Che fine ha fatto la FilmAuro?

Ormai De Laurentiis è totalmente assorbito dal Napoli che dopo lo scudetto di quasi due anni fa non mi sembra andare tanto alla grande. L’ultimo vero film prodotto e distribuito è stato SI VIVE UNA VOLTA SOLA di Carlo Verdone. Anzi dopo la fine del cinepanettoni Verdone è stato l’unico a garantire un qualche introito. Per quanto riguarda film distribuiti bisogna addirittura tornare al 2014 col francese TUTTI PAZZI IN CASA MIA di Patrice Leconte. Sti figli o nipoti d’arte mi sembra che non riescano a gestire ciò che è stato lasciato dai genitori o dagli zii o dai nonni nello stesso modo. Pensate che fine hanno fatto la Cineriz o la Cecchi Gori.

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La Filmauro è stata per anni, per me, sinonimo di spazzatura, dati i film prodotti e distribuiti da De Laurentiis. Non mi manca…:-1::face_vomiting:

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Vado a memoria da un articolo letto 2-3 anni fa: nella Filmauro ci sono anche le quote di controllo di Napoli e Bari calcio, e in pratica il 95% del fatturato viene da quelle attività. Il cinema ormai ha un’importanza inferiore al 5%

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Ormai, l’unico De Laurentiis apprezzabile è quello fatto da Max Giusti all’interno del GialappaShow. Comunque meno cafone e grezzo dell’originale…:joy::tongue:

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Pensare che, come Auro Cinematografica, aveva iniziato con tutt’altro tipo di cinema. PAOLO BARCA, IO HO PAURA, UN BORGHESE PICCOLO PICCOLO, LA MAZZETTA. Poi lavorò con Avati, Corsicato, Ciprì e Maresco. Certo, produsse anche film più commerciali anche se i sopracitati furono tutti grandi successi, e in questo non c’è nulla di male. Così come distribuì film molto importanti (LUNA DI FIELE, IL CACCIATORE DI AQUILONI ad esempio). Poi s’è impantanato col calcio…

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Guardando la lista dei film prodotti solo tra 1994 e 2021, ci si rende tranquillamente conto che sono quasi tutti spazzatura. Spazzatura, purtroppo, in vari casi di grande successo commerciale. Ma al tempo stesso si constata che Aurelio De Laurentiis ha contribuito ad “ammazzare” il cinema italiano come pochi suoi connazionali…:skull_and_crossbones::scream::sob:
P.S. Idea per un documentario sulla storia della Filmauro, niente affatto agiografico, e concentrato soprattutto sugli ultimi 30 anni di attività. Titolo? “I peggiori anni della nostra vita (cinefila)”…:grin::smiling_imp:

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Ne avevo già scritto, ma vale la pena ripeterlo. 15 anni fa ero in contatto con un esercente di Cagliari che mi rivelò che un giorno si presentò una coppia di anziani chiedendo biglietti per ‘il Natale di Christian’. Essendo ovvio che De Sica, che con questi film a stringere ci si è rovinato la carriera, avrebbe pure potuto interpretare tutti i ruoli tanto era lui che il pubblico voleva vedere, questo dimostra quale tipo di pubblico aveva ‘sviluppato’ questo genere. Un tipo di pubblico che andava al cinema UNA sola volta l’anno. Che poi non sarebbe stato neanche questo un problema se non fosse che la produzione cinematografica nostrana s’era ridotta quasi a due titoli l’anno. O meglio, il pubblico si concentrava solo su quei due titoli (l’altro, ovviamente, era della Medusa - ora ridimensionata di molto: oggi come oggi anche Zalone avrebbe qualche difficoltà a piazzare un suo film. Gli consiglio di rivolgersi alla Vision) ignorando altre proposte. Senza considerare che praticamente l’intera stagione si giocava su un periodo estremamente limitato. Tutto questo ha portato ad una situazione di stallo che s’è fortunatamente esaurita con il disamoramento del pubblico per quel tipo di cinema. E se i film Medusa potevano uscire in qualsiasi periodo dell’anno, quelli FilmAuro potevano uscire solo in quel periodo senza correre il rischio di sembrare rancidi. Fortunatamente le cose sono cambiate. Magari si incassa meno, ma c’è più scelta. Un tempo film come DIAMANTI lo avrebbero montato in non più di 50 sale durante il periodo natalizio. Ricordiamoci che da noi film come il primo AVATAR e la trilogia del SIGNORE DEGLI ANELLI vennero distribuiti un mese dopo il resto del mondo proprio per fare spazio ai cinepanettoni.

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Bravo Rod. Quoto in pieno. Soprattutto l’ultimo punto che hai citato, va sempre ricordato. Ad eterna vergogna del mercato cinematografico italiano…:no_mouth::neutral_face::skull_and_crossbones:

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Nuovo film :joy::smiley:

Conte che interpretazione :joy::+1:

Ha annunciato un nuovo film di Verdone oltre la serie già girata con la buonanima di Vitali :cry:

Ama puntare sui giovani e sulle novità, l’Aurelio. Magari produrrà anche un nuovo film con Boldi e De Sica…:-1::-1::face_with_crossed_out_eyes::face_vomiting::smiling_face_with_horns:

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Oggi La Repubblica ne parla con toni entusiastici: “Emozioni all’ennesima potenza e - perché no - un pizzico di commozione per chi ha il Napoli nel cuore. AG4IN - uscito ieri in tutta Italia al cinema - è il racconto da vivere tutto d’un fiato della cavalcata azzurra verso il quarto tricolore”. La risposta del pubblico è stata travolgente: Napoli ha dominato al Box Office nella giornata di ieri, con il film che si è piazzato al primo posto in Italia registrando 15.429 presenze e un incasso complessivo di quasi 172mila euro.


Anche il Corriere del Mezzogiorno lo racconta con termini esaltanti: “Un racconto ‘glocal’ che parte dallo spogliatoio con i discorsi motivazionali di Conte, viaggia nelle emozioni di un giovane tifoso, attraversa il legame profondo tra la città e il Napoli con la massima espressione nelle immagini del bus scoperto. Napoli, però, va oltre i confini della città, si perde nella notte del 23 maggio, quando McTominay e Lukaku piegano il Cagliari e anche l’Inter nel confronto a distanza, con le immagini di gioia da Londra, New York e Buenos Aires”.

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Eccellente
Credo proprio che ce lo guarderemo tutti, anche noi non tifosi del Napoli! :star_struck:

Il potentissimo presidente De Laurentiis era un fanatico cultore del cinema della Filmauro. Una volta la settimana obbligava dipendenti e famiglie a terrificanti visioni dei classici della sua compagnia. In vent’anni i calciatori hanno veduto e riveduto: Vacanze di Natale di Carlo Vanzina (sei ore), Anni ‘90 di Oldoini (nove tempi), ma soprattutto il più classico dei classici, il film sullo scudetto (diciotto bobine) di cui il presidente De Laurentiis possedeva una rarissima copia personale.

:joy::joy::joy::joy::joy:

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Questo è il miglior commento sul forum del 2025 a mani basse :joy:
Invece il film sullo scudetto del Napoli non lo guarderei neanche se mi pagassero.

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Nella redazione del corriere del mezzogiorno hanno avvertito proprio il bisogno impellente, una necessità improcrastinabile di utilizzare l’aggettivo “glocal”. Così, senza cognizione di causa, giusto per dimostrare che non sono proprio degli sprovveduti e che un manualetto di geografia o di sociologia se lo son leggiucchiato pure loro, nonostante ora stia ospitando una quantità ragguardevole di polvere da qualche parte.