CAMPIONI D'ITALIA !!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

GODO !!! :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy: :joy:

Anche l’uccellino della Uliveto starà festeggiando… :smiley:

Che palle, mai che vinca il Pro Vercelli.

:smiley: grandi

…ecco perchè tutto quel casino ieri sera.

ROMA - Curiosita’ dello scudetto. - La Juventus ha vinto il suo 28/o scudetto, ventiseiesimo conquistato nell’ era del girone unico: prima del 1929/30 aveva infatti vinto le edizioni del 1905 e del 1925/26. Sono 82 i punti finora conquistati dai bianconeri (44 interni, 38 esterni), frutto di 25 vittorie (14 interne, 11 esterne, era dal 1959/60 che la Juventus non vinceva 25 partite in un campionato di serie A), 7 pareggi (2 interni, 5 esterni), 4 sconfitte (2 in casa, altrettante fuori). Sono 61 le reti segnate (34 in casa, 27 fuori casa), 23 le reti incassate (11 in casa, 12 fuori). - Settimo scudetto da tecnico per Fabio Capello che ne ha conquistati adesso 6 in Italia ed 1 in Spagna. In Italia ha vinto con il Milan (1991/92, 1992/93, 1993/94, 1995/96), con la Roma (2000/01) e quest’anno con la Juventus; in Spagna successo nel 1996/97 alla guida del Real Madrid.

  • Fabio Capello e’ il primo allenatore nella storia del campionato italiano a vincere lo scudetto con 3 diverse squadre: Milan, Roma e Juventus. Il tecnico di Pieris ha cosi’ distanziato altri 5 colleghi vittoriosi in due diverse piazze: Bernardini (Fiorentina 1955/56 e Bologna 1963/64), Heriberto Herrera (Juventus 1966/67 e prima parte del 1970/71 alla guida dell’Inter), Liedholm (Milan 1978/79 e Roma 1982/83), Trapattoni (Juventus 1976/77, 1977/78, 1980/81, 1981/82, 1983/84, 1985/86 e Inter 1988/89), Veisz (Ambrosiana Inter 1929/30 e Bologna 1935/36, 1936/37 e prima parte del 1938/39, prima di venire esonerato da Felsner).

  • La Juventus neo-campione d’Italia e’ la squadra che ha vinto il maggior numero di partite: 25 contro le 23 del Milan, secondo in graduatoria. Da quando ci sono i tre punti per la vittoria in serie A (dal 1994/95), nei 10 campionati gia’ conclusi, 9 volte ha vinto il titolo chi ha vinto il maggior numero di partite tra le squadre partecipanti: la Juventus 2004/05 che, comunque andranno i prossimi 90’, conservera’ questo primato, rappresentera’ il decimo caso in undici anni; ha fallito solo la Juventus 1996/97 e comunque, in quattro campionati, chi ha vinto lo scudetto ha vinto almeno lo stesso numero di partite della seconda classificata, situazione verificatasi nelle stagioni 1997/98, 1998/99, 1999/00 e 2001/02. La Juventus 2004/05 vanta anche la miglior difesa del torneo, con soltanto 23 reti subite: dall¿inizio dei campionati con tre punti a vittoria sarebbe la quinta volta che vince il tricolore la miglior difesa del torneo: i precedenti si riferiscono al Milan 1995/96, Juventus 1996/97, 2001/02 e 2002/03. Tra gli altri primati bianconeri di questo campionato va segnalata la miglior difesa casalinga (11 reti subite appena al Delle Alpi).

  • La Juventus vince il terzo scudetto della sua storia nei 6 campionati finora disputati con 20 squadre: i precedenti risalgono alle edizioni 1949/50 e 1951/52 quando i bianconeri vinsero aritmeticamente il titolo rispettivamente alla 36/a ed alla 35/a giornata. Negli altri tre tornei a 20 squadre hanno vinto il titolo il Torino (1946/47, alla 35/a giornata e 1948/49 alla 37/a giornata) ed il Milan (1950/51, alla 37/a giornata). La Juventus 2004/05 ha vinto pertanto il suo scudetto a soli 90’ dalla fine, eguagliando il record negativo di celebrazione aritmetica anticipata nei tornei con 20 squadre.

