Cattivik

Comunque,Cattivik mi piaceva pure nella versione di Silver.

…io preferisco la versione di Bonfatti.

Non lo conosco,è una vita che non leggo Cattivik.Chi lo realizza attualmente?Lo pubblicano ancora,vero?

Massimo Bonfatti penso sia il più bravo disegnatore italiano umoristico di quest’epoca, molto più dettagliato di Silver (che ormai c’ha in pappa il cervello…Lupo Alberto ormai è un fumetto per ragazze e basta), nelle sue tavole ti perdi, ha cura per il dettaglio sporco…le fogne sembrano vive… si discosta parecchio sia da Silvestri che da Bonvicini.
…Molte delle ultime sceneggiature di Cattivik erano sue ed il personaggio scuro poteva considerarsi passato di mano.
…Cattivik è stata anche la sua rovina, visto che lo ha impegnato troppo e non gli ha permesso di pubblicizzare la sua opera personale (Leo Pulp) di cui trovi qualche tavola nel sito sotto.
http://www.stradanove.net/news/testi/fumetti-01a/fasca2305010.html

…Questo è un esempio dello stile Bonfatti:

Dicono di lui…

“…In una eventuale classifica (fra gli autori che hanno lavorato su Cattivik, ndr) è ovvio che riserverei un posto d’onore a Massimo Bonfatti…”

Bonvi, in Tutti gli uomini di Cattivik,
intervista a cura di Moreno Burattini, agosto 1991

“…Uno Zelig dell’illustrazione umoristica, uno che passa tranquillamente dal fumetto di largo consumo alle caricature dei VIP…Un artista completo…”

Massimo Caviglia, in Cattivik by Massimo Bonfatti, settembre 1994

“…in Bonfa il genio si esprime nella quotidianità, quando nel corso di una tranquilla chiacchierata, se ne esce con una battuta micidiale che fa capire come la carriera di fumettista nel settore umoristico non sia affatto casuale…”
“…dopo due mostri sacri del calibro di Bonvi e Silver (…) il Bonfa ha tratteggiato un nuovo Cattivik spumeggiante, dissacratore e simpaticamente scemo, di quella stupidità da cartone animato che non ti ispira amare riflessioni, ma fa solo ridere di cuore.”

Franco Spiritelli, in Catalogo Umbra Fumetto, settembre 1996

…in pratica tutto quello che c’e’ di Cattivik in giro negli ultimi 10 anni è roba prevalentemente sua.

…la rivista cattivik, penso sia chiusa…e tal proposito, per conoscere i retroscena del rapporto Silver/Bonfatti/Cattivik andrebbe letto l’intervista qui sotto:
http://fumettidicarta.interfree.it/Interviste_Faccia_a_faccia/BONFATTI/Bonfatti.htm

mah, ripeto: da fumetto intelligente e “cattivo” silver lo ha trasformato in un fumetto per ragazzini, sfiorando il patetico.
non so se si è capito, ma ho una certa venerazione per Franco Bonvicini!

Anch’io prefersisco il Cattivik di Bonvi, più cattivo e quadratone…

…effettivamente era più cattivo ma meno “personaggio”

…guarda che il cattivik di bonvi era un fumetto per ragazzini, e non è che il suo autore lo amasse (infatti se ne è sbarazzato aggratis)…pensava non avesse ne mordente nè futuro.
…il personaggio “psicologicamente” è più di Silver che di Bonvi.

d’accordo, quello di bonvi era sempre per ragazzini, però era piu “cattivo”, con silver si è commercializzato, a mio parere gli autori recenti poi usavano una certa comicita di bassa lega riciclando situazioni trite e ritrite. parere personale eh…

si era più cattivo.
Silver ha provato ha “commercializzarlo”…e forse ha imposto lo stampo “Lupo Alberto” pure a Cattivik.
però qualche storia carina c’era.
e ripeto l’ultimo Cattivik è tutta roba di Bonfatti (comprimari compresi: sorci, omini simil Signor Rossi,ecc…)
comunque Cattivik ritornerà…è sempre ritornato :rockon:

Riconosco il tratto bonfattesco,e devo dire che ho letto diverse storie di Cattivik disegnate da lui.Boh,a me piaceva ugualmente;per ragazzini o meno mi faceva ridere.

E’ in arrivo su Italia 1 una nuova serie tv su questo personaggio, con la perfida voce di Giorgio Bracardi.
http://www.tvblog.it/post/5129/cattivik-in-arrivo-per-il-pubblico-di-italia-1

Bonfatti disegnava in maniera fantastica, una spanna sopra tutti gli altri.
Mi faceva impazzire la figura ricorrente del signor Rossi. Bella anche la storia della piccola fiammiferaia che per scaldarsi alla fine aveva dato alle fiamme tutta la città.

Sempre di Bonfatti per un breve periodo non ricordo se sull’albo di Cattivik o Lupo Alberto erano comparse le storie della famiglia di zingari, anche quelle sublimi, col gigante buono e tardo che in una storia scorreggiava musica.
Grasse risate.

Comunque il volume di Cattivik lo facevano le storie di Bonfatti, Carta Sprecata di Disegni e Caviglia e le strisce de L’Omino Bufo di Castelli. Il resto era mondezza.
Il Cattivik di Bonvi non l’ho mai sopportato.

A me invece piaceva molto anche la versione di Bonvi. Va detto, appunto, che lo leggevo da piccino; e dal momento che l’autore l’aveva pensato per i più piccoli avevo l’età giusta.

Compravo sempre Cattivik ma non tanto per le storie quanto per i meravigliosi disegni di Bonfatti che adoro in maniera esagerata ancora oggi.
Il resto come dice bene Basik lo facevano Carta sprecata (che figata lo Scrondo!) e sopratutto L’Omino bufo (imbattibile).
Bonvi invece non mi è mai piaciuto, e non parlo solo di Cattivik.
Idem Silver.

Dalle poche foto che ho visto di puppet dipinti da te, ho sempre pensato che tu avessi una decisa influenza Bonfattiana… a quanto pare non sbagliavo! :wink:

Bonvi invece non mi è mai piaciuto, e non parlo solo di Cattivik.
Idem Silver.

Azzo!!
Posso capire Silver, ma Bonvi… ok che i gusti sono gusti e non si discutono, ma Bonvi era veramente un autore geniale. Al di là di un personaggio come Cattivik che ha gestito per poco, di Nick Carter che era quasi puro entertainment, e senza voler arrivare alle Cronache del Dopobomba, bastano solo le Sturmtruppen per assicurargli un posto nell’olimpo del fumetto mondiale. E non credo assolutamente di esagerare, anzi.

Cattivik the Higlander e’ tornato in edicola.
Questo personaggio e’ editorialmente fantastico.
Sparisce-ritorna-sparisce-ritorna.
Rivista grande formato a Colori, prevalentemente ristampe e dedicata ai bambini.
Staranno cavalcando l’onda del cartone.
Il cartone ha lo stesso stile delle storie cartacee ma l’animazione in Cel Shading che sembra uscita da un gioco brutto per ps2 fa cagare.

Complimenti per l’occhio! :wink: E’ vero, per i puppet mi sono sempre molto ispirato a Bonfatti. Un minimo anche a Edika che leggevo quand’ero regazzino su Totem. Quanto a Bonvi, non volevo essere categorico, era solo un giudizio sbrigativo e generale sul suo lavoro per non andare per forza sullo specifico. Poi ci sono mille altre cose che mi hanno divertito di lui. Un aneddoto da sganasciarsi lo racconta Scozzari sul suo imprescindibile
>Prima pagare poi ricordare<.