Uscito questo mese “Cinema Calibro 9: Guida al poliziottesco” di Fabrizio Luperto, Manni, 120 pp, 12 euro
La prima guida al poliziesco italiano anni Settanta con schede, locandine, recensioni e molte curiosità. Questo libro è la prima pubblicazione sul poliziesco all’italiana (o poliziottesco), genere cinematografico che ebbe un incredibile successo negli anni '70. Denigrato dalla critica dell’epoca, il poliziottesco vive da qualche anno un grande revival, grazie sopratutto ai film di Quentin Tarantino ispirati a questo genere (nell’autunno del 2009 è nelle sale il suo “Bastardi senza gloria”, remake di “Quel Maledetto Treno Blindato” di Enzo Castellari). Il cinema calibro 9, lontano dall’essere un classico saggio, è una guida dettagliata con schede dei film, recensioni dell’epoca, locandine, filmografie complete di registi, attori e autori delle colonne sonore. È una sorta di dizionario per appassionati e curiosi che vogliono scoprire (o riscoprire) uno dei filoni più interessanti del cinema italiano.
Ne discutevo un paio di settimane fa con Scerba… la quarta di copertina è senza vergogna! Peraltro io l’ho sfogliato… nulla di nuovo sotto il sole… notizie stile wikipedia, tot locandine scaricate dal web… (a proposito… Pollanet hai controllato? :D), suddivisione anche per attori/attrici… e fra le ‘regine’ del genere è indicata Lilli Carati che se non erro ha fatto non più di 3 film riconducibili al poliziesco, per di più in senso molto lato…
P.S. Ma poi mi spiegate cosa c’entra “Bastardi senza gloria” col poliziesco???
L’ho avuto per le mani oggi. Ovviamente non l’ho letto, ma la pretesa di avere un argomento come il poliziesco all’italiana sviscerato in 120 pagine mi fa un po’ sorridere. Sul comparto grafico è meglio sorvolare, è scandaloso che nel 2010 si pubblichino ancora libri realizzati in questa maniera.
La prima guida al poliziesco italiano anni Settanta […] Questo libro è la prima pubblicazione sul poliziesco all’italiana (o poliziottesco) […] il poliziottesco vive da qualche anno un grande revival…
Oops, devo essermi perso qualcosa in tutti questi anni!
Tra l’altro, questo nuovo volume dal titolo non certo originale, mi pare utilizzi la formula tipica dei libri del duo Tentori/Bruschini usciti alcuni anni fa.
anche io ho sfogliato quel libro…è ignobile, sembra poco più di una tesina delle scuole superiori…
a parte che è confuso da morire,ma poi…mette l’indice dei film polizieschi, ma poi della maggior parte di quei film nel libro non parla…non è come il Curti, che i film li mette in indice e ne parla pure…si vergognassero…
c’è poco da fare, quando le novità sono poche o inesistenti si punta al passato - ad esempio, non ho mai visto tanti libri in ambito musicale come negli ultimi mesi.
a livello di ‘roba’ di culto, purtroppo, il materiale visivo è poco o quasi inesistente.
e quando c’è è inutilizzabile…
quando i contenuti ci sono, siccome non si tratta di volumi della Taschen ma di materiale al limite dell’autoproduzione, manca l’aspetto grafico.
ho letto un libro di 250, forse 300 pagine su profondo rosso, pieno di informazioni, ma graficamente orribile.
questo libro sul poliziottesco l’ho sfogliato e concordo sul fatto che sia povero sia nei contenuti che nella visuale.
giusto per citare i dream theater, la somma delle componenti images & words è ampiamente insufficiente.
il poliziottesco vero non tornerà più, quindi a mio parere è possibile scrivere il libro definitivo.
ma di questo passo non si va lontano…
vantarsi con un libro - insomma, chiamiamolo così… - del genere di essere la prima guida al poliziottesco è veramente da facce di bronzo, per non dire altro.