  • Per la seconda volta nella storia la Juventus vince uno scudetto senza giocare, aspettando i risultati degli altri: il precedente risale al 1905, primo titolo assoluto nella storia bianconera, quando nel girone finale a tre con Genoa e Milanese, la Juventus aveva chiuso il ciclo di partite totalizzando 6 punti ed all’ultima giornata del mini-torneo era in programma Genoa-Milanese. Era il 9 aprile 1905 ed una vittoria ligure avrebbe mandato Genoa e Juventus allo spareggio: alla fine fu invece 2-2 con la Juventus che festeggiò il tricolore.

  • Il Livorno per la prima volta e’ l’avversaria della squadra che si laurea campione d’Italia ed e’ anche la prima volta che lo stadio toscano e’ teatro della ‘passerella’ di chi ha appena vinto lo scudetto.

  • Per la seconda volta lo scudetto italiano del campionato su girone unico viene assegnato in data 20 maggio: il precedente si riferisce al 1973, quando vinse proprio la Juventus con un finale rocambolesco: a 90’ dalla fine del campionato era in testa il Milan con 44 punti e precedeva Juventus e Lazio a quota 43. La Lazio si tirava subito fuori perdendo 0-1 a Napoli (rete di Damiani al 89¿), il Milan cadeva clamorosamente a Verona, perdendo 3-5 (reti: 17’ Sirena, 25’ aut. Sabadini, 29’ Luppi, 32’ Rosato, 70’ Luppi, 72’ aut. Turone, 81’ Sabadini, 90’ Bigon) e la Juventus operava il clamoroso sorpasso vincendo 2-1 a casa della Roma con reti di Altafini al 61’ e Cuccureddu all’87’ dopo provvisorio vantaggio romanista di Spadoni al 29’.

  • La Juventus, come 8 anni fa, rivince uno scudetto di venerdi’: quella volta, 23 maggio 1997, i bianconeri pareggiarono l’anticipo della penultima giornata a casa dell’Atalanta, 1-1 con reti di Pippo Inzaghi per i nerazzurri (19’) e Iuliano per i bianconeri (54’). La Juventus si porto’ a +7 sul Parma, diretto inseguitore, che poi vinse alla domenica per 1-0 sul Bologna. La gara della Juventus, come Milan-Palermo oggi, venne anticipata al venerdi’ per facilitare la preparazione dei bianconeri alla finalissima di Champions, in programma mercoledi’ 28 e persa per 1-3 contro il Borussia Dortmund. Nel girone di andata la Juventus aveva chiuso al primo posto, con 44 punti, solitaria capolista, grazie a 13 vittorie, 5 pareggi e 1 sola sconfitta, con una differenza-reti di 34-11. A fine andata il vantaggio sui rivali rossoneri era di 2 punti. Nel girone di ritorno, finora, il cammino bianconero e’ stato costellato da 38 punti nelle prime 17 giornate, frutto di 12 vittorie, 2 pareggi e 3 sconfitte, 27 reti realizzate e 12 subite.

JUVE CAMPIONE: UN CAMPIONATO SEMPRE IN TESTA
TORINO - Il campionato piu’ lungo del dopoguerra se lo aggiudica la Juventus, che come minimo mette d’accordo tutti su un punto, e’ la squadra piu’ dotata di fondo sulle lunghe distanze. Eppure, aveva la panchina certamente meno attrezzata del Milan. Si inizia il lungo testa a testa con i rossoneri con tre vittorie, Brescia, Torino con l’Atalanta e Genova: il cinismo bianconero sembra un’arma importante, ma ci pensa subito la rivelazione Palermo a imporre il pari a Torino.

La marcia riprende spedita, con vittoria a Udine e contro Messina e Siena, poi arriva il primo big match e la Roma e’ nettamente battuta. La marcia diventa spedita, con la testa della classifica gia’ conquistata (e la Signora non la mollera’ mai fino alla fine) e un’altra vittoria, con il Chievo. Primo incidente di percorso a Reggio: sconfitta con un grosso torto arbitrale. Riprende la marcia con la vittoria interna sulla Fiorentina e poi a Lecce la squadra offre una prova di carattere perche’ riesce a vincere su un campo impossibile. Del Piero mostra luci e ombre e cominciano le sostituzioni, ma fa sempre gol importanti. A Milano, invece, prova di immaturita’, l’esatto opposto di Lecce: in vantaggio di due gol sull’Inter a un quarto d’ora dal termine la Juve si fa rimontare, rimettendo nel gioco scudetto la squadra di Mancini.

