Si parlava nel topic “Sigur Ros” di musica depressiva, e con la testa son subito saltato a questo:
Un bel CD depressivo che mi ascolto sempre volentieri, che mi mette però addosso una depressione più soddisfacente e coerente, me lo riascolto or ora cosi mi deprimo un po’
Ascolta i samples nella pagina linkata da Swat… secondo me Colloquio ha molta più classe di Sopor Aeternus, ma sono due generi diversi ed è questione di gusti…
Stavo browsando il mio itunes guardando la top 25 dei miei ascolti e tra i primi posti c’è “Tu che passi” del suddetto disco, pezzo grandioso, questo album nel suo piccolo riesce a dare seppur effimeri, ottimi spunti di riflessione sulla morte. bello!bello!bello!
Visto che avete tirato in piedi il thread, segnalo che nel frattempo Colloquio ha pubblicato un altro disco (“si muove e ride”, sempre per Eibon) e ha collaborato con i Canaan nel grandioso progetto NERONOIA.
(btw, Mauro sta facendo delle offerte speciali su alcuni titoli del suo catalogo, tra cui “a calling to weakness” dei Canaan, disco da paura totale che contiene due brani cantati da Gianni/Colloquio)
nell’arco creativo di pedretti, purtroppo fermatosi al 2014, va tutto bene è assieme a si muove e ride e a …e lo spettacolo continua il suo lavoro più solare. veramente devastante, quanto a impatto depressivo, e raccomandato per bellezza, è invece io e l’altro, senz’altro il suo apice al quale si riavvicinerà a sprazzi solo con l’ultimo exploit, l’entrata/l’uscita, che segna una bella ripresa di termini di abissi umorali. restano notevoli anche le schegge darkambient sperimentali dei primi tre demo, di mercuriale malinconia, e alcuni affondi da pianobar andato a male in salsa minimal electro (forte il vento, l’angolo della vita, un giorno come gli altri per dirne un paio), non meno pese e compositivamente considerevoli le collaborazioni con menarca e corbelli. questo invece lo trovai davvero troppo levigato e contenuto e mi lasciò intiepidito e deluso rispetto al colloquio cui ero abituato. anche se comunque è un balzo avanti rispetto a …e lo spettacolo continua, probabilmente il suo cd più imbarazzante.