Sicuramente da rivalutare questo film di Fidani, il suo più ambizioso e curato, con tanto di citazioni letterarie. La versione soft dura 88 minuti e visto nel corretto 2,35:1 permette di apprezzare decisamente meglio questa pellicola in cui la Fani mette addosso più di un brivido con momenti molto intensi (ad esempio il lunghissimo primo piano su cui al termine scorrono anche i titoli di coda). Le scene hard sono superflue e mi sono chiesto se la minore durata (71 minuti) sia imputabile al pessimo master della Blue movie o ad una scelta della distribuzione per dare maggior risalto alle scene erotiche smorzando il contesto drammaticissimo della vicenda.
E’ uscito il dvd CINESEXY
AUDIO ITA
SOTTOTITOLI ITA
VIDEO 2.35:1 16/9
DURATA 1h26m45s
EXTRA “L’erotismo nero di Claudine” (18min), versione hard del film (1h10m59s)
Il master della versione hard contenuto tra gli extra del dvd Cinekult è ancora peggiore della Blue movie.
Scopro l’acqua calda, lo so, ma la versione hard davvero non aggiunge nulla (a parte i dettagli porno), anzi semmai inficia la coerenza del racconto (che già con Fidani è sempre a rischio). Della Beccarie viene raccontata tutta la storia pregressa, con toni anche abbastanza pietistici. La povera maestrina è rimasta traumatizzata dall’unico uomo della sua vita che tanto onesto e tanto gentile pareva, ma che poi ha cercato di possederla violentemente e “contronatura”, tanto da farla interessare esclusivamente alle donne; e poi, dopo pochissimi fotogrammi dall’inizio del film, troviamo già la Beccarie tutta intenta a praticare una fellatio ad un tizio distratto che legge il giornale. E meno male che sugli uomini ci aveva messo il crocione sopra…pensa se le piacevano! Il resto sono dettagli anatomici che in qualche maniera “sporcano” il film, altrimenti non privo di una sua (contorta e morbosa) poetica.
Certo che la contrapposizione fisica tra la burrosa Dionisio e l’efebica Fani (ventiduenne ma con un corpo da quindicenne) è enorme. La prima sembra veramente inghiottirla nelle scene di nudo assieme. Il finale va digerito per quello che è, prendere o lasciare.
Non considero la Fani una sex-symbol, ma ogni film che gira per me diventa automaticamente un cult. Lei è l’elemento aggiunto che tiene in piedi quei filmetti che gira, tipo questo “Calde Labbra”.
Conoscevo solo la versione hard e già in quei '70 minuti mi sembrava d’aver colto un discreto aspetto drammatico non trascurabile e dignitoso.
La versione soft vista ieri sera pensavo che tecnicamente fosse meglio di quella hard, invece c’è una certa rozzezza di fondo, pessimo montaggio e ripetitività. OK, nel complesso l’ho apprezzato, ma c’è molto poco nella sceneggiatura e se non fosse per lo studio sulla personalità di Francesca (Leonora Fani) e in parte anche sugli altri personaggi, il film sarebbe davvero poca cosa. Per fortuna c’è una componente drammatica, non è solo un film erotico.
Sbaglio o nella versione hard c’è un finale diverso e la Dionisio non si spoglia?