Cam (D. Goldhaber, 2018)

IMDB

Una cam girl ossessionata dai social, e alla scalata della graduatoria del sito nel quale trasmette video osè sempre più audaci, trova un giorno il suo account inaccessibile, scoprirà il suo canale ancora attivo, ma a trasmettere non è lei…

//youtu.be/pN8xZ5WDonk

Ultimo nato in casa Netflix, volendo definirlo in termini tecnici, un “Black Mirror cacato male”, sembra veramente un episodio mancato, trovata geniale, tecnologia ecc ma…
Aspettatevi un horror soft, così come il lato erotico, vedrete poco e niente.

#finaledelcazzo, peccato il film ti tiene lì fino all’ultimo ma poi sicuramente gli ultimi 10 minuti non sapevano come concluderli.

Da guardare senza pretese, a mio avviso non raggiunge la sufficienza.

Il Generale m’ha messo curiosità, e approfittando della moria di clientela di questo lunedì mattina l’ho tosto guardato: a me, me pare 'na strunzata.
L’idea, come fu detto (infatti) era pure figa, ma poi si perde in uno script senza capo né coda, in una messa in scena televisiva, in dei personaggi poco interessanti.
Peccato, lo spunto per costruire un buon thriller c’era,ma concordo con SWAT quando scrive che l’impressione è che gli autori non sapessero dove andare parare: la buttano sul sovrannaturale (senza dare una parvenza di coerenza neppure a questo aspetto) e inscenano uno scontro finale fra la protagonista e la sua replicante che definire una cazzata è fargli un complimento. E a posteriori ci fanno pure filosofia.

Non so quanto sia accurata e verosimile la ricostruzione del mondo delle camgirl, pare che la sceneggiatrice Isa Mazzei abbia avuto delle esperienze nel settore.
Non conoscevo la protagonista, brava e molto bella. Il doppiaggio, invece, è da ergastolo.