Ciao Maestro..

Vengo a sapere adesso che la settimana scorsa è morto il Maestro Francesco De Masi, colpito da una malattia fulminante.

L’ho incontrato a marzo, per le interviste apparse sul dvd de Lo Squartatore Di New York ed eravamo diventati amici, siamo sempre rimasti in contatto.

Una gravissima perdita, sia umana che artistica, e lo dico con le lacrime agli occhi.

Mi mancherà tanto…

Federico

L’eterno riposo dona loro Signore e splenda ad essi la Luce perpetua, riposino in pace.
Amen.

r.i.p.

Mi spiace.

08-11-2005 Lutto per la musica e il cinema

Addio a Francesco De Masi

E’ scomparso l’8 novembre il musicista Francesco De Masi. Nato a Roma nel 1930 si era dedicato fin da bambino allo studio della musica. A 19 anni entrò a far parte dell’orchestra Scarlatti di Napoli come suonatore di corno. Intraprese gli studi di composizione al conservatorio di Napoli sotto la guida di Achille Longo e successivamente quelli di direzione d’orchestra con Paul Van Kenpen e Franco Ferrara. Nel 1968 vinse la rassegna di giovani direttori indetta dalla Rai e da allora ha svolto un intensa attività dirigendo concerti ed opere in Italia e all’estero. Dal 1974 è stato titolare della cattedra di esercitazioni orchestrali al Conservatorio di Napoli, dove dal 1983 è stato anche docente di direzione d’orchestra. Dal 1989 ha insegnato al conservatorio Santa Cecilia di Roma. Autore di vari lavori sinfonici e da camera, ha rivolto la sua attenzione al mondo del cinema studiando con Angelo Francesco Lavagnino all’Accademia di Siena musica per film e diventando suo assistente. De Masi ha composto oltre 200 colonne sonore per lungometraggi, cortometraggi, documentari e televisione collaborando con registi come Sergio Citti, Miklos Jancso, Enzo Castellari, Michele Lupo. Era direttore dell’Orchestra “Roma Symphonia”. Francesco De Masi era, inoltre, membro della Commissione tecnica elaborazioni della Sezione Musica. Si era iscritto alla Siae nel 1951.

(dal sito SIAE)

Che la terra ti sia lieve

R.I.P. Maestro :frowning:

Quante bellissime colonne sonore ha fatto…
R.I.P.

Sono dispiaciuto, ma penso che ora starà senza dubbio meglio di tutti noi poveri non viventi, in attesa della chiamata dall’alto.
Riposa in pace.

Cazzo mi sa che vado a buttarmi sotto un treno!

Onore al Maestro De Masi. Un grandissimo.

Mi unisco al cordoglio.

Ho appena rivisto l’intervista che ho registrato assieme a De Masi.
È stato molto doloroso rivederla, ma avevo voglia di sentire ancora la sua voce e di rivivere un po’ quel pomeriggio di marzo passato a casa sua.
Scrivo ancora con gli occhi lucidi perché mi ha fatto male vederlo di nuovo, sentirlo suonare il piano, sentirlo raccontarsi con una sincerità rara.

Vi riporto una cosa che mi raccontò e che mi colpì tantissimo, che poi è anche il momento conclusivo dell’intervista.
Mi raccontò di una lezione che gli diede il suo amatissimo Maestro Franco Ferrara, per il quale ha sempre avuto parole di elogio assoluto.
Una lezione che lui ha continuato a portarsi dentro.
De Masi era ancora giovanissimo e stava suonando nell’orchestra diretta dal Maestro Ferrara quando sbagliò una nota e si fermò subito chiedendo scusa al Maestro.
“Maestro, mi perdoni… - disse De Masi - Ero distratto.”
E Ferrara gli rispose:
“Eh no, caro mio… Come fai a mettere un si naturale in un accordo di do maggiore? Come puoi percepire una cosa simile?
No caro… Non è questione nè di distrazione, nè di intelligenza nè di volontà.
È questione di sensibilità.
Tutta la vita umana è soltanto questione di sensibilità.”
E allora De Masi, dopo avermi raccontato questo, aggiunse:
“E aveva ragione…
Non ho mai dimenticato le sue parole… Per me è stata una lezione che si riflette in tutta la vita, artistica, musicale ma anche nella vita normale.
Se tu fai male ad una persona non lo fai per cattiveria o per malvagità… Lo fai per mancanza di sensibilità…
La vita è solo questione di sensibilità”

Da allora ho fatto mia questa lezione che lui mi ha tramandato e cerco di ricordarmela sempre.
Mi reputo fortunato perché, al di là di tutta la musica straordinaria che ci ha lasciato, al di là dell’onore che mi ha fatto regalandomi la sua amicizia in questi ultimi 6 mesi, mi ha dato una grande lezione di vita che neanch’io dimenticherò mai.

Uno splendido musicista e uno splendido uomo.

Ciao Maestro, e grazie di tutto.

Federico

Segnalo a tutti che sull’ultimo numero di Video Watchdog (il 126) c’è un bell’articolo/tributo all’indimenticato Maestro.

Video Watchdog? Ma è o no una rivista cult?

Filippo de Masi, figlio del Maestro, mi segnala che a Roma, questo novembre alla SIAE, verrà assegnato il premio “Francesco de Masi” per giovani compositori.
In quest’occasione verrà presentata anche la biografia del Maestro, scritta dal figlio, che sarà accompagnata da 2 splendidi CD audio (che ho già avuto modo di ascoltare con grande emozione).

Sarà una grande occasione per ricordarlo e, perché no?, per incontrarci.
Io farò di tutto per non mancare.

Un grande!

Aggiorno gli interessati.

La serata dedicata al Maestro si terrà a Roma il 5 Dicembre presso la sala della biblioteca del Burcardo.
Saranno presenti il direttore della SIAE, quelli della SIAE francese e spagnola, l’ambasciatore francese, il maestro Ennio Morricone e, probabilmente, anche il sindaco Walter Veltroni.

La serata è a inviti, ma in ogni caso, se a qualcuno interessa, posso informarmi meglio.

Io comunque ci sarò, se qualcun altro vorrebbe venire me lo faccia sapere in privato e vediamo cosa si riesce a fare.

Ecco la copertina del libro e il retro.

Il libro (di 268 pagine) avrà in allegato un cd.

Confermo la mia presenza per la serata del 5 dicembre a Roma.

Ah…? Eri tu? (I miei complimenti per il lavoro svolto allora!)

Ho visto quegli extra proprio non molto tempo fa.
E pure io rimasi colpito da quel passaggio lì sopra…

Il Maestro racconta molto della sua vita ed è di notevole interessante ascoltare una grande esperienza che si racconta.

Una figura di un recente passato che sottolinea pure quali differenze ci siano fra il suo approccio al commento musicale e certi altri lavori che si sono sentiti dopo.
Figli evidentemente di un “metodo” non condiviso dal nostro.

Un faccione scolpito in un blocco con quegli occhi bagnati da mastino.
Me lo ricordo bene quel volto…

E lo saluto!

L’appuntamento è per martedì 5 dicembre alle ore 17 per la presentazione di questo libro alla Biblioteca del Burcardo.
Parto domani sera per Roma.

Se ci fosse qualcuno interessato mi mandi un mp entro domani mattina.