Con la Lazio in casa e’ piu’ difficile del previsto, cosi’ come lo e’ a Bologna, dove la Signora vince con fortuna e qualche aiuto arbitrale. Ma alla resa dei conti con il Milan, arriva la doccia fredda: solo per buona sorte (Pirlo sbaglia un gol fatto al novantesimo) e un errore arbitrale (fallo da rigore di Zebina su Crespo), la Signora riesce a non perdere, dopo una partita dominata e buttata via dal Milan, incapace pero’ di assestare il colpo fatale e a fine campionato se ne pentira’.

La squadra e’ stanca, avendo disputato i preliminari di Champions. A Parma pareggia dopo un rigore negato a Del Piero, con il Livorno in casa vince ma soffre troppo e di nuovo a Cagliari pareggia con un gol in fuorigioco e non sembra piu’ la squadra irresistibile dell’autunno. La aiuta il calendario, con Brescia e Atalanta di fila, altrettante vittorie, ma l’insidia e’ dietro l’angolo: la Sampdoria vince a Torino con un solo tiro in porta e alla Juve vanno soltanto gli applausi. E’ il momento nero per la squadra di Capello: la seconda sconfitta consecutiva arriva a Palermo, questa volta senza attenuanti e il Milan rimonta ben otto punti di vantaggio. Il tecnico fa pero’ notare che si tratta di avversarie di grande livello e anche su questo i fatti gli daranno ragione alla fine. Vittoria importante in casa con l’Udinese e di nuovo difficolta’ in trasferta, a Messina, dove la squadra sembra aver smarrito il passo. In casa, invece, la marcia riprende spedita con il Siena. Poi, la svolta: nonostante sia stata caricata di tensioni all’inverosimile, la trasferta di Roma porta una vittoria, naturalmente con polemiche, come quella di Verona, dove l’arbitro non vede un clamoroso gol di Pellissier entrato di mezzo metro.

Poi e’ la Reggina a piegarsi a Torino e la Fiorentina fa soffrire ancora la Juve da trasferta, imponendole il pari. Nel frattempo, e’ un continuo ping pong con il Milan, che si stacca e subito riprende l’avversaria. Il Lecce crolla sotto 5 gol, ma arriva la seconda doccia fredda milanese: l’Inter vince a Torino e soprattutto la partita costa tre giornate di squalifica a Ibrahimovic, che saltera’ il Milan. Trezeguet e’ fermo ai box, Nedved e Emerson non stanno bene, insomma, sembra finita per Capello e soci. Invece la Juve tira fuori gli artigli: in emergenza vince a Roma con la Lazio e in casa col Bologna, va a San Siro alla pari e batte il Milan con merito, affossandone il morale. Alto quello bianconero con il Parma, facilmente battuto e basso quello rossonero a Lecce, dove il pareggio rende il distacco ormai incolmabile, cinque punti. La certezza matematica del ventottesimo scudetto arriva grazie al pareggio del Milan col Palermo.

JUVE CAMPIONE: E LA TRIADE CONTINUA A VINCERE
TORINO - In oltre dieci anni di successi e’ diventata un’ icona del calcio. La Triade bianconera, formata da Luciano Moggi, Antonio Giraudo e Roberto Bettega (direttore generale, amministratore delegato e vicepresidente esecutivo del club piu’ titolato d’ Italia), e’ una delle immagini piu’ popolari del calcio nostrano. Amata e odiata, forse nella stessa misura, ma sicuramente invidiatissima per i successi sfornati a profusione.

