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I remake sono sempre, o quasi sempre, una schifezza, tranne casi più unici che rari. Nel caso poi di remake americani di film europei, il rischio che siano una schifezza è ancora più alto. Se poi si vuole cercare di rifare quel capolavoro che è Le Diner de Cons, beh, allora forse è bene interrogarsi sulla propria vita e decidersi a cambiare mestiere, anziché imbrattare gli schermi con roba simile. Perché Steve Carell, Paul Rudd e Zach Galifianakis ce la mettono proprio tutta, sono anche bravini, ma non valgono un’unghia di Jacques Villeret, Thierry Lhermitte, Daniel Prévost. Non solo peccato di lesa maestà, ma di lesa idiozia di parte di produttori e sceneggiatori. Intendiamoci, il film ha anche qualche momento divertente, ma tutto è così esagerato e svaccato (troppo screwball) da risultare ben poco divertente. La cosa più azzeccata del film è l’utilizzo di The fool on the hill dei Beatles.