Non proprio estraneo al “decamerotico”, pur essendo basato sulle vicissitudini di Paolina (la stellina dell’epoca, celebrata nei Nocturno ante litteram, Antonia Santilli), sorella di Napoleone I sposata all’impotente Camillo Borghese. La fanciulla, in quel di Villa Borghese, raduna un cospicuo numero di voyeurs, essendo amante dell’esibizionismo sfrenato ed incontenuto. La fama di depravata della “buona” ragazza è tale che il Papa stesso si adopera per allontanarla dalle presenze virili. Che dire? Molto erotico, poco comico, parecchio unico…
(Davinotti)
“Un film in cui la storia di Paolina Borghese non serve che di pretesto per sciorinare una colluvie di sudicerie. Rigurgitante di sconcezze nelle immagini e nei dialoghi, cui va aggiunto un ritratto calunnioso e irriverente del papa, questo prodotto si rivela di una desolante mediocrità.” (Segnalazioni Cinematografiche, vol. 74, 1973).
Non c’entra niente il collezionismo, tutti i film che escono dal csc da due anni a questa parte sono marchiati con la scritta.
Viene messa direttamente da loro.
Super divertente questa commedia pecoreccia, volgarissima e piena di allusioni sessuali, fatta su misura per la protagonista assoluta Antonia Santilli, che ha decisamente il fisique du role e lo mette in mostra ad ogni piè sospinto (ci aveva visto lungo il Pulici…).
Rispetto ad altre operazioni simili che mi sono sembrate squalliducce e scontate, devo dire che qui invece trovo brio e frizzantezza, sarà forse per il ritmo sempre serrato ed incalzante, forse per l’apprezzabile sforzo di inquadrare il tutto in un contesto un minimo “colto”, pieno di riferimenti storici ed artistici (per quanto grossolani e spannometrici).
Nota di merito da sottolineare la presenza di un lungo monologo dedicato agli appellativi dell’organo sessuale maschile, che anticipa sui tempi quello ben più celebre di Roberto Benigni al cospetto di Raffaella Carrà:
In definitiva una visione leggera e sciocchina, basata spesso sugli effetti esilaranti del turpiloquio inserito in ritmi comici azzeccati, ma che ci offre un florilegio di risate assicurate.
pur non essendo il mio genere, anche io l’ho trovata divertente e soprattutto realizzata con una certa cura
chiaramente la presenza generosa della Santilli vale da sola un paio di voti in più
Cmq il papa nella versione che ho visinato non c’era, secondo me il recensore di Segnalazioni Cinematografiche per arrivare al termine del film senza pigliarsi un coccolone si è fumato una pipa di stramonio addizionato con segale cornuta (tanto per restare in tema!)