In uscita per Subkultur Entertainment in bluetto e con audio italiano questo dramma erotico tedesco dal titolo intrigante, che ebbe - a suo tempo - anche una versione in videocassetta. Ignoro per quale etichetta, forse @bastardnasum potrebbe essere d’aiuto.
Se non ricordo male in VHS fu editato dalla General Video.
Meravigliose le cover che non c’entrano nulla col film.
Esatto, General Video nr. 395 e Center Video in quella decina di titoli usciti per la sottoserie “Erotic Line” con copertine da erotici anni 90
film di estrema crudezza, non lo definirei bello ma merita assolutamente la visione
la versione che ho visto io è un rip da vhs e sembra tagliata in alcuni punti, ma è la stessa durata del dvd in uscita col blu-ray (82 minuti)
La versione italiana è verosimilmente tagliuzzata: nel trailer tedesco si vedono dei generosi squarci ginecologici della protagonista del tutto assenti nella vhs italiana.
Il dvd tedesco ha la traccia in italiano?
Lo vidi da riversamento in 35mm. Tipico film sulla prostituzione tedesca degli anni 60 e 70. Molto crudo a tratti quasi documentaristico
Sì, è segnalato su tutti i siti.
Davvero ottima la versione combo dvd/bluetto della Subkultur che ho preso:
Il film in versione originale è differente dalla versione doppiata in italiano, che presenta una voce fuori campo assente nell’audio tedesco, oltre a sostituire quasi integralmente la colonna sonora con un’altra, al 99% riciclata da un altro film che però al momento non sono in grado di identificare. Nella versione tedesca, a un certo punto in sottofondo si sente addirittura Black Night dei Deep Purple, per dire, mentre la versione italiana in quella scena ha tutt’altra musica.
A una prima occhiata invece i dialoghi sembrerebbero più o meno fedeli, quantomeno giudicando dai sottotitoli in inglese, dato che il tedesco io non lo capisco.
La ost della versione italiana accompagna i titoli di testa con “Why” di Riz Ortolani costituente il motivo portante di “Così dolce cosi perversa”
Rivisto per la seconda volta nel giro di pochi mesi, e ciò che mi colpisce ad ogni visione è lo squallore e l’angoscia che il regista è riuscito in pieno a trasmettere: si respira aria di degrado e disagio a ogni singola inquadratura! Ogni ambiente ripreso in questo film trasuda sporcizia e marciume; con personaggi tutti marci, sporchi e viscidi, che si muovono in ambienti altrettanto squallidi. Che siano bar, strade, abitazioni, è tutto un trionfo di muri scrostati, ambienti decadenti e tristi… perfino il comando di polizia con l’impiegato in ufficio e la giacca della sua divisa macchiata sulla schiena!! Ma era proprio così la Germania del 1971?!
Un film che come hai detto giusramente trasuda negatività e sporcizia. Fece da apripista per quel capolavoro sulla prostituzione minorile che fu “Storie di vita e malavita”
Beccata anche nei titoli di testa di Nuova Guinea l’isola dei cannibali!
Evidentemente veniva reputato come un brano da Open Credits!