Regia: Sergio Pastore Con: Edmund Purdom, Gianni Manera, Marilena Possenti, Ivano Davoli, Livio Lorenzon, Giovanna Lenzi. Data di uscita:1968
E’ un western che pare sia uscito in pochissimi cinema e per pochi giorni,e di cui non c’e’ traccia di una copia da nessuna parte,ci vorrebbe la testimonianza di qualcuno che lo abbia visto all’epoca dell’uscita…E’ forse lo spaghetti Western che più di tutti mi piacerebbe vedere ma finora ancora nulla,sembra poi che sia uscito anche in America col titolo “Chrysanthemums for a Bunch of Swine” chissà che non esista quindi una copia in lingua inglese?
Film rarissimo, veramente è probabile che non esistano più copie.
Giusti nel dizionario degli spaghetti western ne parla pur dichiarando di non averlo potuto vedere. E precisando che è praticamente impossibile vederlo.
Purdom è morto da poco, ma effettivamente sarebbe bello avere qualche testimonianza su questo prodotto.
Sarei tanto curioso anch’io…e chissà di cosa si dice di questo regista Sergio Pastore…regista semisconosciuto che sicuramente avra’ cavalcato la moda dello spaghetti per fare qualche soldo e poi sparito nel nulla. Forse Giorgio Brass potrebbe sapere qualcosa?
Sergio Pastore è morto nel 1987, Giovanna Lenzi era la moglie, e non aveva nessuna parentela col regista Umberto, questo è tutto quello che sono riuscito a sapere a riguardo.
Sergio Pastore in realtà non era poi così sconosciuto o l’ultimo arrivato…robetta ne ha fatta, ha scritto anche diversi film per altri registi…insomma, proprio sparito nel nulla no visto che ha continuato a far film fino alla morte. Si dice che sia morto alla prima del suo ultimo film e che fosse (ma qui mi posso sbagliare) anche un mutilato di guerra e quindi aveva diritto ad entrare nei cinema gratis…
Il film mi manca ma ho avuto modo(tramite youtube)di ascoltare la bella colonna sonora di Piero Umiliani che presenta una caratteristica ricorrente nei western hollywoodiani ma che nei nostri manca:abbiamo,infatti,una suggestiva ballata(la canta in italiano Raoul)che accompagna i momenti salienti della storia,quasi raccontandola.
Dal libro di Marco Giusti vengono fuori alcune dichiarazioni di Gianni Manera ed Edmund Purdom:il primo avrebbe accettato di fare il film solo in virtù di Purdom;il secondo dice di non averlo mai visto e di non essere stato mai pagato dal produttore(forse avrebbe persino abbandonato il set).Aggiunge che Sergio Pastore era un disastro di regista che girava senza fare prove.
Non è una cosa di cui stupirsi. Della colonna sonora esiste un master specifico, ovvero una bobina analogica, la quale essendo unica viene conservata e tracciata dalle edizioni musicali nei propri archivi. Di un film non esiste invece un master specifico, la distribuzione all’epoca stampava diverse copie in pellicola (quasi sempre 15-20 copie per un film del genere, divise in 4 pizze) che venivano spedite ai cinenoleggi delle varie regioni, che le davano ai cinema, ma essendo tutte copie non “uniche” c’era poca attenzione alla preservazione delle pellicole…