingboing.net/2008/03/16/tibet-china-blocks-y.html

Ah tra l’altro George “Zichichi” Bush giusto qualche giorno prima dello scoppio di questi disordini aveva tolto la cina dalla blacklist dei paesi in cui persiste violazione dei diritti umani.

Se i potenti del mondo avessero i coglioni, bloccherebbero le olimpiadi.

Mavvà, la Russia ha già annunciato a gran voce la sua solidarietà alla Cina sulla questione Tibet:

http://www.ansa.it/site/notizie/awnplus/mondo/news/2008-03-17_117179344.html

Vabbè che Mosca ha tutto l’interesse a dare un’opinione del genere, vista la guerra in Cecenia.

Già,i cinesi ne hanno approfittato.Si son detti “Gli yankee ci han ‘depenalizzato’?Bene:facciamo fuori un pò di tibetani,tanto per spassarcela…”.Bestie…

Sono anni che lì ci sono dimostrazioni, non è una novità di adesso.

Naturalmente.E son quasi 50 anni che i cinesi fan del loro peggio,in Tibet…

Come qualsiasi paese colonialista, del resto.

photogallery del massacro

http://canali.libero.it/affaritaliani/politica/tibetcaoscina170308.htm

Un video:

http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=18522

Ho sentito stamane che la cina ha mandato fuori dal paese gli ultimi 2 giornalisti stranieri rimasti (tedeschi).

Sì, c’è scritto nell’articolo postato da Green Jelly.

Eh io l’ho sentito al tg della radio.