Un gioco per Eveline (Marcello Avallone, 1972)

FILM COMPLETO
https://www.youtube.com/watch?v=RRfndV-sesI
UN GIOCO PER EVELINE Anno 1971 Durata 85 Origine ITALIA Colore C Genere GIALLO Specifiche tecniche PANORAMICA EASTMANCOLOR Produzione DIVA CINEMATOGRAFICA Distribuzione PANTA CINEMATOGRAFICA
Regia Marcello Avallone Attori Adriana Bogdan Rita Calderoni Luisa Delli Marco Guglielmi Wolfgang Hillinger Franco Jemma Simonetta Negri Erna SchĂĽrer Angelo Tagliavia Giorgio Li Bassi Soggetto Marco Guglielmi Sceneggiatura Marcello Avallone Stefano Calanchi Marco Guglielmi Fotografia Enrico Cortese Musiche Marcello Giombini Montaggio Paolo Lucignani

Cavolo!! la mia ragazza mi ha fatto una lista di film che le devo acciuffare… Il primo e’ questo film che ero convinto al 100 per cento fosse tutt’ aaltro che un horror/thriller…
Infatti lo stavo “catalogando” come drammatico…
pero’ siccome la fonte della list<a e’ StracuLt … questo giro sono andato “pure” a leggere che ci stava Scritto… e Signori e signore ecco a voi L’ennesima Fikata Thriller che mancava In Tutti i colori del Buio…Quando ho cominciaTO a leggere cosa ci stava scritto ho cominicato a “bgnarmi”…Sexy Thriller con pretese e primo Film Fiction di Marcello Avallone(che poi stara’ fe4rmo per annilontano dal cinema).Piccolo trionfo di Erna Schurer che ha unfilm tutto suo:Al centro della storia una casa infestata dai Fantasmi una vecchia coppia corrotta, una giovane coppia capitata li’ per caso.
Potrebbe essere tutto un sogno, ma non e’ cosi’ .
c’e anche una citazione finale di Samuel Beckett.

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Difficilmente inseribile nelle maglie strette di un genere ed apparentemente accostabile ai thriller jet set di Lenzi o alla fissità monocentrica della location della villa al mare baviana delle 5 bambole come teatro delle crudeltà, in realtà la caratteristica migliore del film è questo mix di “luoghi/personaggi comuni deputati” del thriller/mystery con l’insorgere fortissimamente ambiguo dell’elemento soprannaturale nella narrazione, ma in modo puramente “psicanalitico”, senza ricorrere ad artifici scenografici od esteriori, e questo fa sì quasi che le ossessioni e gli accadimenti misteriosi siano trasmissibili in qualche modo anche allo spettatore, oltre che ai vari protagonisti.
L’esito è questa sospensione tra sogno, realtà e pensiero, sapientemente evocata anche dalla citazione finale (notevole e molto calzante) di Samuel Beckett







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La Shurer è piuttosto convincente nel ruolo.
Il film si distingue anche per una forte connotazione erotica, ben calibrata dal regista.

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Film interessante,purtroppo il finale a mio avviso è un po’ deludente,bellissima la Schurer

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Non posso che unirmi all’entusiasmo di @pinocore e alle belle parole spese da @quidtum, @mark920 e @bobby_keller

A cavallo tra riflessione filosofica, thriller psicologico e horror soprannaturale, in barba ai generi ed alle etichette Avallone, Calanchi e Guglielmi realizzano un film personalissimo ed affascinante.

L’ambientazione vacanziera delle coste della corsica stride con il mood asfissiante del film, e questa dissonanza crea un ulteriore elemento destabilizzante che mette scomodo lo spettatore.

In certi passaggi sembra quasi che il melange di generi possa spingersi fino allo yachting crime, sebbene appena accennato.

Incredibile capriccio del destino: senza averne la contezza mi son ritrovato a vedere nella stessa sera due film incentrati sul desiderio di maternità, uno è questo e l’altro l’altrettanto affascinante Aquella casa en las afueras.

Peccato che circoli poco, da vedere!

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Film completo su YouTube, link nel primo post

Bello, molta atmosfera, l’ambientazione è un tocco di classe, in questo periodo poi fa ancor di più immedesimare.
Molto ben dosato fra le varie componenti.
Fantastico, nel suo cinismo, il personaggio di Natalie.

Ma lo guardate su YouTube o c’è un’altra fonte migliore?
Perché ieri sera ho provato a guardarlo ma è veramente una bella sfida, oggi comunque provo a finirlo

film di una pesantezza unica, un po’ per la qualità lamentata al post precedente, un po’ per il film stesso che a parte le sparate della Schurer offre poco e niente
ti chiedi dove può mai andare a parare e alla fine il mistero si risolve brillantemente: da nessuna parte…

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Sul tubo, robby, e ho dimenticato di dire che la qualitĂ  di certo influisce sulla visione, sicuro una VHS poi anche peggiorata dalla compressione, ma ci si accontenta.

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Se non sbaglio e molto simile a Madeleine Anatomia di un Incubo - Tutti e due sono un po giallo/un po drama della donna che vuole avere/perso un figlio - tutto mescolato con un bel dose di Freud.

Il cinema di una volta…

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