Database delle cose assurde/improbabili che accadono solo nei film

Strano che la cosa non sia mai stata in qualche modo aggiustata dalle varie fabbriche. Ma questo è un altro discorso.

e cosa stranamente non ancora annoverata

  • le macchie/pozze di sangue che si lavan via in pochi secondi come se fosse idrosolubilissimo
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rodar però segui il filo: non è un topic sui luoghi comuni bensì su ricorsivi accadimenti specifici all’interno di generi analogici al reale, che nella realtà quotidiana non trovano riscontro alcuno rispetto al presunto verismo narrativo di un drammatico, un noir, un poliziesco un action o un giallo (quindi di nuovo: non valgono titoli come terrifier 3 e affini che essendo un horror risponde a un genere dove per antonomasia la logica è scongiurata e come presupposto di partenza può accadere di tutto e proprio perciò si tende ad accettarlo), quindi se hanno ambientazioni specifiche rispetto a quella generale non ci appiccica granché :wink:

Schramm, quelli appena scritti sono tra i luoghi comuni più diffusi nei film. Fatti che possono tranquillamente capitare nella realtà. Altrimenti francamente non so cosa altro scrivere. Posso togliere quelli sull’ambientazione ma per il resto…

si ma non è che se non sai cos’altro scrivere devi giocoforza andare offtopic. non è un topic sui luoghi comuni più diffusi. e forse c’è un tuo misunderstanding di base perché NON E’ su

se mai l’esatto contrario: è su accadimenti ricorsivi/generici che sono assurdi rispetto alla realtà di tutti i giorni e rispetto alle pretese veriste dei generi analoghi a essa.

Levato, così non ci pensiamo più.

Vabbè dai è come chiedere a Cristo di bestemmiare :stuck_out_tongue_winking_eye:

(si scherza eh)

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E ho detto tutto.

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immancabilmente (e questa è una doppietta che mi liquefa un buon giudizio in pernacchie):

  • gente impacchettata meglio degli insaccati o di uno slave bdsm riesce magicamente a farla in barba a qualsiasi nodo e materiale in zwei minuten, dalle fascette ermetiche in nylon ai catenacci a prova di ercole trovando sempre un oggetto di fortuna
  • in dirittura d’arrivo, il villain creduto morto dopo un cruento combattimento in cui ne ha prese certe la cui metà traumatizzerebbe un kickboxer, risorge di scatto più inferocito e forte di prima
  • le schegge volanti dei vetri rotti durante una sparatoria non feriscono mai i volti
  • quando vengono letti i diritti a un arrestato, le frasi/reazioni che seguono a “tutto quel che dirà verrà usato contro di lei in tribunale” non si vedono mai usate in sede processuale contro l’imputato

Si chiama Miranda warning (o avvertimento Miranda) dal cognome del primo imputato a cui venne letto (tale Ernesto Arturo Miranda) già nel 1963. Anche se nel cinema o in tv si vede sempre letto al momento dell’arresto, legislativamente può essere detto anche dopo ma sempre prima del primo interrogatorio.

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Mi sembra strano che nessuno abbia già citato la cosa che mi fa impazzire:

  • I personaggi che si trovano in una situazione nella quale stanno per essere sommersi da milioni di litri di acqua, tirano un respiro e vanno in apnea che manco Maiorca. Stanno bellamente senza respirare per minimo cinque minuti e questo mentre bruciano ossigeno facendo forzi indicibili, come rompere con i piedi il lunotto di una macchina. Inoltre vedono ad occhi nudi nelle acque salmastre come se indossassero una maschera da sub con torcia incorporata.
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bravo, grave dimenticanza

insieme a quella degli atterraggi di fortuna, o più spesso schianti, da cui le persone escono immancabilmente vive e con giusto qualche graffietto
Poi però arriva na roba tipo l’incidente di due settimane fa in Kazakistan che manco l’inizio di Lost, e dici oh cazzo (anzi, oh Kazzak) allora po esse

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Non so se sia stato già detto una curiosità sui lanciafiamme.
Nei film di guerra e di azione i lanciafiamme se colpiti esplodono trasformando in torcia umana l’utilizzatore.
Nella realtà è molto difficile riuscire a far esplodere oppure incendiare con i proiettili le miscele incendiarie del lanciafiamme, è molto più probabile che il soldato oppure l’utilizzatore cada per terra a causa della pressione se le bombole vengano colpite.

