Lo vidi tempo fa a casa di Fragasso ma ho ricordi confusi anche perché quando ceno da Claudio si beve un sacco…
Ricordo che lui ne aveva una copia accettabile (ma comunque non certo perfetta) e che c’era uno stupro nell’androne di un palazzo. E se non erro c’erano delle scene con lo stupratore che andava dall’analista. Una cosa del genere… Ma i ricordi sono davvero ottenebrati dall’alcol.
Una modella alcolizzata in crisi depressiva e insoddisfatta del proprio matrimonio (la Carrea) instaura una relazione-gioco erotico morboso ,piu’ mentale che fisico, con un traduttore di film porno molestatore con problemi sessuali (Luca Lionello), dopo aver per caso assistito ad una molestia sessuale di lui ai danni di una ragazza
Il film e’ piu’ un erotico che una commedia, con siparietti volutamente comici ritraenti spaccati di varia umanita’ metropolitana.
Fa parte di quel periodo in cui “il genere” (e i suoi registi) si contaminava con elementi , personaggi e situazioni dal sapore sperimentale, quasi velleitariamente autoriale, rasentando in molti casi il grottesco
Finale dai toni apparentemente simbolici oserei dire di stampo “iniziatico-tribale”
Mi ha un po’ ricordato prodotti come NERO o IL MISTERO DEL PANINO ASSASSINO, per intenderci
Erano gli ultimi anni del CINEMA di genere che di li’ a poco si sarebbe imbastardito con le produzioni per la televisione, anni di film che rimanevano al cinema una sola settimana e poi sparivano nel nulla e questo non ci e’ proprio arrivato. Rimanendo inedito
Nel cast anche Nadia Rinaldi e un giovanissmo Gianmarco Tognazzi che seppur sbandierati nei titoli iniziali, fanno solo una fugace apparizione-sketch
Beh, Colpo di sole è una cosa molto particolare, nasce da un’incontro di artisti: io, Cinzia Carrea, Claudio Fragrasso e Rossella Drudi. Dopo un mesetto stavamo già girando, un po’ così sull’istinto. Io e Cinzia vincemmo il festival del cinema Mediterraneo come interpreti, ma il film non è ancora arrivato nelle sale, in un certo qual modo si è perso nelle banche, così - storie di cinema. Esiste una cassetta però, tuttora in possesso di Ghezzi. Film molto interessante: è la storia di un incontro tra un maniaco sessuale e una delle sue vittime, solo che lei è più maniaca di lui, tutto dentro il caldo di una Roma deserta, ferragostiana. Questo incontro-scontro cambia le loro vite, ora sono un po’ più equilibrate, forse…
Ne ho visti pochi minuti e ho l’impressione che se rimaneva perduto era meglio. Lionello al computer a torso nudo con la sigaretta perché fa più fico che si sforza per trovare frasi del tipo ‘lo sai che quando c’è da fare la troia non mi tiro mai indietro’ o ‘sono una puttana’.
che poi a me piacerebbe tanto capire come si potesse riuscire a perdere la matrice di un film… parliamo di tot pizze, come fanno a te regista a sparirti dal radar?
Forse Fragasso se ne disinteresso’, poco convinto lui stesso del risultato finale. Se il film nemmeno venne presentato in commissione censura, qualche buon motivo ci sarà pur stato…
Anche Difendimi dalla notte non arrivò mai in sala. Ma quello già sembrava realizzato con qualche mezzo in più. Qui siamo addirittura titoli di testa scritti in elettronica.
Fragasso è un regista che sinceramente non ho mai amato. Definito in maniera assai calzante dal grande Lucio Fulci come colui che fa un gran fracasso e non capisce niente, ho comunque scaricato la pellicola in questione le cui premesse mi paiono abbastanza intriganti.