Sicuramente le sue vicissitudini sono qui note a tutti, ma mi piace ricordare la parabola drammatica del fratello di Gian Maria.
C’è un simpatico aneddoto su di lui, raccontato nell’extra del bluray Arrow di Reazione a catena dall’operatore di scena:
Bava gli chiese di morsicare il polpo sulla barca, ma lui non voleva. Alla fine, girò la scena, ma se la si rivede, si nota che Camaso impreca contro il regista.
Da Wikipedia http://it.wikipedia.org/wiki/Claudio_Volonté
Legato sentimentalmente con l’attrice Dominique Boschero, morirà suicida in carcere poco tempo dopo aver causato accidentalmente la morte di un suo amico, intervenuto per sedare una lite sorta tra lui e la sua compagna. L’amico accoltellato era Vincenzo Mazza, ventisettenne di professione elettricista, conosciuto per essere diventato uno dei protagonisti del film Anna di Alberto Grifi e Massimo Sarchielli.[1]
^ da “Lotta continua” del 29 luglio 1977: “Vincenzo Mazza era uno dei tanti testimoni di una violenta lite tra un uomo e una donna, martedì sera a Campo Dè Fiori. Gli altri sono rimasti a guardare, lui invece è intervenuto ed è finito ricoverato in ospedale con il torace spaccato da una coltellata. Oggi sappiamo che Vincenzo è morto e che il suo assassino è Claudio Volontè, attore, fratello del più noto Gianmaria, e con questo il nome di Vincenzo Mazza, 27 anni, elettricista, è stato sepolto da quello di chi lo ha ucciso. I giornali fanno ampi servizi sul curriculum cinematografico dell’assassino, e del morto non se ne parla più”.