Damage (Jeff King, 2009)

Uscito di prigiona per buona condotta, il nerboruto Brickner cerca di reinserirsi nella società, le cose sembrano andare per il verso giusto, fino a quando compare una donna dal suo passato, la cui figlia in attesa di un oneroso intervento chirurgico ha bisogno di aiuto, quale soluzione se non quella di invischiarsi in un giro di combattimenti clandestini?

Questo genere di film da Italia 1 infrasettimanale in seconda serata negli anni '90 lo avevo archiviato da tempo, tanto di visto e rivisto.
Ma ieri mentre cercavo un film tappabuchi scarrellando su primevideo nel filone carcerario (che qui centra ben poco) mi sbuca questo titolo dal voto IMDB borderline tendente al positivo.
Iniziato a vederlo con tutto lo scetticismo e la sufficienza di questo mondo, una volta usciti dal meccanismo che ti porta a contemplare la larghezza del sternocleidomastoideo di Steve Austin (stella del Wrestling) il film si inizia a seguire, è un film “cazzone” non è una commedia, ma nelle sue esagerazioni mi ha portato ridere diverse volte, un film macho con muscoli e cazzotti con una colonna sonora di tutto rispetto, ci sono anche gli Airbourne per citare un gruppo.
Lo scenario è quella canadese, nella cupa e deprimente British Columbia, nei cui peggio sobborghi avranno luogo i combattimenti del film, tutto fuorché arti marziali, siamo più vicini al WWE che a un combattimento di Van Damme, ma va bene così, più compatibile coi membruti combattenti.
Sicuramente eccessiva la durata, ma la storia è incentrata più su machismo e scazzottate, piuttosto che inutili sentimentalismi, e la storia nella sua banalità regge bene, quindi alla fine passa che è un piacere.
Contento di averlo visto, lo trovate su Primevideo

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