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un’altra ricorsività in action e thriller che mi fa regolarmente sbottare un seeeeeh! che ode tutto il quartiere è

  • l’estrema facilità con la quale personaggi semi-impediti/legati/incastrati riescono a procurarsi un oggetto distante da loro di un metro o due usando cordicelle, il tutto spesso in pochissimo tempo o al fotofinish
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  • I protagonisti dei film americani si rivolgono a persone sventrate o frantumate che hanno qualche secondo di vita rivolgendogli sempre e solo la stessa frase: andrà tutto bene.
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mi fai subito ricordare quel gran film che è Don’t Look Up :wink:

Nel cinema d’azione, visto spesso persone che rischiano di morire impiccate salvarsi con contorsioni assurde quando nella realtà la mancanza d’ossigeno e la pressione del cappio ti fanno perdere conoscenza in fretta. C’è da dire che nell’action attuale vige l’ironia, indi ci può stare. Invece, in tante pellicole anni 70 chi si beccava proiettili in corpo sanguinava con tanto di zampilli dal davanti, quando colpito alla pancia; era ovviamente un’imprecisione, è dal foro eventuale d’uscita che il sangue schizza così.

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Ce ne sono tre che mi mandano al manicomio, ricorrenti specialmente nelle serie tv, ma presenti anche nel cinema:

  1. Lo zoom infinito. Ripresa VHS di una telecamera di sorveglianza. “Puoi ingrandire l’individuo che dista centoventi metri?” “Certo, Detective.” “Hmmm, ha un piccolo neo sotto l’orecchio, e l’etichetta sul collo della maglietta dice che e’ lavabile a 30 gradi. Ok, arrestiamoli”.

  2. Il GPS che traccia tutto di tutto e consente di ricostruire i movimenti in estremo dettaglio. Inotre si da’ per scontato che, ovunque si vada, si deve impostare il percorso. Dato che il GPS e’ fondamentalmente una radio (nelle auto, almeno fino a pochissimo tempo fa), e’ come dire che si possa ricostruire che canzoni avesse ascoltato chi ne aveva una. E tralasciamo la balla dei GPS sottocutanei.

  3. Registrazioni audio incomprensibili e disturbate, con esplosioni, raffiche di mitra, vicino a un fiume e con due camion accesi, e forse, forse, uno che parla in lontananza: "“Commissario, ho azionato l’equalizzatore B e l’invertitore Gamma”. All’ascolto, si sente uno con la dizione di Nando Gazzolo che dice “Sono stato io, John Killer, codice fiscale KLRJNO, a ucciderlo. Erano le 22.15!”

Il dramma è che, senza questi tre trucchi che ricorrono in quasi tutte le puntate, le serie TV durerebbero due episodi, perche’ per gli altri la risposta alla domanda “Chi è stato?” dovrebbe essere “Boh!”.

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…ma soprattutto (specie nelle serie tipo “NCIS”-“Bones” etc…) quando il capo chiede al laboratorio i risultati delle analisi su un cadavere, o un mucchio di ossa, le risposte arrivano IMMEDIATAMENTE o al massimo in un paio di minuti! Mentre nella realtà ci potrebbero volere giorni, settimane di analisi o anche più!!

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In Profondo rosso, quelle del lavandino di Amanda Righetti venivano via con l’acqua calda come se fossero ancora fresche, a distanza di ore.

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