Tutta on line l’esposizione in occasione dei cento anni del regolamento attuativo della revisione cinematografica in Italia: manifesti, tagli e spot da rivedere tra ironia e curiosità. Ecco una selzione delle sequenze bocciate nei servizi
300 lungometraggi e 80 cinegiornali, 100 pubblicità e cortometraggi, 28 manifesti censurati, filmati di tagli di 74 film oltre a quelli di 15 cinegiornali e cortometraggi, con videointerviste a testimoni e studiosi. E’ on line oggi “Cinecensura, cento anni di revisione cinematografica in Italia” la mostra virtuale promossa da Direzione Generale per il Cinema del MiBACT in collaborazione con CSC- Cineteca Nazionale, un viaggio attraverso un secolo di sequestri, tagli, divieti.
“Invece di esprimere la volontà di guardare avanti cancellando il ricordo delle limitazioni dell’espressione artistica avvenute nel passato, con Cinecensura ci si propone di accendere i riflettori proprio su quei fotogrammi, quelle battute, quelle scene che non hanno potuto vivere finora sullo schermo per ridisegnare quella Italia che poteva essere e non è stata - ha detto lo sceneggiatore Stefano Rulli, Presidente della Cineteca nazionale - Attraverso i brani dei film tagliati, i documenti della censura preventiva, i bozzetti dei manifesti censurati, le sentenze e gli atti parlamentari, si può infatti ricostruire non soltanto un’inedita storia del cinema ma anche, riprendendo la felice definizione di Guido Crainz, quel “paese mancato” chiamato Italia”.