Regia: Massimo Pirri
Soggetto e Sceneggiatura: Massimo pirri, Pier Giovanni Anchisi
Fotografia: Riccardo Pallottini
Musica: Claudio Tallino
Montaggio: Cleofe Conversi
Interpreti: Lino Capolicchio, Valeria Moriconi, Paola Montenero, Raffaele Curi, Lorenzo Piani, Paola Senatore
Origine: Italia
Produzione: Una Cinecooperativa
Durata: 113 minuti
[i]“ E’ un film che parla di giovani e dell’impossibilità materiale di comunicazione fra i due grandi gruppi in cui essi si dividono. Nel primo, quelli pienamente realizzati o che hanno già individuato strade e strumenti per raggiungere i loro obiettivi. Nel secondo, coloro che questi strumenti non li possegono, per diversi motivi, e che dunque non riescono a realizzarsi. L’incontro o lo scontro di questi due blocchi, che reciprocamente si attirano, provoca un “corto circuito”. Ci sono implicazioni politiche, ma mediate da questi elementi: il mio esame si compie attraverso un occhio che non divide in fazioni, ma che diviene, però “fazioso” quando individua le strutture che ingabbiano molti giovani, occultando loro i mezzi che possono aiutarli a definirsi e prendere coscienza di se stessi”. /i
Mercoledì 27 Maggio alle ore 19.00 al cinema Trevi in Roma, vicolo del Puttarello, 25
Lingue principali: Italiano / Audio Italiano: Dolby Digital 2.0 Mono
Sottotitoli principali: Italiano non udenti / Rapporto schermo: Widescreen Anamorfico
Visto di recente nella vhs 3B Magnum. Mah… presuntuosetto e pallosetto. “Reperto” d’epoca di cui avrei fatto volentieri a meno. Però una seconda chance in dvd gliela darei…
P.S. Che fine ha fatto la Montenero? Mi pare che all’epoca stesse con Pirri…
Audio ITA 2.0 Sottotitoli ITA Video 1.85:1 16/9 (è segnalato come 2.35:1) Durata 1h46m42s Extra Trailer, 9 trailers Cinekult, “Dolce fiore carnivoro” (intervista a Paola Montenero) 27min, “La grande promessa” (intervista audio a Massimo Pirri) 21min
Film mediocre in cui hanno voluto mettere dentro troppa roba, amori incestuosi, crisi religiosa, figli di papà travestiti da figli dei fiori come usava all’epoca, droga, famiglie borghesi, tutto in un’accozzaglia piuttosto inverosimile con la ciliegina sulla torta del pescatore che, in una splendida ambientazione meridionale, parla un italiano da accademia della crusca.
Bella l’estetica, stupende alcune scene come quella in cui la Montenero fa l’arco (era veramente abilitata come insegnante di yoga) .
Pezzo forte del dvd cinekult l’intervista alla Montenero che non le manda a dire e si toglie diversi sassolini dalla scarpa sulla Senatore che non hanno potuto inquadrare nella scena dell’aborto per quanto era poco convincente o la Moriconi che recitava come fosse a teatro.
Visto nel buon dvd cinekult a me non è dispiaciuto attori carismatici e tematiche degli anni 70’ ben delineate un po noioso ma passabile interessante anche la intervista presente negli extra del dvd alla Montenero.
Renato fa bene, a essere sarcastico. La Mustang, e altre label italiane, non possono venire a dire, nell’anno di grazia 2023, che “far uscire i film in blu ray ci costa troppo”. Ridicoli…
In tempi di 4k, 8k, 125.000k, questi vanno ancora avanti a dvd. È come se i primi anni 2000 c’è chi si ostinava a pubblicare solo vhs. Che se li tengano. Io non ne compro più.