Bloodlust (1976)


//youtu.be/CofpK-DCViE

Solo note dolenti per questo film sulla follia anni 70
Un sordomuto bullizzato fin da bambino dal padre, poi dai colleghi di lavoro, dalle donne in generale, cresce con i soliti traumi esistenziali diventando una sorta di maniaco omicida e necrofilo emofiliaco. Oltre ad aggredire coppiette appartate nel parco, passa le giornate in una camera mortuaria a seviziare cadaveri e prelevarne il sangue con una specie di cannuccia
Il film pare abbia avuto varie vicissitudini produttive, ma questo non basta a salvarlo dalla gogna
Lento, noioso, terribilmente datato e malfatto.
Quando il nostro maniaco accoltella i cadaveri nelle loro bare si vede che sta pungolando dei manichini di lattice.
La scena iniziale col padre alcolizzato che picchia lui e molesta la sorella (che originalità) mi ha fatto letteralmente ridere.
Il poverino viene preso a sediate (fuori campo) dal padre che sembra che stia accatastando dei mobili per terra più che dare sediate in testa al figlio. La sorella viene palpeggiata sempre dallo stesso padre in modo goffissimo e poco convinto e sul volto ha un’espressione da satrapo da fumetto o da attore porno anni 70…assolutamente sopra le righe.
Morale: la scena che dovrebbe mostrare il terribile trauma infantile del ragazzo, quella a più alta concentrazione di pathos, fa piegare dal ridere e dopo pochi minuti il film ha già fallito.

Seguono 1h e mezza di banalità assortite e la quasi mancanza di dialoghi non fa che allungare l’agonia
Come detto le scene gore (parecchie a dire il vero) sono realizzate malissimo
Il film vorrebbe mischiare genere e autorialità con un certo gusto per l’atmosfera…ma anche qui non ci siamo minimamente. Le scene nella camera mortuaria, vuoi perchè diurne, vuoi perchè troppo lunghe e silenziose, finiscono per perdersi e allungare solo il brodo
Ci si trascina stancamente al finale con un po’ di rabbia per quello che sarebbe potuto essere un nerissimo film sulla necrofilia e invece finisce in burletta

Inedito in Italia, visto con i sottotitoli e anche qui ci sono dei punti dolenti. Non so che versione abbia visto chi l’ha tradotto, ma il film è in un un inglese molto chiaro e scolastico, si capisce chiaramente che in moltissimi punti i sottotitoli divergono dall’audio in modo anche estremamente pesante, ma forse non è stato tradotto dal doppiaggio inglese. E anche l’italiano del traduttore lascia un po’ a desiderare. Ho dovuto fare delle correzioni
A mio avviso film da dimenticare