Blue Angel Cafe (Joe D'Amato, 1989)

Questo è uno dei migliori titoli softcore girati in America da Joe D’Amato nella seconda metà degli anni '80. Direi addirittura che è un film molto sottovalutato. La mancanza di violenza e sesso spinto probabilmente deluderà coloro che conoscono il regista soprattutto per i suoi sforzi nel genere sexploitation, e probabilmente questo spiega perché il film non venga mai menzionato tra i preferiti dei fan

La splendida Tara Buckman (anche protagonista dell’eccellente “La Signora di Wall Street” sempre di D’Amato) interpreta Angie, una popolare showgirl che lavora in un club chiamato Blue Angel Cafe. Una sera, tra il pubblico c’è Steve, un avvocato candidato a governatore. Senza scrupoli e ambiziosa, Angie finisce per sedurlo, ma le loro vite prendono una via inaspettata.

Questo è più un melodramma romantico che un porno softcore, sebbene l’attrice principale si spogli in diverse scene. L’atmosfera è quella di un banale film per la TV americano, ma D’Amato riesce a catturare bene l’attenzione del pubblico, grazie soprattutto a un ritmo efficace che evita le tipiche scene di riempimento e spinge la storia avanti. La sceneggiatura di Daniele Stroppa è sufficientemente convincente nel rappresentare gli eventi, nonostante il budget evidentemente basso.

Un altro punto positivo sono le ottime interpretazioni dei protagonisti. A differenza di molti personaggi monodimensionali dei film di serie B, la Angie di Buckman trasmette una vasta gamma di emozioni che ci fa affezionare a lei.

Un difetto è il fatto che Angie canta sempre la stessa canzone in tutti i momenti del suo spettacolo, il che rende le scene ripetitive e di conseguenza noiose. Perché non hanno composto un paio di canzoni di più? Lo scarso budget ha inoltre danneggiato alcune sequenze, come quella in cui Stevie rilascia un’intervista a un’emittente televisiva. Le scenografie precarie rendono la scena involontariamente cômica.

Laura Gemser ha il tipico cameo vestita, questa volta nei panni di una fotografa incaricata di un servizio fotografico di nudo, riecheggiando il glorioso passato dell’attrice come la Emanuelle Nera.

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