Cicciolina amore mio (Amasi Damiani e Bruno Mattei, 1979)

mi lascia un po’ interdetto che non ci sia ancora un topic per questo megascult che fa impazzire il weirdometro, di una allucinata bruttezza fotonica da crisi mistica, quelle sostanze stupefacenti filmiche che mettono ogni abc del cinema talmente a soqquadro che si rischia di farneticarci culturalmente sopra. forse il rogo di cui si parla l’ha rischiato per questi motivi.
a ogni buon conto, sono imperdibili gavettoni di acquavite, cioè goduria oltrestellare per gli amanti del so bad its so wonderful

davvero al di là della logica 4 mesi di reclusione e la disposizione della distruzione delle copie per un film che non presentava una scena hard che fosse una.

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In effetti, in alcune località il film circuì in sconosciute vesti hardcore. Che mi risulti però, del film non esiste corredo di quel tipo. Saranno stati inserti adoperati dagli indipendenti regionali o dalla distribuzione dei Pomilia?

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Mi ricordo che lo vidi all’Embassy, il cinema milanese dove è nato l’hardcore, e che in quel periodo si avvaleva della “gestione mascherata” di Domenico Laminafra, il primo - appunto - a proiettare l’hardcore in sala in Italia già nel 1978 (tranne occasionali eccezioni precedenti e clandestine). Nonostante ciò, quando lo vidi io era totalmente soft, e lo trovai anche di una noia insopportabile.

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un inciso interessante che meriterebbe approfondimenti

beh sì, posso capire che andare a vederlo aspettandosi un hard possa farle girare forte e far crescere 12 cm di barba, però rivisto a posteriori con tutt’altro approccio sembra di aver fatto i suffumigi con mezz’etto d’hashish. a parte ciò mi domando se se ne sia mai avvistata una copia hard.

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Rivoltante quando afferma che se gli uomini sono propensi allo stupro, la colpa è delle donne. E meno male che si parlava di rivoluzione sessuale.

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Sì, 20 milioni di ca**i…:grin::grin::grin::lips::tongue:

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Chi mi taccia per un’attrice che fa pornografia sbaglia…
Vabbè! :roll_eyes:

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Come se un Papa dicesse “non prego mai”…:grin::black_heart::tongue:

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però però… se non vado errato per allora la staller non aveva ancora iniziato a darci dentro con l’hard. se non ricordo sghembo il suo primo porno vero e proprio dovrebbe essere di un bel pezzetto posteriore a quest’intervista e risalire ai primi 80.

Sì, ok. Il discorso, è che lei si atteggiava in un certo modo. Come se schifasse a priori la pornografia. Invece il destino, anzi lei stessa, ha preso poi ben altra direzione. La verginella…:nerd_face::broken_heart::wink:

Nella primavera del 1982 uscirono per Le ore una serie di dieci servizi fotografici diretti, così c’è scritto, da Gabriel Pontello realizzati a Parigi in cui lei come Patty Pravo, Minnie Minoprio e Marisa Mell non interveniva direttamente nell’azione. Un anno dopo saltò il fosso.

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ecco volevo ben dire. quell’affermazione è del 79…

Intendevo col senno di poi, dai. Probabilmente arrivata al 1982 aveva capito che non le rimaneva altro da fare.

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Giusto. Una donna pragmatica. Che voleva certezze, nella vita. Cose concrete, solide. Molto concrete e molto solide…:tongue::pig::cocktail:

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Il primo film hard di Ilona è Orgia nucleare, girato (ma in video, primo lungometraggio porno professionale italiano girato in video) da Riccardo Schicchi nel 1984.

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Mi permetto. “Orgia atomica”…:smirk:

No, no. Ha ragione Andrea: si tratta di un dittico. Cicciolina, il giorno dopo - Orgia nucleare e Orgia atomica. Tutti e due del 1984. Due film erotici come una sassata sulle palle. Il secondo è più noto perché ci sono anche Pontello e Clark (che parlano in italiano!).

E io correggo tutti e due :grin: :grin: :wink:
Si tratta di un unico film, intitolato Orgia atomica aka Cicciolina il giorno dopo - Orgia nucleare. Però in sala (in videoproiezione) è uscito come Cicciolina (The day after) - Orgia nucleare.

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