Black Cat (Lucio Fulci, 1981)

Personalmente non mi dispiae “Blak cat”…(ma neanche Sodoma’s ghost…:oops:) è un problema?!
W Fulci…!

In uscita in br anche questo titolo. Per la benemerita Arrow, naturalmente. .

Preso e visionato.
Il master, per quel che ne capisco io, è buono.
Negli extra furoreggia Stephen Thrower: 25 minuti in cui parla del film e dei legami con la fonte Poe (nulla di nuovo, ma abbastanza interessante e con qualche curiosità, soprattutto quando parla dei motivi per cui il film godeva di cattiva fama in Uk) e 8 minuti in cui visita alcune location del film (purtroppo solo quelle dei primi minuti).
Poi ci sono un’intervista carriera di 20 minuti a Dagmar Lassander (non male, ma 20 minuti per tutto il suo percorso sono pochi) e un’intervista del 1995 a David Warbeck (70 minuti, qualità video scadente, ma la fonte era quella che era).
Infine un audiocommentary di Chris Alexander di Fangoria (che non ho ascoltato).

Il film mi lascia sempre la stessa impressione: girato molto bene, con alcuni momenti compositivi bellissimi, ma alla fine poco incisivo.
Fuziona di più negli aspetti secondari che nello sviluppo della storia principale.

Gli omicidi sono tutti abbastanza loffi. L’idea dell’odio del protagonista che prende la forma di un gatto assassino non è male, ma la sceneggiatura di Biagio Proietti non riesce a scandire bene questo processo.

Peccato, anche perchè è il film horror di Fulci col cast migliore.

La sensazione che mi ha lasciato questo film è che probabilmente per apprezzarlo bisogna vederlo un paio di volte visto che non ci troviamo davanti uno dei soliti film di Fulci . C’è chi lo considera come il peggiore film di Fulci ma personalmente ritengo abbia fatto cose peggiori

Pensa che è il suo horror che amo di più, invece. Una delle poche sceneggiature solide da lui utilizzate, con meno budello e un pelino di compattezza narrativa in più… non per niente ai testi c’era Biagio proietti. I suoi peggiori sono ben altri, dopo Manhattan Baby è stata una Caporetto (my two cents).

Non è il suo horror che amo di più però per il resto sono d’accordo su tutto. Credo che questo sia un film che vada visto sotto un altro punto di vista rispetto agli altri film fulciani

Era più tenuto a freno sul piano della visionarietà, nulla a che vedere con i copioni sacchettiani. Possiede un impianto narrativo solido, sul modello degli horror inglesi anni 70. Per cui, posso capire piaccia di meno a chi ama L’Aldià e Paura; resta comunque un ottimo film, legato al suo periodo più ispirato. Manco paragone con le robe post Fulvia Film, che almeno sul versante horror trovo imbarazzanti (bazzicando altri generi ha comunque girato cose degne come Murderock, I Guerrieri dell’anno 2072 e Il Miele del diavolo).

Infatti è un film meno visionario rispetto ai suoi capolavori e forse sia per questo motivo che per lo splatter contenuto viene diciamo così capito di meno rispetto agli altri. Per quanto riguarda il post Fulvia Film e nella fattispecie il genere horror troviamo ben poco di riuscito nella filmografia fulciana

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Giustamente non ve ne fregherà nulla, ma lo vidi all’ormai defunto da decenni Radio City di Via XX Settembre. Un classico cinemone come ce n’erano tanti a Roma e un po’ in tutta Italia ormai sostituiti dalle salette salotti a cui ci hanno ‘abituato’ le multisale… :pensive:

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Io lo vidi all’epoca della sua uscita (giugno 1981) proprio al Cinema Odeon (poi trasfotmatosi nella prima multisala di Milano) e oggi inesorabilmente chiuso per far posto all’ennesimo megastore di non so che…

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Un Fulci relativamente minore, “trattenuto” sugli eccessi, ma girato con impeccabile professionismo. Certo, non gli giova il fatto di essere stato realizzato durante il periodo d’oro del nostro, diciamo da “Zombi 2” a “Quella villa…”. Ma il talento del regista, emerge eccome. Ovviamente, consigliato e raccomandato senza indugi il br Arrow… :heart::sunglasses::clinking_glasses:
P.S. Al contrario, le vostre testimonianze sulle sale di una volta, rappresentano qualcosa di prezioso e perfino commovente. Su un’epoca, ormai irrimediabilmente lontana, e perduta… :shushing_face::roll_eyes::cry:

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…e pensare che nasceva come sala dopolavoro del Ministero del Tesoro.

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Tanta verità. È stato meno apprezzato, da me per primo, perché, come tu giustamente dici, venne realizzato durante il periodo dei capolavori estremi e, quindi, questo film, dà la sensazione che il regista si sia pacato. Quasi si ha la sensazione che abbia fatto un passo indietro rispetto a quello che girava in quel periodo

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lo recuperai in vhs domo e fu una discreta delusione. mai più rivisto e ne ho un ricordo troppo annebbiato per poterne disquisire. ma per certo non mi fece caldo né freddo.

OT:
Come quello che da anni è il Nuovo Sacher era un dopolavoro delle poste.
Ok, fine OT. :upside_down_face:

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