Core mio (Stefano Calanchi, 1982)

Reduce dalla visione di Un gioco per Eveline, che mi ha piacevolmente colpito, ho deciso di recuperare l’unica regia cinematografica di uno degli autori della sceneggiatura del film di Avallone, ovvero questo Core mio.

Oltre che regista anche qui Calanchi è autore del soggetto, insieme ad un Marzio Honorato più in forma che mai, credo nel suo unico film da protagonista assoluto.

Il film è carino, dalle premesse si direbbe un film d’amore, ma in realtà è una pellicola che parla, con una certa sfiducia di fondo, delle strane traiettorie e dei precari equilibri e disequilibri, talvolta anche frustranti ed insoddisfacenti, che un rapporto di coppia può assumere.
Tutto questo però lasciando le relazioni amorose sempre un po’ in secondo piano, come elemento di fondo (sebbene significativo) costantemente presente, mentre al centro delle scena ci sono le complesse e talvolta insolite vicende di vita del personaggio interpretato da Honorato.

Il film trasuda napoletanità da tutti i pori ed è un omaggio al way of life partenopeo, racontato in modo affettuoso e sincero, sia nei suoi lati positivi che in quelli negativi.

Per quanto riguarda la musica, si evidenzia la presenza di un paio di brani:la canzone eponima che di strofa in strofa riprende lo sviluppo delle varie vicende del film (firmata da tal Patrizio Trampetti) e un potentissimo pezzo folk-prog dei Popularia che accompagna la sequenza del gesto disperato del protagonista che ruba l’autobotte (potete ascoltarlo qui sotto).

Da segnalare un’audace scena di nudo integrale in cui Honorato discute animatamente con la compagna incurante delle pudenda al vento.

Il film è uscito in vhs per CVR ma io l’ho visto da una registrazione tv dall’emittente locale romana GBR fornitami dal buon @dona :smiley: :+1:t3:

coremio

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