dramma sentimentale su una concubina innamorata sedotta e abbandonata, che si provò molto probabilmente a ricondizionare anche come hard. in attesa di ragguagli lo lasciamo stazionare qui. dissequestrato, eh! sarà…
Locandine di Bruno Napoli.
…oddeo saranno mica parenti??
Recuperato in lingua originale senza sottotitoli, si riesce comunque a seguire agevolmente.
Pur mancando quasi del tutto l’elemento comico il film, nella prima metà, consiste in una sorta di antesignano del filone Sex and zen. In un bordello per ricchi signori assistiamo all’estenuante allenamento (composto da metodi bizzarri e pratiche dolorose e deliranti, a volte simili a vere e proprie torture) al quale sono sottoposte tante giovani fanciulle con lo scopo di diventare delle professioniste dell’arte amatoria. Le scene spinte sono ripetute ed insistite, pur non essendoci sesso esplicito si tratta del tipico eros perverso e bizzarro alla orientale, con strani marchingegni atti a stimolare la lussuria, clienti maniaci e pervertiti e via dicendo.
Successivamente il film prende una piega più narrativa, nella quale due delle ragazze per motivi di gelosia diventano avversarie. Una uccide un ricco cliente che le preferisce l’altra e fa arrestare quest’ultima incolpandola del delitto; torture e vessazioni fanno da preludio all’inevitabile conclusione della vicenda.
Mi ha stupito la qualità della confezione e l’elevato tasso di erotismo, che ho trovato inusuale per una produzione hongkonghese dell’epoca (almeno rispetto alle mie scarse conoscenze in materia).