Cosmos (Andrzej Zulawski, 2015)

Tratto da “Cosmo” di Witold Gombrowicz, è il testamento finale del celebre regista polacco. È un lavoro altamente simbolico ed indefinibile, potrebbe piacere molto come provocare sentimenti negativi eppure non si può rimanere indifferenti al suo modo di fare cinema, una discesa epilettica in segni, gesti ed un fiume ininterrotto di parole con numerosi riferimenti letterari. Attori molto bravi e 'zulawskiani", un circo di strambi personaggi che girano in una giostra sgangherata ai confini dell’Europa (è ambientato in Portogallo).

Attualmente disponibile in DVD e Bluray per Arrow, ottima edizione con i subs inglesi.

Con tutto il rispetto per Zulawski questo film lo considero un misero epitaffio della sua carriera. Mi dispiace avendo seguito e apprezzato il regista dal 1976. Non mi è assolutamente piaciuto i valori simbolici sono messi a casaccio. Troppo sincopato logorroico lo giudico inguardabile.
Già i suoi ultimi pochi film non erano granchè ma questo li supera di gran lunga in negativo. Dall’apice di Possession capolavoro assoluto a Cosmos c’è una differenza abissale.