Combat shock (Buddy Giovinazzo, 1984)

Visto qualche giorno fa assieme al buon @Bruno_sacchi dopo una primitiva visione oltre 20 anni fa.

Che dire? Uno dei rari film “seri” prodotti dalla Troma, ci ha messo un pò a disagio.
Il tema è sempre il solito del traumatico reinserimento nella società di un reduce dal Vietnam all quale, poco a poco, riaffiorano terribili flashback di quello che gli era successo laggiù, tra orrori di guerra, mutilazioni, cattura e torture psicofisiche di cui fino alla fine lo sventurato protagonista fa fatica a ricostruire tutto quello che è successo veramente.

Profondamente segnato dai traumi, la sua realtà quotidiana è ormai fatta di una vita ai margini della sopravvivenza, con una moglie incinta e disoccupata ed un figlio orribilmente deforme. L’ambiente in cui si muove è totalmente degradato: una Staten Island deserta, popolata solamente di zombi sociali peggiori di lui: drogati ridotti alla disperazione, papponi, prostitute, bambine che potrebbero darla per pochi dollari (basta accordarsi coi magnaccia e tutto se po’ fa’), in un quartiere completamente abbandonato e ridotto al collasso economico come se ne vedono tanti ancora oggi nelle perfierie sottoproletarie del New Jersey.

Tutto segnato da colori sempre grigi e lividi dove, curiosamente, l’unico momento dove il cielo è un pò sereno e si vede un pò di luce è quando il protagonista Rick Giovinazzo (fratello del regista/sceneggiatore/coproduttore Bud) prova ad andare all’ufficio di collocamento per cercare un lavoro che non c’è.

Eppure, tra i tanti degenerati dello squallido quartiere in cui vive, Frankie pur con tutti i suoi problemi psicologici ed i suoi fantasmi del passato che affiorano sempre di più ed in maniera sempre più confusa, sembra il meno peggio di tutti: in una bella scena breve ma toccante, prova a far ridere una povera, piccola, bambina seduta sulle scale, giusto per sdrammatizzare un pò la situazione, quando un pimp riconduce tutto alla squallida realtà e gli dice che se la vuole deve pagare, altrimenti gli fa un culo così. . E’ l’unica volta in cui Rick ride e sembra essere felice.

Cerca di essere comprensivo con i pochi sbandati suoi amici e di non voler scadere ai loro metodi di sopravvivenza perchè, in fondo, nutre ancora speranza di poter uscire dalla difficile situazione in cui si trova mentre tutto attorno a lui un mondo senza futuro e senza speranza continua a sfasciarsi ed autodistruggersi.

Ma in un mondo così squallido e disperato, in una situazione familiare difficile e con i flashback dei suoi ultimi, misteriosi momenti in Vietnam che riemergono sempre più confusi e drammatici, tutto alla fine si mescola in un cocktail letale…

Sinceramente mi ricordavo il film leggermente più “mosso”: in realtà non succede molto, è fondamentalmente solo lo spaccato di un paio di giorni di vita di un mondo da incubo e dei suoi protagonisti ridotti ad uno stato di degrado sociale irreversibile. Eppure, in qualche modo, si prova pena e anche un pò di tenerezza per il protagonista, Rick, l’unico che riesce a trasmettere qualche pallido segnale di una umanità ancora non del tutto abbandonata

Forse girato con pochi mezzi - tante scene sembrano improvvisate e leggo in giro che son state girate senza autorizzazioni o sul momento - però gli effetti speciali all’inizio son ben fatti e anche i flashback che assalgono il protagonista Rick son realizzati in modo molto semplice ma con effetti molto inquietanti.

Di sicuro - avendo visto anche recentemente molti video di un mio amico che è stato da quelle parti giusto neanche un paio di mesi fa - rimango dell’idea che il sogno americano per molti, per troppi, è solo un incubo quotidiano dal quale è impossibile uscire.

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Lo ho da tanti anni ma non l’ho mai visto, sicuramente le tue parole sono un bell’incentivo alla visione.

Si trovano per caso sottotitoli italiani?

Si, noi abbiamo visto una visione coi sottotitoli in italiano scaricata da internet. Però ad un certo punto vanno un pò fuori sincrono…

Sono usciti un bel po’ di dvd/bluray della troma in italia ultimamente; sono tutti nella mia coda acquisti! :smiley: Sopratutto questo di cui ho il dvd arrow, che pero’ è senza sottotitoli :frowning:

Ciao!
C.

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visto circa 20 anni fa, ancora mi è rimasto addosso e dentro come se fosse ieri. una sprangata nelle gengive che ai tempi mi mise una seria voglia di buttarmi sotto un treno e che rientra tra i pochi titoli che ho adorato ma non ho più avuto fegato di rivedere. un frontale tra erasherhead e taxi driver. più ancora del milieu degradatissimo, o dell’allucinante finale, il colpo di grazia me lo assestò la telefonata dove chiede invano aiuto al padre che gli dice mi spiace, figliolo, mi stai chiedendo di tornare indietro e non posso permettermelo e lui risponde papà. io torno indietro tutti i giorni

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Infatti proprio quel suo figlio deforme (per l’uranio o non so quale altro agente radioattivo o tossico col quale Frankie era venuto a contatto in Vietnam) fa tornare alla mente Eraserhead, e quel lamento continuo…veramente continuo.
Forse quel bimbo deforme è la cosa più disturbante per me, la sintesi di quanto quella situazione fosse misera, senza speranza, nata male (è proprio il caso di dirlo!) e che non può che finire peggio, nonostante gli sforzi del protagonista.
Lo ricordavo un po’ meno pesante, invece è una mazzata nello stomaco, totalmente diverso dai soliti prodotti Troma, tanto che dopo abbiamo dovuto guardare “Tutti a squola” per riprenderci!!

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Il film mi e’ piaciuto (e pure molto) e voi avete saputo spiegare benissimo perché sia una pellicola valida. Il neonato pero’ non mi è sembrato un elemento poco riuscito per due motivi: il primo è che stride con l’impianto realistico del racconto e il secondo che e’ fatto proprio male. Fosse stato un effetto piu’ convincente avrebbe funzionato meglio, secondo me.

Per il resto, come diceva @bastardnasum, è proprio un film perfetto per chi voglia sporgersi a guardare l’altro lato del sogno americano.

Ciao!
C.

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