Close Encounters of the Third Kind - Incontri ravvicinati... (Spielberg, 1977)

Con Richard Dreyfuss, François Truffaut, Melinda Dillon, Teri Garr, Cary Guffey

Celeberrimo film di fantascienza che mai avevo visto fino a ieri.

Non mi ero perso poi molto, la storia è noiosa e solo la prima mezz’oretta ha una buona resa anche senza che succeda granché. Ottimi effetti speciali, questo sì, ma arrivare a 130 minuti non è una passeggiata… la sequenza della comunicazione tra gli umani e l’astronave a colpi di note musicali poi è davvero trash.
Tronfia colonna sonora di John Williams. Mah.

Però alla fine non ci hai detto quale delle tre versioni del film hai visto :smiley:

Se l’indicazione dei 130 minuti è corretta vuol dire che ha visto la versione originale (che peraltro se non erro è stata oggetto di ridoppiaggio per l’home video in tempi recenti).

Comunque anche a me questo film non è che dica poi tanto. Un po’ noioso, affascinante solo a tratti… Non mi faceva impazzire da ragazzino e anche adesso, che ragazzino non sono più, rivederlo mi provoca le stesse sensazioni.
Per me è un po’ sopravvalutato.

Sì avete ragione, ho omesso di specificare che ho visto la versione da 131’ con ridoppiaggio… del resto, non avendolo mai visto prima, per me è come se fosse quello originale.
So che esiste una versione più lunga ma mi guarderò bene dal recuperarla.

Aggiungo che il buon Truffaut come attore era mediocre, ahilui

Clamoroso per me questo tuo parere così negativo, ma davvero non riesco minimamente a immaginare che impressione dia questo film visto oggi per la prima volta.
Per dire, quando rividi in televisione E.T., che al cinema mi era piaciuto alla follia, lo trovai smielato e deludente. Questo no però, per me Incontri Ravvicinati era e rimane il “2001” di Mr. Spielberg.
Io lo vidi da ragazzino, in sala, poco dopo Guerre Stellari, ed entrambi i film mi cambiarono per sempre, finendo di plasmare il mio senso del meraviglioso (Ray Harryhausen ci aveva già messo del suo). All’epoca non c’era nulla che si avvicinasse a uno spettacolo simile e io ero arrivato in sala senza aver visto neanche un fotogramma, quindi lo shock fu totale.

La due trame parallele con Dreyfuss da una parte e i ricercatori (più i primi Men in Black) dall’altra, la figura di Truffaut, le visioni indotte dagli alieni, le cinque note, il linguaggio gestuale di Zoltan Kodaly, trovo ancora tutto bellissimo. C’è un’atmosfera mistico/messianica che atraversa tutto il film che mi pare unica.
Certo il ritmo è blandino visto oggi, questo lo riconosco, e non aiutano i pastrocchi combinati in sala montaggio da Spielberg durante gli anni, prima con l’Edizione Speciale e la scena (bruttissima) all’interno dell’astronave madre, le parti soppresse e poi reintegrate, quelle aggiunte e poi cancellate. Nell’attuale versione ufficiale ci sono un paio di scene in più - la doccia notturna di Dreyfuss e il ritrovamento del Cotopaxi nel deserto di Gobi, comunque molto suggestivo - che allungano inutilmente il brodo.
Comunque lo Spielberg del periodo sapeva pure essere cattivo, vedi il rapimento di Barry (spaventoso ai tempi) e il fatto che nel finale Dreyfuss se ne va via con gli alieni senza indugi, e si fottano quei rompicoglioni di moglie e figli
Per quanto riguarda John Williams, il suo stile è sempre stato tonitruante ma in quegli anni era veramente al massimo dela forma. Allora lle sue capacità tematiche e d’orchestrazione avevano del soprannaturale e non credo che qualcuno in ambito colonne sonore raggiungerà mai più quei livelli. Magari esagera quando alla fine del film infila When Yo Wish Upon A Star a suon di tinnellate di violini, però per me questa rimane una delle colonne sonore più memorabili di sempre.

E poi ci sono gli effetti ottici di Douglas Trumbull, meravigliosi e innovativi nel mostrare per la prima volta quel look survoltato che poi Trumbull utilizzerà ancora in Blade Runner.
Se Guerre Stellari era stato il primo film nella storia del cinema a introdurre il motion control nelle riprese di modellini, Incontri Ravvicinati è invece il primo in cui la stessa tecnologia è impegata anche nelle scene con attori. Il finale ne è pieno, per esempio l’inquadratura in cui Truffaut si allontana dalla console/tastiera e la camera panoramica per seguirlo fino a rivelare i tre ufo sospesi sulla pista d’atterraggio.

