Dafne (Federico Bondi, 2019)

Uno di quei film in cui non succede niente… In sostanza l’unico vero proprio evento è la morte della madre. Tutto ciò che segue è la quotidianità relazionale ed emotiva di Dafne e del padre, il loro rapporto che prosegue pur nell’assenza del terzo membro della famiglia.

L’ho trovato un po’ superfluo, ma non è decisamente il mio genere, per cui il mio commento lascia un po’ il tempo che trova.

La Raspanti è davvero brava a recitare, però qualche volta mi è sembrata mal diretta; vale a dire che appunto nell’impostazione della voce era proprio evidente che stesse recitando, sembrava quasi una performance teatrale.
Inoltre certi dialoghi erano davvero artefatti, non ci crederò mai e poi mai che una ragazza con la sindrome di down nel suo eloquio quotidiano usi determinati termini o determinati modi di dire squisitamente letterari. Scrittura per niente spontanea.

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