D'improvviso al terzo piano (Amasi Damiani, 1977)

Uno dei vari film semi irreperibili di Amasi Damiani.
Avrebbe tutte le carte in regola per essere un vero cult per gli amanti del trash.
Innanzi tutto per il cast stellare da z-movie: Rita Calderoni, Gianni Dei, Marina Frajese, Ajita Wilson…
Eppure il film non risulta così divertente, neanche se guardato nell’ottica cazzara.
Certo, le situazioni assurde non mancano: dialoghi senza senso e sopra le righe, vicende idiote e azioni assurde commesse dai personaggi in modo del tutto illogico, ridicoli tentativi di fare umorismo falliti miseramente, parodie degne di un ragazzetto delle scuole elementari (una tra tutte, il commissario di turno che scimmiotta l’ispettore Clouseau).
Ma per qualche motivo il film non decolla. Amasi Damiani si getta sulla strada del nonsense ma non calca la mano a sufficienza per farci dimenticare tutti i terribili difetti del film esorcizzandoli in catartiche risate. Restiamo lì, a metà strada, un po frastornati da quello che stiamo guardando e chiedendoci perché abbiamo scelto di perdere un’ora e mezza del nostro tempo in questo modo, tutto lì.

La terribile qualità del riversamento che circola certo non aiuta a farci digerire meglio questa sorta di giallo-commedia malriuscita.

Viene pure il dubbio se il film abbia avuto una distribuzione cinematografica o meno, in quanto mancano i titoli di testa e di coda e certe sequenze vengono precedute/seguite da una strana “coda” di pellicola.

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Come negli Andy Warhol.

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Può anche darsi che la versione circolante non sia un 35mm per il cinema, ma una formato minore, e chi ha unito le varie bobine che di solito formavano un film lungo non abbia rimosso le code.
Peccato per la tua disamina, il titolo è accattivante.

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