Divertente l’aneddoto che Spielberg racconta in uno dei tanti speciali, con Truffaut che si aggira un po’ smarrito per i giganteschi set del film, così lontani dal suo modo di fare cinema, finché capita sul minuscolo set della stanzetta trasandata da motel in cui Jillian sta sostando durante il viaggio per Devil’s Tower. E’ allora che Truffaut si rianima “QUESTO sì che è un grande set!”.

Beh immaginavo che qualcuno avrebbe prese le difese della pellicola, com’è giusto che sia :slight_smile:

In effetti il finale mi ha fatto pensare proprio a quello che hai scritto tu, e cioé al fatto che Dreyfuss abbandonasse moglie e bambini senza troppi problemi.

Probabilmente questo genere non fa proprio per me… anche Guerre stellari l’ho mollato a metà, se ben ricordo.

Su quel finale Spielberg, sempre in uno degli speciali, afferma che oggi mai e poi mai rifarebbe una cosa simile, orrore, ma che siamo matti?! Vabbe’ è lo stesso che poi in E.T. ha fatto cancellare le pistole dalle mani degli agenti, così adesso prendono la mira coi walkie talkie.

Nell’ultima edizione bd di E.T. dovrebbe aver “riparato” quello scempio se non erro…

Tornado a “incontri ravvicinati…” non lo vedo da secoli e non ricordo moltissimo quindi urge una revisione. Tempo fa presi l’edizione completa in dvd (contenuta in una scatola fuori formato che non si sa dove riporre :mad:) ma poi uscì il bd che le contiene tutte e tre e occupa un quarto dello spazio: pensavo di fare un cambio ma alla fine mi sa che mi terrò i dvd, soprattutto se nel bd non hanno recuperato il doppiaggio originale come successo per il bd di “Jaws”

A quanto si legge in giro sul BD c’è solo l’orrido ridoppaiggio con la solita voce checcheggiante di Roberto Chevalier al posto di Pino Colizzi.
Io ho il dvd Collector’s Edition che contiene solo la terza versione del film, ridoppiata - immagino sia quella visionata da Renato - più lunga di qualche minuto rispetto alla versione originale, come dicevo più su.

Ah tra l’altro nel ridoppiaggio, oltre all’odioso Chevalier (voce che non sopporto, ma sarà una cosa mia) ci sono tutti i doppiatori di Friends… quella che doppiava Phoebe qui si sente in almeno 4 se non 5 personaggi femminili minori.

Ah ecco: quindi mi confermate l’assenza del doppiaggio originario… allora per me il bd sta bene dove sta e mi tengo la collector’s edition in 3 dvd, che peraltro, a differenza del bd, dovrebbe contenere un sacco di extra oltre alle tre versioni

però il cofano BD con le varie versioni del film, gli extra e la pianta con tutte le differenze fra le varie versioni con una qualità audio video buonissima si può certamente comprare ed ascoltare in V.o.

Non so se conoscete questo pazzo scatenato che si chiama Herve Attia, ricercatore di location a livelli superiori.
Il lavoro che fa è pazzesco ma su Close Encounters è particolarmente impressionante perché buona parte delle location sono rimaste quasi identiche. L’abitazione dei Neary, interno ed esterno, casa e vicinato, è rimasta quella, mattone per mattone. Negli esterni in Wyoming a volte riconoscono gli stessi alberi, una cosa che lascia sbigottiti.
Questo in particolare ha ricevuto i complimenti di Joe Alves, production designer del film, oltre che di Jaws, Escape Form New York e molti altri.

Parte I

//youtu.be/YiJKVBol5V4

Parte II

//youtu.be/TFQPLUhbuSc

Questo film è uno di quelli che non m’è piaciuto ma neanche dispiaciuto… premetto che l’ho visto solo due volte e lo ricordo benissimo, la prima alla tv e la seconda quando acquistai il cofanetto a doppia vhs… che altro dire, la storia è bella, però come detto… non lo rivedrei un’altra volta, pur essendo un ottimo film!!! :confused:

//youtu.be/iHN1RIK8Tkg

Non è un capolavoro, nemmeno un film perfetto ( la tensione spesso latita ), ma un film che è entrato così prepotentemente nell’immaginario collettivo, restandoci saldamente a quasi quarant’anni dalla sua uscita, non è liquidabile facilmente.

