Cinema italiano e malavita organizzata

Cari locupletati forumisti,
mi hanno recentemente proposto di organizzare una rassegna per le scuole superiori riguardo il cinema italiano del dopoguerra, ma anzichè puntare sul neorealismo avrei deciso proprio di utilizzare il percorso “cinema e malavita organizzata (mafia, camorra, corruzione, etc.)”, ovviemante escludendo i polizieschi. Oltre ai 2 filmoni tratti da Sciascia (Il Giorno della Civetta e A ciascuno il suo), Il Caso mattei , Le mani sulla città, Indagine su un cittadino, cosa altro vi viene in mente? (non vorrei includere più di un regista x film, ad eccezione di Petri, altrimenti con Damiano Damiani sarei andato a nozze…).
Attendo piccolo aiuto. Mi servirebbero almeno 10-15 titoli per un “percorso” filmico da presentare.

Il Boss di Fernando Di Leo imprescindibile secondo me

Il sasso in Bocca di Ferrara
Io ho paura di Damiani
Confessione di un commissario di polizia al procuratore della repubblica di Damiani
Gente di Rispetto di Zampa
La mala ordina di Di Leo
Tony Arzenta di Tessari
Da Corleone a Brooklyn di Lenzi
Il Consigliori di De Martino

Se il percorso arriva ai giorni nostri direi “I Cento Passi”

Magari potessi proiettare questi film!!!
invece quello che mi hanno chiesto sono film d’autore o quanto meno non violenti o di genere, per questo avevo pensato al trittico Damiani-Rosi-Petri, otlre che a Ferrara (Il sasso in bocca potrebbe essere un’idea, ma vedrai che preferiranno Il Caso Moro), Loy etc. Escludendo i Di Leo e Tessari (troppo violenti), di questi che mi hai proposto forse opterei per Gente di Rispetto, che, oltre ad essere il meno violento, presenta anche una professoressa come protagonista;). Cmq mi riferivo anche a film tratti da opere letterarie italiane (oltre a Sciascia chi vi viene in mente?)

Insieme a “Placido Rizzotto”, di Pasquale Scimeca.

La mazzetta di Corbucci tratto da Veraldi
Lo Sgarro di Silvio Siano
Segreto di Stato di Ferrara
e di sguincio anche La polizai Ringrazia di Steno

Tra i più recenti “I cento passi” o “Placido Rizzotto” di Pasquale Scimeca, “La scorta”, “Il giudice ragazzino”.
Di Squitieri l’ottimo “Il prefetto di ferro”; ma anche “Corleone”, “Il pentito”, “Camorra”.
“Salvatore Giuliano” e “Dimenticare Palermo” di Rosi.
“Un eroe borghese” di Placido e “I banchieri di Dio - Il caso Calvi” di Ferrara.
Ancora di Giuseppe Ferrarra: “Cento giorni a Palermo” e “Giovanni Falcone”.

Bel film anche “Mafioso” di Lattuada.

Io inserirei anche Il Camorrista di Tornatore, ma è bello efferato e mi hai detto che non vogliono roba violenta… però mi sembra una cazzata, visto che parlando di malavita non si può pretendere che non ci sia crudeltà e oltretutto il film in questione è di un realismo davvero esemplare nel rappresentare la vita di Cutolo. Poi cercherei I Guappi, bello spaccato sulla camorra ottocentesca; e anche se non l’ho visto immagino vada bene Romanzo criminale, dato che è ispirato alla banda della Magliana (piccolo OT: De Cataldo ha scritto un seguito, che uscirà in libreria a Novembre). Interessante pure il nuovo Soavi, Arrivederci amore ciao; si parla dei legami fra ex terroristi latitanti e malavita organizzata, direi che ci può stare.

Aggiungo Vite strozzate, di Ricky Tognazzi; uno dei migliori film italiani sul tema dell’usura, secondo me.

e se non vanno bene nanche questi prova a proiettare Bianca Neva e i sette nani e digli che Brontolo era un mafioso.:smiley:

Questi due dovresti proiettarli.
Ci sarebbe pure “Baciamo le mani” di Vittorio Schiraldi.

Suggerirei comunque di proseguire il discorso in altra sede, visto che nell’elenco abbiamo inserito pure titoli recenti e che comunque non si tratta di polizieschi in senso stretto. Che ne dite?

io sono d’accordo con te

Se si resta sui “mafia movie” anni 70 (e credo che siano quelli ad interessare Ivan) va bene qui (e tutto il resto è un gran bel O.T. :D). Se il discorso è più ampio, si può spostare tutto nella stanza principale.
Fatemi sapere.

Io limiterei il discorso ai mafia movie, dato che il topic sul cinema italiano politico o “di impegno civile” già esiste.

Ho considerato tutti e tre i titoli da te consigliati, ci avevo già pensato cmq, così come per I Guappi, di cui possiedo un’ottima copia.
Hai perfettamente ragione caro etrusco sulla violenza. Ma il problema è che vogliono evitare di far vedere scene di violenza “gratuita”, che a noi piace tanto, e che verso dei ragazzini di 16/18 anni potrebbe sortire effetti emulativi. Stiamo parlando sempre di scuole italiane: vecchi metodi, vecchi pilastri di pensiero duri a morire…

Le solite sciocchezze. Come se sul televisore di casa quei ragazzi non vedano di peggio.
Il problema non è dei ragazzi, ma degli insegnanti, che non sanno come “giustificare”, come spiegare loro quelle scene di “violenza grauita”, per cui si rifugiano dietro al fatto che potrebbero portare ad atti di emulazione.

