Bruttarello, ma conserva il fascino di tanto cinema indiano moderno.
I problemi principali sono i personaggi poco carismatici (il protagonista come l’antagonista, si salvano invece il padre adottivo e il poliziotto corrotto) e gli scontri coreografati veramente male (azione confusa, ralenti poco funzionali, scarso utilizzo del contesto).
Per un film che narra la rivolta di un villaggio di pescatori a cui si impedisce l’accesso al mare per costruire un oledotto, di cui inizialmente si servono anch’essi per sopravvivere grazie al mercato nero. Poi pero la cupidigia di un uomo d’affari si spingerà oltre, volendo “spostare” la popolazione altrove per recuperare la costa su cui edificare un porto. Tristi parallelismi con l’attualità.
Come si evince dalla mia sinossi, il grande merito di quest’opera é proprio l’impegno politico di denunciare un’ingiustizia, facendolo con una certa forza, poiché l’inumanità e la corruzione di alcune persone sono mostrate in tutto il loro “splendore”.
Inconsciamente, mi é venuto da fare un parallelismo con il film del momento, quel One Battle After Another, che, almeno in Francia, sembra entusiasmare tanto pubblico e critica: visto e apprezzato (in particolare, per la performance di DiCaprio), ma trovo che le lodi sull’impegno politico siano un po’ eccessive dato che il film americano si contenta di descrivere la vita di questi ribelli, che sembrano compiere le proprie azioni un po’ come un passatempo senza davvero mostrare le ragioni che li spingono ad agire. Ma forse non si puo pretendere troppo da un cinema che predica spesso la superficialità: il cinema indiano invece, che piaccia o meno, a mio parere, ha un coraggio che quello hollywoodiano attuale se lo sogna ![]()
Non mancano inoltre belle riprese legate alle raffinerie (e a tutto cio che gravita intorno alla lavorazione e al commercio del petrolio), ma soprattutto sulla pesca con questi battelli scassati che si ritrovano in mezzo al mare soli in balia delle onde, che in questo film offriranno anche il set per una parentesi romantica particolarmente tenera.
Se vi capita, non é affatto male, alla fine.