Gli aspetti che più mi colpiscono sono il respiro del racconto, con tutta la prima parte costruita su grandi sequenze, e il ritratto umano che, alla fine, surclassa quello fantascientifico.

Da una parte abbiamo l’avanzamento della scienza umana, e dall’altra la regressione dell’essere umano. Roy è l’adulto che ritorna bambino e decide volontariamente di inseguire le avventure nello spazio, come quelle sognate da ogni bambino. Abbandona senza tentennamenti moglie e figli, trasforma la casa in un’area giochi con terra e piante, fa costruzioni con purè e fango. Il figlio di Jillian, l’infante Barry, dopo pochi giorni nell’astronave decide di tornare a casa, mostrandosi più maturo di Barry, forse perché non conosce ancora le brutture dell’età adulta. Roy invece fugge, scappa, sogna gli Alieni come liberatori dalle oppressioni quotidiane.

Questo film, seppur con ritmi effettivamente non eccelsi, riesce ogni volta a coinvolgermi e lo riguardo sempre molto volentieri.
C’è una sorta di atmosfera onirica che attraversa tutto il film che rimane sospeso fra la suspance prodotta dalla presenza dei Dischi Volanti che hanno sconvolto sia le comunità locali dell’Indiana sia le altre parti del mondo, e l’attesa del loro arrivo, che cresce ancora di più dopo le apparizioni nella mente dei protagonisti dell’Incontro ravvicinato, del monte, che in un secondo momento si scoprirà essere la Torre del Diavolo nel Wyoming, dove poi l’incontro effettivamente avverrà. In particolare queste visioni si trasformano ben presto in ossessioni per sfociare quasi a confini della follia vedasi il monte costruito con le piante e l’immondizia da Dreyfuss all’interno di una stanza della sua casa, costringendo moglie e figli ad andare via, o i disegni quasi compulsivi di Melinda Dillon che rende il complesso del film ancora più intrigante ed affascinante.
A ciò si agguinge il fatto che, secondo me, non si è sicuri che questi alieni siano effettivamente “buoni”, perchè sì è vero che sono atterrati in maniera pacifica cercando un conttato con la civiltà umana ma, di contro, hanno anche fatto diverse “abduction” in tutto il mondo e nel corso del tempo, non ultimo quello del piccolo Barry che viene rapito all’interno della propria abitazione mentre la madre cerca di proteggerlo. Anche se alla fine gli addotti vengono liberati, Spielberg, sempre secondo la mia opinione, vuole lasciare libero lo spettatore di farsi una propria idea sul fatto di considerare buoni o malvagi questi alieni. Allo stesso tempo lo stesso Spielberg vuole creare un parallelismo fra questi alieni e la civiltà umana rappresentata da Dreyfuss, lasciando anche in questo caso lo spettatore libero di decidere se siano più buoni gli alieni che scelgono Dreyfuss, ma che hanno anche rapito altri esseri umani in giro per il pianeta Terra o l’umano Dreyfuss che se ne infischia altamente di moglie e figli per andare nell’Astronave madre per rincorrere i suoi sogni di bambino. Anche, se devo dire la verità, Dreyfuss se n’era già infischiato da tempo di moglie e figli, quando ha cominciato a “flirtare” con Melinda Dillon.
Infine, un piccolo aneddoto: gli alieni grigi che escono alla fine del film dall’Astronave Madre sono in realtà bambine di 8 o 9 anni con il costume da alieni, ma Spielberg non rimase soddisfatto della fisionomia di queste bambine col costume che a suo parere non apparivano realistiche. Allora decise di girare appositamente la scena in controluce per far apparire questi extraterresti in modo sfumato senza che emergessero in maniera evidente i contorni e di conseguenza senza una fisionomia definita.

C’è modo di recuperare il doppiaggio storico per la versione Theatrical?
Alcuni pezzi di doppiaggio storico sono presenti nel bluray italiano; integrandoli con l’audio preso dalla Special Edition VHS dell’Unità, si può coprire il 90% del film, ma mancano un paio di scene (la press conference, Roy che impazzisce dopo aver distrutto la montagna in plastilina, ecc.)

Per vedermelo in originale, quindi fregandomene del doppiaggio presente, che versione devo cercare?
Sempre quella da 131’ o c’è qualcosa di migliore per i mercati esteri?

IR3T cof f
Mitico questo cofanetto, bd a 2 dischi, con 3 versioni del film (VO, Special Edition e DC) per il 30° anniversario… :writing_hand:


Ma questa, anch’essa a 2 bd del 40° anniversario con le 3 versioni, è il non plus ultra… :wink:

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