Grande opera sperimentale del Maestro.
Gagliardo fumettone pop-art che deve sicuramente molto a Godard.
Belli i titoli di testa.
Per goderlo appieno basta ricordarsi che Col cuore in gola non è un giallo classico, cosi’ come Yankee non è il tipico spaghetti western, sono ‘‘esperimenti nel cinema popolare’’ condotti da un Grande Regista.
Pregno dell’atmosfera della Swinging London. Come Blow-Up.
Personalmente l’ho sempre collocata più come una filiazione della nouvelle vague francese (alla stregua dei lavori dello Chabrol “nero”) che come un atipico Giallo italiano.
Visto ieri sera, finalmente, nel DVD medusa (17.99 da Bloodbuster!). Concordo sia con Belva che con Scerba, completamente in disaccordo sia con Maciste che con Serjoe64, secondo me si aspettavano un altro film. Tutto quello che loro vedono come difetti sono invece le cose che me l’hanno fatto gustare di +. Ovviamente bisogna considerare il fatto che siamo a fine anni 60 nella swinging London, i film si facevano in altro modo che adesso. Per fortuna, aggiungerei. Col Cuore in Gola ben s’inserisce nella cinematografia di Brass e ci prepara a quel capolavoro che è Nerosubianco. L’omaggio a Blow Up è voluto e ripetuto, dalla citazione di una frase di Antonioni al fratello della Aulin che somiglia ad Hemmings, dallo studio fotografico al poster all’happening. I dialoghi sono perfetti, sarebbe da vedere in originale per meglio cogliere il miscuglio tra Francese e Inglese. Attori tutti ottimi, dagli interpreti ai caratteristi: la Aulin è da sturbo, Trintignant cool tenebroso franzoso a Londra (vestito come uno di 60 anni??? Ma questo tizio ha visto Mastroianni ne La Dolce Vita??? Andare a lezione di eleganza e classe e poi riparlare, pls). Le sequenze in B/N e quelle stile cartoni animati (realizzati da Crepax, dove avranno visto Manara? Mah…) sono parte dell’essenza di questo film, un film completamente immerso nell’humus pop psichedelico dell’epoca (si vedano anche le comparsate della visual art e di Roy Lichstenstein). Insomma, meglio di cosi`…
Buona anche la qualità del dvd, non ho ancora visto l’intervista a Brass. Consigliatissimo agli amanti dei sixties…
E’ uscito da pochissimo anche negli USA in un’edizione che a giudicare dalle note sembrerebbe eccellente. Audio Italiano e regione 0!
Alcuni screenshoots della release della Cult Epics
Segnalo inoltre, per chi non lo conosce, tale sito in inglese ricchissimo di informazioni, documenti ed immagini della filmografia di Tinto Brass e realizzato con una passione fuori dal comune
http://rjbuffalo.com/tinto1.html
Sto per intervistare Sergio Donati per il Giallo Mondadori che questo mese pubblica in edicola proprio “Il sepolcro di carta” da cui Brass ha tratto “Col cuore in gola”.
Avete delle curiosità particolari sul romanzo? Ricordo che Donati ha scritto sceneggiature per film come :
“Per qualche dollaro in più” “Il buono il brutto il cattivo” “Giù la testa” “Sette volte sette” “Concerto per pistola solista” “Stanza 17-17 palazzo delle tasse, ufficio imposte” “Sbatti il mostro in prima pagina” “Il bestione” “Il giocattolo” “L’isola degli uomini pesce” “Il poliziotto è marcio” “Faccia a Faccia” “La resa dei conti” e molti altri ancora…
Scusate, ma talvolta la troppa passione porta davvero a considerazioni affascinanti, colorite ed intriganti, ma vaque: il girato in bianco e nero non è per elementi psichedelici, cultura pop … illuminare costava troppo e non c’erano soldi … dalle parole di Brass ovviamente.
molto bello esteticamente ma doveva durare come minimo mezzora di meno e, soprattutto nel finale, ti tira una mazzata con quell’happening che non puoi che ricorrere al ffw
gli preferisco di gran lunga Yankee ma parliamo di film dove l’umore con cui li guardi te li può far sembrare capolavori piuttosto che tremende rotture di coglioni (come gran parte dei film di Godard appunto)
stupendo il pezzo di Trovajoli, Love Girl
È un chiaro riferimento ai fumetti di Crepax. Questa tua citazione di Brass da dove l’hai ricavata?
Crepax collaborò proprio al film in questione disegnando diverse tavole.