Celine - Bagatelles pour un massacre

Beato te che puoi godertelo in francese… beato te… dicono che i suoi libri (così come quelli di Emile Cioran, autore che ti consiglio se non lo conosci) perdano almeno il 30% nella traduzione. E considerando che libri incredibili sono in italiano, non oso pensare a come debbano essere originariamente.

Comunque, se stai iniziando a conoscere Céline, ti sei proprio scelto un libro particolarmente pesante e controverso…

Avevo già letto Voyage Au Bout De La Nuit, prima in italiano e poi in francese.
In francese è un altro libro, davvero (e la traduzione italiana che lessi io, comunque, era di tutto rispetto).
Ho letto anche Mort à Crédit (solo in francese)
Tutti vantano lo stile di autori come Proust, ma ti assicuro che Céline, per come la vedo io, appartiene ad un altro pianeta.
È davvero un’esperienza straordinaria, sia dal punto di vista emozionale che linguistico.
Questo “Bagatelles” è una lettura che sconvolge.

Di Cioran lessi una bellissima racconta di aforismi della quale, però, non ricordo il titolo.

(Tuchulcha, scusa se siamo andati OT, casomai spezza il topic… :oops:)

Anch’io stavo leggendo Bagatelle per un massacro (in italiano), ma l’ho momentaneamente interrotto, non ho scelto un momento propizio per una lettura così impegnativa.
Cmq Céline in lingua originale è tutto un altro pianeta. E’ di certo il più grande scrittore francese di tutti i tempi.

Giorgio, che edizione è la tua? Tempo fa avrei avuto l’occasione di acquistarne una francese molto pregiata, un vero pezzo di antiquariato, ma era decisamente troppo per le mie tasche :frowning:

Un mio amico, paragonando le due versioni, mi ha detto che in italiano è devastante, ma in francese oltre che ad essere devastante è pure pirotecnico. Comunque il “voyage…” resta a mio avviso il suo capolavoro insuperabile, uno dei miei libri preferiti che è stato anche capace, a suo modo, di cambiarmi un po’ la vita.

Tutti vantano lo stile di autori come Proust, ma ti assicuro che Céline, per come la vedo io, appartiene ad un altro pianeta.
È davvero un’esperienza straordinaria, sia dal punto di vista emozionale che linguistico.

Mi trovi completamente d’accordo. Ma lo sanno benissimo tutti… il motivo per cui Céline è misconosciuto ai più non ha niente a che fare con il suo stile, quanto con la sua persona e la sua scomodità. Al di là delle idee, con le quali si può essere d’accordo o meno (e che comunque a mio avviso sono state spesso esagerate, ma questa è un’altra storia), Céline è comunque un autore pericoloso, soprattutto per quelle ideologie che mirano ad una sorta di appiattimento, sia esso pseudo-consensuale che gerarchizzato. Le schegge impazzite, da che mondo è mondo, fanno paura.

Di Cioran lessi una bellissima racconta di aforismi della quale, però, non ricordo il titolo.

Ne ha fatte svariate, non ho letto tutti i suoi libri, ma la maggioranza di quelli che ho io sono scritti così… quello che hai letto tu forse era “sillogismi dell’amarezza”? Per me tra i suoi lavori migliori, insieme a “l’inconveniente di essere nati”.

E come nel caso di Céline, anche con Cioran siamo di fronte ad un autore non molto conosciuto, almeno non quanto meriterebbe, per motivi che poco hanno a che vedere con il suo stile. Diciamo che ha pagato care alcune scelte di gioventù, nonché il suo essere stato, come il buon Louis-Ferdinand, una scheggia impazzita pure lui.

Céline dispose che i suoi pamplet “Bagatelles pour un massacre”, “L’Ecole Des Cadavres” e un altro del quale non ricordo il titolo (poi semmai mi documento) non fossero ristampati dopo la sua morte.
Per leggere “Bagatelles pour un massacre” bisogna quindi trovare una vecchia edizione (che nei mercatini costa sempre tantissimo) oppure, come ho fatto io, prenderne una copia in biblioteca.
La copia che sto leggendo è edita da Dénoël, quarta edizione, 1937.
Una copia, ovviamente, rovinatissima ma comunque leggibile.

Bravissimo, proprio quello!
Edito da Adelphi se non ricordo male.

La copia che avevo trovato io non so che edizione fosse ma costava oltre 100 euro.

Io invece ho questa:

Pensa che circa un anno fa il mio collega ha preso su ebay un’edizione autografata da Céline per 330 euro…

Mi hai preceduto per un istante… stavo appunto per scrivere che anche in Italia è piuttosto difficilotto da reperire, e che l’unica edizione di mia conoscenza è quella della casertana Editrice Aurora, di cui non so assolutamente nulla tranne la palese posizione politica di estrema destra che ben si evince dalla prefazione e dalle due brevi “introduzioni tematiche”. Parrebbe un’edizione molto carbonara, comunque, così ad occhio e croce non saprei dire se effettivamente si tratta di qualcosa di propriamente autorizzato o meno. So che dall’impostazione grafica ha tutta l’aria di essere uscita originariamente parecchi anni fa (almeno una ventina, forse più), anche se la copia che ho io è in condizioni perfette, immacolata.
Comunque sia resta un libro ai limiti del reperibile, di certo girando per le librerie “ordinarie” io non ne ho mai vista una copia.

