La storia è praticamente quella di Clark Kent: una coppia trova un neonato di origine forse aliena e lo adotta; il bambino a 12 anni si accorge di avere dei superpoteri, ma sviluppa anche una personalità psicotica che probabilmente lo porterà a intraprendere un percorso diverso da quello del supereroe proveniente da Krypton.
Il mito di Superman ha subìto diverse rivisitazioni negli ultimi anni – qualunque appassionato di fumetti potrebbe spiegarlo meglio di me; la sua onnipotenza ben si presta a trasformare il personaggio in una minaccia imbattibile e perciò terrificante.
In fondo è un übermensch e quindi teoricamente al di là del bene e del male – qualunque insegnante di filosofia potrebbe spiegarlo meglio di me.
Però qui le implicazioni semidivine e amorali del protagonista – oltre a risvolti ambigui e curiosi come una strana forma di pornografia che sembra interessargli – lasciano presto spazio a uno sviluppo della trama in direzione praticamente horror/slasher.
Non che ciò sia necessariamente un male – in questo senso il film funziona e funziona lo splatter - ma personalmente ero più interessato agli aspetti psicologici.
Resta comunque un prodotto godibile e divertente.
Ho apprezzato molto il post-finale, che suggerisce un sequel che avrei visto volentieri.