Moggi e’ il re del mercato, uno degli uomini piu’ potenti del calcio italiano, capace di trattare con tutti e di nascondere i colpi a sensazione; Giraudo e’ il manager equilibrista tra necessita’ di un bilancio il piu’ possibile virtuoso e le esigenze di avere una squadra sempre competitiva. Ed e’ anche, con il 3,6% del capitale sociale, il terzo azionista del club bianconero, dopo l’ Ifil e la libica Lafico. Bettega, infine, il presidente del G14, e’ il diplomatico di casa Juventus. Il tricolore numero 28 nella piu’ che centenaria storia della Vecchia Signora e’ il quattordicesimo successo sportivo per il triumvirato bianconero: sei scudetti, quattro Supercoppe italiane, una Champions League, un’Intercontinentale, una Coppa Italia, una Supercoppa Europea.

Unico cruccio della Triade e’ di non avere aggiunto altri trofei sullo scaffale riservato alle Champions: anche quest’ anno la coppa con le orecchie a sventola, come la chiamano affettuosamente i calciatori, e’ sfumata.
Un’ altra delusione europea: proprio per questo la serata dell’ eliminazione ai quarti di finale per mano del Liverpool, e’ stata la piu’ brutta della stagione anche per la dirigenza bianconera. Milioni e milioni di euro di possibili incassi sono sfumati. Sarebbero stati manna per un bilancio in rosso a tre quarti della stagione, come lo e’ stato l’ anno scorso, dopo ben sei anni consecutivi chiusi in utile.
Un record - i sei anni con il segno piu’ a fine esercizio - che e’ un vanto del vertice bianconero, come lo sono i contratti a colpi di centinaia di milioni firmati con la Nike e la Tamoil, e i progetti per il domani, il nuovo stadio delle Alpi e ‘Mondo Juve’, la cittadella sportiva bianconera che sorgera’ a Vinovo.
Tutti progetti nati nel lungo periodo di reggenza della Juventus, attraverso faticose trattative con le amministrazioni pubbliche. Progetti che richiederanno grandi sforzi, non solo economici, nelle prossime stagioni. La Juventus si e’ attrezzata allargando il suo cda, da nove a dodici consiglieri. Un altro cambiamento che e’ avvenuto nell’ era Moggi-Giraudo-Bettega. Per adesso, pero’, neppure il futuro della Triade in bianconero e’ certa: il mandato scade nel 2006. Per la Juventus pero’ e’ difficile pensare a un domani senza Moggi e Giraudo.
In piu’ di dieci anni sono stati protagonisti di successi sportivi e grandi colpi di mercato. L’ elenco e’ lungo: da Ferrara e Deschamps, da Bobo Vieri a Inzaghi, da Zidane a Buffon, da Trezeguet e Ibrahimovic, tanti grandi sono stati portati a Torino sotto l’ egida della Triade. E tanti big sono andati: gli stessi Vieri, Zidane e Inzaghi, Henry, tanto per fare qualche esempio illustre.
L’ ultima campagna acquisti, quella che ha portato in bianconero Cannavaro, Emerson e Ibrahimovic, uomini-chiave nel successo in campionato, e’ stata esemplare di come il vertice bianconero ha saputo tessere trattative fondamentali, portandole al successo tra mille difficolta’. E grazie a quei colpi dell’ ultima ora (o quasi) la Juventus e’ arrivata al titolo numero 28. Il primo da quando nella societa’ non c’e’ piu’ alcun rappresentante della famiglia Agnelli.

E gia’, perche’ nell’ era della Triade, i momenti piu’ tristi sono stati (oltre alla prematura scomparsa di Andrea Fortunato) le morti di Giovanni e Umberto Agnelli. Quest’ anno la Juventus ha vinto senza nessuno di loro, per la prima volta.

Evvai in bellezza, anche col rigorino inesistente…

:smt098 :smt033 :peace: :partyman: :drinkers:

E SONO 28 OOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOOLE.
Sono stati bravi anche senza risulati eclatanti sono arrivati alla fine stando sempre in cima alla classifica. :twisted: :twisted: :twisted:

Oh Gobbo ma chi sei l’ufficio stampa della Juve? :shock:

…

notizie ansa… 8)

Er Gobbo idolo dei listaioli juventini!!

Forza JUVE!

Commovente questo topic, col senno di poi…:frowning:

:cool::cool: