Un ragazzo scopre che una catena di ristoranti ha inserito delle frequenze speciali all’interno della musica di sottofondo che diffonde nei loro locali e che tali frequenze riescono a controllare la mente delle persone. La sua scoperta lo porta a contattare un gruppo terroristico con il quale comincia a progettare (e porre in essere) azioni di sabotaggio consistenti nel trasmettere un brano musicale, da lui appositamente composto, dentro i ristoranti delle grosse catene. La musica scatena nelle persone stati di sofferenza fisica e, infine, la rivolta contro l’autorità. Purtroppo per lui non sa che un agente segreto del governo è alle sue calcagna…
Dopo, direi, trent’anni o poco meno sono riuscito a mettere le mani sul DVD di questo film. Devo dire che sono rimasto molto sorpreso dalla qualità della messa in scena, mi immaginavo una confezione amatoriale, ma invece la regia e la fotografia sono competenti e affascinanti. Certo siamo di fronte ad un film d’autore, dove la trama è appena intellegibile e le scene contengono molte cose che restano incomprensibili.
Il film ha un cast che raccoglie molte “celebrità” del panorama culturale di quegli anni ma una figura è quella più importante di tutti: William Burroughs. Il titolo del film, nonché l’innesco che ne permetterà l’ideazione derivano (per ammissione stessa di uno dei realizzatori) proprio dagli scritti dell’autore statunitense. Fa impressione la lucidità dei contenuti del film: non ho timore a considerarli profetici (basti il monologo del capo della setta, a titolo di esempio) e, in retrospettiva, l’idea che tutto sia partito da Burroughs dovrebbe valere come stima della sua statura intellettuale.
Debbo assolutamente rivederlo in una buona versione allora: guardai un sacco di anni fa la vhs edita da Shake edizioni e ricordo che la qualità dell’immagine era davvero mediocre.
Anche io ho conosciuto dell’esistenza di questo film tra le pagine dell’omonima rivista; ma non ho potuto mai comprarla; allora non avrei saputo proprio come fare.
Amoeba si’, ma la versione DVD; devo dire che questo e “Liquid Sky” sono due bei gioiellini in catalogo.
Ciao!
C.
di tutto il film visto oltre mezza vita fa ricordo solo la fugace apparizione oracolare e carismatica di genesis p-orridge in prima fase psychic tv (“yr job is to rob the banks - just to say that some of us are rich and some of us poor!”), che porta davvero a domandarsi perché non sia stato maggiormente sfruttato dal cinema; mi sembra di ricordare anche la partecipazione di christiane f. ricordo che in sé e per sé il film mi convinse poco, specie in rapporto al culto di cui godeva, per me inusitato.
(“yr job is to rob the banks - just to say that some of us are rich and some of us poor!”),
Ricordi bene; ma parlava di accesso all’informazione, particolare non secondario.
mi sembra di ricordare anche la partecipazione di christiane f.
Si’, c’e’ anche lei (io mica l’avevo capito, mi pareva una coincidenza! ) in una parte volendo secondaria, ma che rimpolpa comunque la trama e rende il finale un po’ piu’ ricco.
si lo so bene, era una delle sue preminenti fissazioni - e d’altronde ne parla tutto il film praticamente. comunque per me fu, come si dice ora, un grande meh.
Ho provato a vederne mezz’ora (l’ho ‘prelevato’ per vie traverse), poi ho rinunciato. L’ambientazione, però, è affascinante con i computeroni che emettevano solo una luce verde; la distesa infinita di bobine, non so come si chiamino in realtà, che venivano montati su questi aggeggi enormi; le telescriventi e ovviamente le sale videogiochi. La vostra versione è a schermo quadro? Mi ha dato l’impressione essere stata tagliata ai lati; infatti alcuni attori fuoriescono leggermente dall’inquadratura.
come non capirti. poteva essere intrigante allora, dove l’indiscriminato accesso all’informazione era un’utopia e fonte di input controculturali. vederlo in un’era come questa, marchiata da quell’overload informativo che allora era il sogno bagnato di hakim bey o l’incubo dei massimi esponenti del cyberpunk (e che ha reso gli interpreti di quei film delle collaterali popstars), è un supplizio.
la distesa infinita di bobine, non so come si chiamino in realtà,
Penso che “bobine” vada bene!
La vostra versione è a schermo quadro? Mi ha dato l’impressione essere stata tagliata ai lati; infatti alcuni attori fuoriescono leggermente dall’inquadratura.
Si’ e’ cosi’ anche la versione che ho visto io, non so dire se sia tagliata l’inquadratura, secondo me no, ma io non ne capisco niente di queste cose.