“il Mad Max del nuovo millennio” Come pomposamente recita la cover del dvd :-p
Quindi secondo Enrico Pinocci & Co. siamo dalle parti di m.gibson, interceptor e della saga di cui rappresenterebbe un capitolo apocrifo, solo che questi andavano bene nel XX° secolo, ora siamo nel XXI: dunque aggiornatevi e, nel mentre, beccatevi 'sto straight to video
Gli effetti speciali? Artigianali, ma per forza non è mica un blockbuster!!!
Adesso ditemi se la trama non v’intriga: Anno 2818, in fuga dall’anonima vita di un piccolo villaggio di provincia, un giovane motociclista perde braccia e gambe in uno spaventoso incidente stradale. Il proprietario del circo “Chaos” gli ricostruisce le membra amputate con delle protesi meccaniche e lo obbliga ad unirsi ai suoi fenomeni da baraccone - altri poveri infelici trasformati in una schiera di cyborg - che si esibiscono in pubblico in sanguinosi duelli, armati di catene e motoseghe. Ambientato in un prossimo futuro, nell’Irlanda delle fabbriche abbandonate e dei panorami brulli e desolati, il film può essere letto, forse, come una amara e surreale parabola sui rapporti disumani che reggono il mondo dello spettacolo: diventare una star (come nella vicenda del protagonista di questo film) significa estraniarsi da sè piegandosi alle scelte di un creatore-padrone che ci trasforma in “mostro”. Realizzato a basso costo ma con discreta inventiva e con la buona colonna sonora di David Stewart, ex componente degli Eurithmics. C’è anche dello Shakespeare frullato dentro ma non fatemi andare oltre altrimenti spoilerino :mad:
Regia di Geraldine Creed: Con Lindsey Harris, Jason Barry, Peter Lohmeyer, Phelim Drew, Gráinne de Buitléar
Titolo originale CHAOS durata 92 min. - Irlanda 2002.
Il dvd italiano ce l’ho ma non l’ho mai visto.
Incuriosito dal commento di @Labellavita sicuramente quantoprima andrò a recuperarlo e gli dedicherò una visione!
Beh, sicuramente atipico come postatomico: il primo motivo è aprioristico, in quanto a mia memoria mai ho visto una donna cimentarsi dietro alla mdp con questo genere.
Poi è un postatomico atipico anche perché non è che il mondo sia devastato dopo la catastrofe atomica, solo è un po’ “ristrutturato”, con un ordine mondiale globalizzato che comanda, le città che (si racconta) in larga misura sono state distrutte e abbandonate, ma tutto ciò che si vede è coerente ed in linea con ciò che esiste tutt’ora (dai pub alle metropolitane).
Per dare l’idea di desolazione e vuoto vengono ben sfruttate inquadrature di alcune zone desertiche penso nel nord dell’irlanda, comunque sono zone sicuramente anglosassoni, piovose, brulle ma verdeggianti, che hanno un certo fascino.
La trama di @Labellavita è assai accattivante ma tende a ricamare parecchio su elementi che in realtà sono un po’ meno fantasmagorici (ad esempio le sequenze dello spettacolo del circo, unicamente funzionali alla vicenda e poco spettacolari, mi immaginavo chissà cosa…).
Il film è modesto ma sicuramente non da buttare, anche se in quanto a originalità (a parte l’idea degli arti bionici) stiamo messi malino… Diciamo che in molti passaggi si sono ricalcati pedissequamente degli stereotipi di genere (non parlo di sessismo ). Al contempo però il votaccio di imdb è imho immeritato!