Coco (Lee Unkrich e Adrian Molina 2017)

Altro filmazzo della Pixar, di livello altissimo a mio parere.

Il piccolo Miguel vuole diventare un musicista, ma nella sua famiglia in Messico sono tutti calzolai e odiano la musica, da quando la trisavola del ragazzino venne abbandonata dal marito, che era un musicista, e che sparì lasciandola sola con una bambina per andare a cercare fortuna in giro per il mondo. Vabbé, il resto della trama ve lo risparmio, tanto la potete leggere ovunque.

Commovente, visivamente meraviglioso, personaggi divertenti. Che altro volere di più.

Buono il doppiaggio italiano, con l’eccezione totalmente idiota di far doppiare la madre di Miguelito a Valentina Lodovini, francamente inascoltabile. Lo stacco tra la sua voce e quelle degli altri doppiatori è terribile.

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Bellissimo. È bello vedere che, nonostante la disney, ogni tanto la pixar ritira fuori il gioiello, come faceva ogni volta anni fa (bei tempi). L’ambientazione messicana, che adoro, è qualcosa di fantastico. I colori, le immagini, i personaggi. Stupendo. Ma la cosa più bella del film, secondo me, è che è un film sull’importanza della musica. La musica è vita, la musica resuscita le persone, va oltre il concetto di vita e di morte. E quando arriva quella scena alla fine… piangi come una merda. Mamma mia! Se devo trovargli qualche difetto: la scena dove il cattivo viene ripreso e mandato in diretta rivelandosi a tutti per quello che è s’è già vista un sacco di volte. Però vabbè, chi se ne frega. Avercene di sti film con questi “difetti”.

Una gioia per gli occhi e per il cuore. Da non perdere. Io aspetto che il bluray scenda un po’ di prezzo e poi me lo cucco!

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Sì tony hai ragione, quella scena lì è un po’ un cliché diciamo, ma si può perdonare senz’altro.

Anche io alla fine non ho potuto fare a meno di versare qualche lacrimuccia, sigh.

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Meraviglioso. Visto in sala 3 volte. Insieme a “Inside out”, il film Pixar che più mi ha colpito proprio a livello emotivo. Un sensazionale incrocio fra “La sposa cadavere” e “La città incantata”, col fondamentale sublime “bonus” dell’ambientazione messicana, coloratissima e di gran suggestione. Strameritato Oscar…
P.S. Sì, non mi vergogno: pure stavolta ho pianto, mannaggia…

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Non c’è da vergognarsi, anzi! Voi non potete capire quanto sono contento quando qualcosa mi fa piangere!! Adoro essere “maneggiato” così da una storia! È una cosa troppo bella! E la pixar (non calcolando quelli con la disney) mi ha sempre fregato. In ogni film! Pure negli incredibili, porca troia!

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Io invece, col finale di “Toy story 3”, praticamente GRONDAVO lacrime! Che figli di mignotta, quelli della Pixar! E meno male che esistono…

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Avete detto già tutto voi, c’è poco da aggiungere.
Maledettamente ben fatto, fa emozionare, tocca temi grandi con delicatezza, e a livello visivo è veramente una festa per gli occhi.

Dopo la visione mi sento un poco loco! :crazy_face:

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