Pur non essendo nella top5 dei miei Cronenberg preferiti è un film molto seduttivo e concordo in toto con le osservazioni positive di @Zardoz , soprattutto sulla Unger e Spader. Una variante della loro chiavata oscena sul letto è stata riproposta anche nell’ultimo film di Cronenberg
anche mi trovo in sintonia con @Lollauser quando parla di “soft porn”, è una critica molto comune fra i detrattori del film ed a ragione. Unica differenza è che per me è una considerazione in positivo, forse perchè ho sempre recepito il cinema del canadese come molto più vicino al genere erotico che all’horror o sci-fi, cosa che infatti (sempre a mio modo di vedere ed insieme ad altre sue elucubrazioni squisitamente cerebrali) gli ha progressivamente inimicato una buona fetta dei fan della prima ora.
La cosa che mi piace molto del film è sicuramente la colonna sonora del collaboratore di lunghissima data Howard Shore, mai troppo celebrato.
Chitarre fredde e taglienti che rendono perfettamente l’immagine delle chiappe bollenti della Unger appoggiate sulle gelide lamiere d’acciaio.
Sicuramente nella top 3 delle mie OST cronenberghiane preferite, dopo Scanners e Crimes of the future rispettivamente.
per l’angolo delle curiosità sul film vanno sicuramente menzionate
la conferenza stampa a Cannes con Ballard presente che è assai divertente (Ballard pensava che il film fosse addirittura meglio del suo libro, certo questione di denari molto prosaicamente parlando ma comunque dettaglio degno di nota)
sempre per quanto riguarda la proiezione a Cannes credo sia stato, insieme a quello di Irréversible di Noé, il caso con più fiele, walkouts e critiche più o meno bieche da parte di colleghi e sala stampa del festival.
Soprattutto se consideriamo lo scazzo epocale con Coppola, all’epoca ingombrante (in tutti i sensi) presidente di giuria, che (stando alle seguenti fonti : i produttori Lantos e Thomas, l’organizzatore di allora Gilles Jacob e i membri di giuria Tran Anh Hung e Atom Egoyan) rimase letteralmente allibito e disgustato dal film.
Ricordiamo che era la prima presenza di Cronenberg ad un festival di così alto profilo e la sua nomea al tempo era ancora quella di cineasta estremo (pur con all’attivo tentativi di “nobilitarsi” al pubblico più largo con titoli come il bellissimo M. Butterfly)
Bertolucci pure spese delle parole di stima per Cronenberg in quel clima assai teso in cui poi si optò per un premio speciale della giuria.
ultima curiosità riguardo il cut del film
nella scena in cui Spader si fotte la gamba della Arquette nella concessionaria, la Arquette schizzò dei potentissimi fiotti di latte materno dalle poppe perchè all’epoca aveva appena dato alla luce la figlia e la allattava sul set. Cronenberg, da bravo intellettuale, tagliò la scena “perchè non strutturalmente pertinente”.
Io confido in un rinsavimento ed in una lactating ultimate edition in un prossimo futuro.