PS = ad ogni modo, IL PREFETTO DI FERRO potresti passarlo, così come I GUAPPI, che non hanno queste scene “gravose”.

Nell’ambito di un’iniziativa similare, ricordo che il preside censurò “Il prefetto di ferro”, bollato come reazionario.
Vennero scelti “Salvatore Giuliano”, “Il giorno della civetta” e “Mani sulla città”.

Cinema a parte, potrebbero essere utili allo scopo “La mattanza” di Lucarelli e “La mafia è bianca”.

Ecco i titoli scelti, tra cui il primo già proiettato di fronte a 100 studenti, con mia grande soddisfazione:
Lista dei titoli con regia, anno ed interpreti:

Proiezione di LUNEDI 30 OTTOBRE:

  • SALVATORE GIULIANO di Francesco Rosi (1961) con: Salvo Randone, Frank Wolff

Proiezioni successive:

  • LE MANI SULLA CITTA’ di Francesco Rosi, (1963) con: Rod Steiger, Salvo Randone, Guido Alberti

  • A CIASCUNO IL SUO di Elio Petri (1967) con: Gian Maria Volontè, Irene Papas, Gabriele Ferzetti, Salvo Randone, Luigi Pistilli

  • IL GIORNO DELLA CIVETTA di Damiano Damiani (1968) con: Franco Nero, Claudia Cardinale, Serge Reggiani, lee J. Cobb, Tano Cimarosa

  • INDAGINE SU UN CITTADINO AL DI SOPRA DI OGNI SOSPETTO di Elio Petri (1969) con: Gian Maria Volontè, Florinda Bolkan, Orazio Orlando

  • IL CASO MATTEI di Francesco Rosi (1972) con: Gian Maria Volontè

  • LA POLIZIA RINGRAZIA di Steno (1972) con: Enrico Maria Salerno, Mariangela Melato, Mario Adorf, Franco Fabrizi

  • IL CASO MORO di Giuseppe Ferrara (1986) con Gian Maria Volontè, Sergio Rubini

  • I CENTO PASSI di Marco Tullio Giordana (2001) con: Luigi Lo Cascio, Luigi Maria Burruano, Toni Sperandeo

  • ROMANZO CRIMINALE di Michele Placido (2005) con: Kim Rossi-Stuart, Claudio Santamaria, Stefano Accorsi, Jasmine Trinca, Pierfrancesco Favino

  • ARRIVEDERCI, AMORE, CIAO di Michele Soavi (2006) con: Alessio Boni, Michele Placido, Isabella Ferrari, Carlo Cecchi.

Sono riuscito almeno a far accettare alla commisione didattica LA POLIZIA RINGRAZIA!!! Unico poliziesco tout court della rassegna.

Reazioni alla prima?

Vado con ordine:
Inizio del film con soli 40 studenti silenziosi. Prima della proiezione salgo sul palco e con microfono faccio un breve discorso introduttivo anticipando agli studenti che una delle particolarità del film è quello di essere anti-biografico, nel senso che Giuliano non si vede quasi mai, ed è inquadrato quasi solo di spalle, a voler simboleggiare il fatto che il banditismo meridionale e il separatismo non sono stati un’esperienza attiva, ma un fenomeno strumentale e strumentalizzato. Aggiungo che Rosi inoltre non difende nè accusa Giuliano, distruggendo la sua leggenda, demitizzandolo e definendolo una vittima del potere. Infine ho evidenziato che grazie a questo immenso film è stata costiuita la prima Commissione parlamentare di inchiesta antimafia (1962).
Inizio proiezione: dopo 30 minuti entrano una 50ina di studenti, provenienti da altre classi, in ritardo. Si siedono ma cominciano a parlare, allorchè prefossoresse impazzite e imprecanti il silenzio (con minacce varie nota, interrogazione, la prossima volta rimani da solo in classe, etc.). Alla scena del funerale di Giuliano (con la madre che bacia il corpo del figlio morto emettendo suoni striduli) risate generali in platea, c’è qualcuno che dice che pure Aldo, Giovanni e Giacomo hanno rifatto quella scena. Poi pian piano l’interesse aumenta con il proseguire del film. La parte processuale, quella che credevo potesse essere più “pesante” per gli studenti, è invece seguita con attenzione, fino alla liberazione finale (erano le 14:15 e molti studenti morivano dalla fame) dell’avvelenamento di Frank Wolff e conseguente omicidio del mafioso 10 anni dopo. Tutto sommato un’ottima visione, era un auditorium con più di 300 posti a sedere e con uno schermo degno delle migliori sale d’essai. Il dvd si vedeva molto bene, essendo in B/n e possedendo la scuola un ottimo proiettore. Titoli di coda: qualche applauso, ma molta fretta di uscire dall’Auditorium.
Prossima proiezione: Le mani sulla città a fine novembre, se riuscirò ad acuistare il locupleatato dvd Criterion…