Puoi dirmi il nome del traduttore?

Non viene citato ma l’introduzione è a cura di Francesco Leonetti. Questa edizione deve essere molto vecchia, tra le cose curiose c’è il nome che diventa italianizzato in Louis Ferdinando Céline.

Lo reputo il mio scrittore preferito. Prima della lettura di “Viaggio al termine della notte” leggevo pochissimo. Forse un libro all’anno. ANche meno. Dopo… sono arrivato a 30 ed oltre all’anno. tutto per colpa sua. Mi ha ucciso.

Slogo, fai il bravo ragasso ed apri un topic su Cioran con relativi consigli librari;)

Argh, peccato…
Non è da escludere che si tratti di un nome noto, magari anche molto noto…

Dalle poche pagine che ho letto la traduzione risulta un po’ datata/antiquata, ma credo anche che sia lo stile adatto per uno scritto di questo genere. Di certo la vena sanguigna e provocatoria di Céline non viene meno.
Mi piacerebbe cmq leggerlo in francese per fare un confronto.

330 euro per una copia autografata da Céline è decisamente un buon prezzo. Ho visto di recente su Ebay una vecchia edizine di Morte a credito che per il momento ha raggiunto 575 euro :rolleyes:

Mort A Crédit vanta una splendida traduzione d’epoca di Giorgio Caproni (anche se mi sembra che non l’abbia tradotto completamente, omettendone alcune parti, per motivi a me sconosciuti).
Voyage, invece, è stato prima tradotto da Alex Alexis e poi, in tempi più recenti, da Ernesto Ferrero.
Io ho letto la vecchia traduzione di Alexis, molto ben fatta, mentre invece non ho sentito pareri esaltanti sulla nuova traduzione…

Infatti sulla carta fece un affarone.
Quando però ha ricevuto il libro ha visto che era in condizioni davvero disastrose, il classico feticcio da custodire gelosamente senza aprirlo mai.

Segnalo che QUI è possibile leggere integralmente Bagatelles Pour Un Massacre ed altri pamphlets di Céline.
In francese, ovviamente.

essendo Céline il mio Autore preferito da sempre, non posso che trovarmi d’accordo con le parole di Brass.
è vero: l’impatto con la sua scrittura e con il suo universo è un’esperienza straordinaria…

segnalo a Brass che di Mort à Crèdit (che è davvero un romanzo devastante) esiste l’ottima e prestigiosa traduzione del Poeta Giorgio Caproni, una traduzione che merita cmq una lettura -poi certamente l’originale resta sempre l’originale. io per poterne godere -ahimè limitatamente- mi son fatto aiutare da un parente abbastanza consapevole della lingua francese.

segnalo anche la Trilogia del Nord. tre romanzi ( DA UN CASTELLO ALL’ALTRO - NORD - RIGODON) abbastanza importanti, credo, per comprendere pienamente lo stile cèliniano.

<<bisogna insudiciare e insudiciarsi>>

Sì, l’avevo citata in questo stesso topic.
Non l’ho mai letta per intero ma tempo fa confrontai diversi passaggi e rimasi davvero colpito dalla qualità della traduzione.
Però ricordo che alcune parti non erano presenti nell’edizione italiana, chissà perché…

ahh pardon! mi ero lasciato prendere dall’entusiasmo per quell’altro post e mi sono accorto dopo della segnalazione.

rispetto a quanto detto adesso: la versione di Caproni uscì monca perché censurata. i passaggi più scabrosi, probabilmente, non vennero nemmeno tradotti.

cmq sia… ormai l’edizione uscita -se ricordo bene- per la serie Elefanti (Garzanti) ripropone il testo nella versione integrale… anche se, mi sembra di ricordare, i passaggi “hot” presentati non sono tradotti da Caproni;)

Quando feci il confronto ricordo che rimasi stupito dal fatto che certi passaggi non tradotti non erano scabrosi, crudi, volgari o comunque scomodi. Non aveva senso non tradurli, è una cosa che non ho mai capito, mi piacerebbe andare fino in fondo.
Comunque l’edizione che utilizzai per il confronto era molto vecchia.

nell’edizione di cui parlo i passaggi omessi sono proposti -per rendersi conto- tra parentesi quadre. ciò che dici è verissimo… molti momenti sono saltati seguendo chissà quali barbare logiche… però ve ne sono anche di piuttosto “estremi”… vedi per esempio l’episodio del piccolo Céline alle prese con certe esperienze sessuali…
ricordo descrizioni decisamente “pesanti” eh eh eh