Black Dahlia

Perfetamente innocente, perfettamente perversa. E’ eccezionale. Cmq nella versione originale la voce del regista nei provini è quella dello stesso De Palma… Ed è un autoriferimento anche importante.

Visto lo scorso fine-settimana. Piaciuto, ma non vale una cicca -nell’ambito degli adattamenti da Ellroy- rispetto a “L.A. confidential”. Troppo giovani per i ruoli la Johansson (che esteticamente, addobbata e truccata stile “forties” fa la sua gran figura, ma recitativamente era molto meglio in “Match point”, e forse pure nel vituperato “The island”) e Hartnett (apprezzato assai di più in “Slevin”, ma almeno sfoggia il bel culo…), bene invece Eckhart, la Swank e “mamma whisky & follia” Fiona Shaw. Ottima la fotografia di Zsigmond (che spesso vira sul tono seppia), sbalorditivo il lavoro di ricostruzione scenografica in Bulgaria (anche se, allungando l’occhio, si vede come talune comparse abbiano facce decisamente slave!). Ad ogni buon conto, “depalmiano” al 100%: piani-sequenza, dolly, omicidi al ralenty non mancano. Insomma, se il lettore ellroyano ha qualcosa da ridire, il cinefilo ha diverse cose su cui gongolare. Bentornato,Brian!

E intanto l’FBi apre i dossier:

http://www.corriere.it/Primo_Piano/Cronache/2006/10_Ottobre/29/dalia.shtml

http://www.youtube.com/watch?v=hkS4Ih_slb4

Visto ieri sera in DVD.

Premetto che:

  1. Non ho letto il libro
  2. In generale De Palma mi piace (Mission to Mars a parte, e gli perdono pure Femme Fatale)
  3. Gli attori in questione mi garbano
  4. Sono un grande appassionato del caso, e ho letto una miriade di pagine sulla questione

Comunque, il film mi ha lasciato abbastanza indifferente, né caldo né freddo. Non l’ho trovato un bel film, ma nemmeno brutto. Ha delle belle parti, i provini sono splendidi, belle le ricostruzioni, bella la fotografia, belli i giochini di macchina di De Palma. Ma poi? Che ne è delle emozioni che trasmettevano The Untouchables, Scarface, Carlito’s Way?
Mi è sembrato uno sterile esercizio di stile, e niente più. La mia adorata Scarlett che sembra una bambolina incapace di recitare. Non so, m’ha deluso, m’aspettavo di più. Priceless invece il documentario nel secondo disco degli extra, in cui si svela la vera identità dell’assassino della Short, George Hodel.

Non ho letto il romanzo, ho solo visto il film. Non voglio addentrarmi sui giudizi, voglio solo sapere una cosa… sono scemo io o non ci ho capito un mezzo cazzo?! Chi mi può dire come stanno le cose, mi piuò riassumere un po gli avvenimenti?!

La Dalia è stata accoppata per gelosia dalla moglie dell’industriale, che era innamorata del folle necrofilo al servizio del marito. Il collega del piedipiatti protagonista è stato scannato dalla figlia gnocca dell’assassina.

Ma sono certi fosse lui? Qual era il movente del delitto?

Grazie Tuc, ma ste cose di base le avevo capite :slight_smile:
Ma il necrofilo dove cazzo era sbucato prima del finale?! Non me lo ricordo…

io non ho letto il libro e l’ho trovato un ottimo film
l’ho visto dopo 2 anni pensando sempre che poteva avere una priorità bassissima, visto che era stato stroncato un po’ ovunque, e invece avercene di film così, esercizio di stile sì ma che stile… ci sono dei movimenti di camera che mi hanno fatto venire le lacrime agli occhi

A me è piaciuto molto, trovo ingeneroso il confronto con il romanzo.
L’atmosfera noir è resa molto bene, certi apparenti rallentamenti del ritmo o “salti” nella trama secondo me erano proprio quello che De Palma doveva rendere (del resto se avete visto The maltese falcon di John Huston mica mi vorrete far credere che avete capito tutto… Chandler e Hammet erano maestri in questo e ho la sensazione che con Black Dahlia De Palma abbia voluto citare questo genere narrativo, più che lo specifico romanzo di Ellroy).

Un bell’esercizio di stile, ma come qualcuno ha fatto notare sembra proprio che il film sia stato “tirato via” sacrificando magari particolari che avrebbero potuto rendere il film più articolato e comprensibile.

Visto un sacco di volte, non mi pare che sia difficile da comprendere.

Sacrificando un bellissimo intreccio noir ellroyano a favore di una masturbazione stilistica senza troppa coerenza narrativa? Boh. Al posto suo avrei evitato, poteva venirne fuori qualcosa di gran lunga migliore imho.

visto da poco e non avevo letto il libro…che dire, l’ho trovato godibile, più nella prima parte, poi sembra un pò forzato per far “quadrare” il cerchio. Gli attori direi bene Mr.Ice e Swan, un pò meno Mr Fire (mi piace molto ma non l’ho trovato adatto…) e la Scarlett. Stilisticamente OK, come sostanza e narrazione un pò meno. comunque, da vedere.

Finito di vedere ora nei travagli da febbre. Devo dire che il giudizio mio e della mia fidanzata è stato unanime: SUPREMA CAGATA. Personaggi sgradevoli e male interpretati, in testa la scarlett de stò cazzo. 2 ore di guazzabuglio imbarazzante tenuto su solo da piccolissimi lampi di luce. De Palma ripiate.

Potrei copiare il post sopra di Drugo e cavarmela così… film da dimenticare in tutti i sensi. La Johansson con la stessa espressione per tutto il film, e vabbè. Comunque aveva un ruolo ridicolo che certo non l’avrà aiutata ad esprimersi. Storia che definire incasinata è poco, ultimi 40 minuti con 18 colpi di scena davanti ai quali sono restato indifferente, dato l’assurdo accumulo di situazioni buttato là pur di non tagliare qualcosa dal romanzo. Insomma una mezza cagata, come detto. De Palma comunque non mi frega più.

Controllato velocemente il br francese, arrivatomi oggi. Premesso che rimane un’opera coi suoi vari difetti (rivisto proprio di recente, l’ho trovato ancora più discontinuo: alcune scene notevoli, altre quasi buttate via. Colpa anche di una sceneggiatura imperfetta - già il romanzo è quello di Ellroy che meno apprezzo. E Hartnett e la Johansson sono clamorosamente fuori parte…), il master supera decisamente le varie edizioni dvd disponibili. Il lavoro di Mastro Zsigmond viene esaltato al massimo, in tutte le sue tonalità (marrone, ocra e nero, prevalentemente). Vien quasi da dire “troppa grazia!”: tanto impegno e cura per un film non molto riuscito. Allora è meglio guardarsi un album di foto d’epoca, o poco via…